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 2016  giugno 13 Lunedì calendario

In Italia

Il Presidente della Repubblica è Sergio Mattarella
Il Presidente del Senato è Pietro Grasso
Il Presidente della Camera è Laura Boldrini
Il Presidente del Consiglio è Matteo Renzi
Il Ministro dell’ Interno è Angelino Alfano
Il Ministro degli Affari Esteri è Paolo Gentiloni
Il Ministro della Giustizia è Andrea Orlando
Il Ministro dell’ Economia e delle Finanze è Pier Carlo Padoan
Il Ministro di Istruzione, università e ricerca è Stefania Giannini
Il Ministro del Lavoro e delle politiche sociali è Giuliano Poletti
Il Ministro della Difesa è Roberta Pinotti
Il Ministro dello Sviluppo economico è Carlo Calenda
Il Ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali è Maurizio Martina
Il Ministro di Infrastrutture e trasporti è Graziano Delrio
Il Ministro della Salute è Beatrice Lorenzin
Il Ministro di Beni e attività culturali e turismo è Dario Franceschini
Il Ministro dell’ Ambiente, della Tutela del Territorio e del Mare è Gian Luca Galletti
Il Ministro per la Semplificazione e la Pubblica Amministrazione è Marianna Madia (senza portafoglio)
Il Ministro per le Riforme Costituzionali e i rapporti con il Parlamento è Maria Elena Boschi (senza portafoglio)
Il Governatore della Banca d’Italia è Ignazio Visco
Il Presidente di Fca è John Elkann
L’ Amministratore delegato di Fca è Sergio Marchionne

Nel mondo

Il Papa è Francesco I
Il Presidente degli Stati Uniti d’America è Barack Obama
Il Presidente del Federal Reserve System è Janet Yellen
Il Presidente della BCE è Mario Draghi
Il Presidente della Federazione russa è Vladimir Putin
Il Presidente del Governo della Federazione russa è Dmitrij Medvedev
Il Presidente della Repubblica Popolare Cinese è Xi Jinping
La Regina del Regno Unito è Elisabetta II
Il Premier del Regno Unito è David Cameron
La Cancelliera Federale di Germania è Angela Merkel
Il Presidente della Repubblica francese è François Hollande
Il Primo Ministro della Repubblica francese è Manuel Valls
Il Re di Spagna è Felipe VI di Borbone
Il Presidente del Governo di Spagna è Mariano Rajoy Brey
Il Presidente dell’ Egitto è Abd al-Fattah al-Sisi
Il Primo Ministro di Israele è Benjamin Netanyahu
Il Presidente della Repubblica Turca è Recep Tayyip Erdogan
Il Presidente della Repubblica Indiana è Pranab Mukherjee
Il Primo Ministro della Repubblica Indiana è Damodardas Narendra Modi
La Guida Suprema dell’ Iran è Ali Khamenei
Il Presidente dell’ Iran è Hassan Rohani

L’Isis magari, come scrivevamo ieri, sarà battuta in Siria, Iraq e Libia. E tuttavia potrà sempre esserci qualcuno, in nome di qualche Dio, che sparerà a presunti peccatori, senza paura di togliersi la vita alla fine o di essere ammazzato. Così l’Fbi, a proposito dell’ultima strage americana, ha classificato come terroristica l’impresa omicida di Omar Saddiqui Mateen e i siti jihadisti hanno esultato chiedendo ad Allah di accogliere l’assassino in paradiso. Pure, è abbastanza evidente che Omar non aveva alle spalle nessuna organizzazione, ha agito da solo, profittando della facilità con cui negli Stati Uniti ci si procurano le armi e dell’indifendibilità dei possibili bersagli. Come tenere davanti a ogni bar o locale notturno una guardia armata? E poi lo stesso Omar faceva di mestiere la guardia armata!

Raccontiamo i dettagli della strage.
C’è questo Omar Saddiqui Mateen di 29 anni, nato negli Stati Uniti da emigrati afgani, guardia giurata di mestiere. Vive in Florida, a Port St. Lucie. Nel 2009 s’è sposato, nel 2011 ha divorziato. Il padre dice che un mese fa ha visto due uomini baciarsi, e questo lo ha irritato molto. Sabato notte parte da Port St. Lucie e va a Orlando, duecento chilometri di distanza, celebre per il parco di divertimenti. Ha con sé un fucile (forse un mitragliatore d’assalto Ar-15), una pistola e un non meglio specificato ordigno. Alle due di notte entra al Pulse, un locale frequentato notoriamente da lesbiche, gay, bisessuali e transessuali. La serata è andata benissimo per i gestori del night, più di 300 biglietti staccati. Alle due sono rimasti a ballare un centinaio di persone. Alcuni di questi, senza sapere che la loro scelta gli avrebbe salvato la vita, stanno prendendo qualcosa al bar. Omar, appena entrato, dovrebbe aver tirato la bomba, per far capire subito quello che stava succedendo. Poi ha mitragliato il soffitto. Poi ha sparato sui ballerini. Quelli al bar si trovavano vicino a una porta laterale e hanno fatto in tempo a scappare. Altri si sono rifugiati nel bagno. Per esempio, Eddie Justice, 30 anni. Ai primi colpi, ha mandato un sms alla madre, raccontandole quello che stava succedendo e raccomandandole di avvisare la polizia. La madre gli ha risposto di rifugiarsi nel bagno. Eddie ha obbedito, ma poco dopo ha mandato un altro sms. «Lui sta arrivando», seguito da un «Mamma, ti amo. Sto per morire». L’identificazione dei cadaveri è in corso mentre scriviamo. Per ora di Eddie non si sa niente.  

Quanti cadaveri?
Una cinquantina almeno, con 53 feriti. Questi numeri classificano il massacro di Orlando come il più grave nella storia degli Stati Uniti.  

Le forze dell’ordine?
Sono arrivati abbastanza presto nove agenti, di cui cinque resteranno feriti. Ma Omar s’era asserragliato dentro con gli ostaggi. Ci sono volute tre ore per stanarlo, e non abbiamo nessun dettaglio su come la polizia abbia liberato i sopravvissuti. Omar, secondo il comunicato ufficiale, è stato ucciso durante uno scontro a fuoco. Altri particolari, al momento, non ce ne sono.  

Come si fa a dire che è terrorismo e non, per esempio, l’azione di un folle qualunque? La testimonianza del padre indurrebbe a credere che si sia trattato soprattutto di un moralista, di quelli che non sopportano gli omosessuali.
I clienti del Pulse lo avrebbero sentito pronunciare frasi contenenti la parola Allah. II senatore repubblicano Adam Schiff, membro della Commissione Intelligence della Camera, ha riferito di funzionari della Cia secondo i quali Mateen avrebbe giurato ferdeltà all’Isis. Infatti, Mateen non era ignoto ai servizi americani. L’Fbi lo aveva inserito nella lista dei cento simpatizzanti dell’Isis di Orlando.  

Già, suppongo che qui venga fuori l’altro problema, quello del sistema di garanzie delle democrazie occidentali che impediscono azioni preventive sui soggetti pericolosi.
Proprio così. L’Fbi sapeva - per qualche motivo - che Omar era pericoloso, ma non ha potuto far niente perché di fatto il sospettato non aveva fatto niente. E altri elementi per incriminarlo non ce n’erano. È la storia vecchissima ed esemplare del teppista che s’aggira per le vie della città, le forze dell’ordine sanno che ucciderà, ma non possono far niente finché non avrà veramente ucciso. Queste regole base della nostra convivenza possono restare in vigore in un momento come questo? E rinunciarvi non significherebbe darla vinta al nemico? I jihadisti si fanno propaganda con queste azioni individuali. Rita Katz, direttrice del sito di monitoraggio delle attività jihadiste detto Site, ha scritto che la strage di Orlando «è il miglior regalo per il Ramadan». Aggiungendo: «Possa Allah accogliere l’eroe che lo ha fatto e ispirare altri a fare lo stesso». Anche se il prestigio del Califfo e la sua capacità di arruolamento sono in calo, c’è sempre qualcuno, nel mondo, che crede a parole come queste. (leggi)

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