La Stampa, 13 giugno 2016
In 127 mila per 320 posti da vice ispettore di polizia. Il concorso dei record a Roma
Più che una caccia al posto fisso, è una gara ad ostacoli, una gimcana tra oltre centomila rivali, un simbolo della crisi occupazionale che attanaglia il Paese.
I numeri del concorso per diventare allievo vice ispettore della Polizia di Stato sono a dir poco strabilianti. A fronte di 320 posti, sono state presentate 127 mila e 804 domande. Per scremare i concorrenti è stata fissata per il prossimo luglio una prova pre selettiva alla Fiera di Roma – quiz a cui ci si può preparare studiando su una banca dati di 5 mila quesiti – che già si annuncia come un inevitabile bagno di sangue.
Il motivo è drammaticamente semplice: visto l’altissimo numero degli iscritti, solo uno su 400 di loro diventerà allievo vice ispettore. Non a caso sul forum del sito online della Polizia proliferano commenti che alternano gioia per l’opportunità del concorso e l’ansia di non riuscire ad essere tra i 320 privilegiati.
Ecco dunque scorrere considerazioni come «Era ora...Finalmente...» o «La vedo molto dura per i non addetti ai lavori come me. In questi casi il miracolo oppure una memoria miracolosa fanno la differenza», a iniezioni di fiducia tipo «Io sono uno di quelli che in fondo ancora ci spera...se in un sogno credi tanto prima o poi si avvera...».
E tanta speranza ripongono anche i docenti che stanno partecipando al concorsone (è terminata la prova scritta) lanciato dal Miur che ha messo in ballo oltre 63.000 cattedre per altrettanti insegnanti.
Anche in questo caso c’è stata un’ondata di richieste di partecipazione, 165.578 per l’esattezza.Speranze, sogni, a volte illusioni, da ogni parte d’Italia. La regione con più candidati è la Campania, a seguire Lombardia, Sicilia e Lazio. Quasi 98 mila le domande per la scuola dell’infanzia, intorno alle 60 mila quelle per la secondaria e 9 mila per il sostegno. Dai dati del Miur emerge che l’85,2% delle domande è stato presentato da donne, con percentuali ancora più alte per la primaria e l’infanzia. E ancora: ha meno di 40 anni il 63,1% dei candidati. Tanto che l’età media dei docenti del futuro è fissata in 38,6 anni. Anche il mondo della sanità non è estraneo alla concorsite. Nel novembre 2015 l’Asl di Teramo bandì un concorso per 50 operatori socio sanitari (Oss), per quali furono i inoltrate 5 mila domande. E nel giugno 2014 a Perugia, l’Asl 1 Umbria mise a disposizione 35 posti di Oss, per i quali concorsero 5 mila e 735 persone. Cifre talmente alte da indurre a ribattezzare la selezione «il concorso dei concorsi», con quasi 4 mila candidati provenienti dalle regioni del Centro-Sud.