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 2009  marzo 02 Lunedì calendario

In Italia

Il Presidente della Repubblica è Giorgio Napolitano
Il Presidente del Senato è Renato Schifani
Il Presidente della Camera è Gianfranco Fini
Il Presidente del Consiglio è Silvio Berlusconi
Il Ministro degli Interni è Roberto Maroni
Il Ministro degli Esteri è Franco Frattini
Il Ministro della Giustizia è Angelino Alfano
Il Ministro di Istruzione, università e ricerca è Mariastella Gelmini
Il Ministro del Lavoro e delle politiche sociali è Maurizio Sacconi
Il Ministro dell’ Economia e delle Finanze è Giulio Tremonti
Il Ministro della Difesa è Ignazio La Russa
Il Ministro dello Sviluppo economico è Paolo Romani
Il Ministro delle Politiche agricole è Luca Zaia
Il Ministro di Infrastrutture e trasporti è Altero Matteoli
Il Ministro della Salute è Ferruccio Fazio
Il Ministro di Beni e Attività culturali è Giancarlo Galan
Il Ministro dell’ Ambiente è Stefania Prestigiacomo
Il Ministro dell’ Attuazione programma di governo è Gianfranco Rotondi (senza portafoglio)
Il Ministro della Gioventù è Giorgia Meloni (senza portafoglio)
Il Ministro delle Pari opportunità è Mara Carfagna (senza portafoglio)
Il Ministro delle Politiche europee è Andrea Ronchi (senza portafoglio)
Il Ministro di Pubblica amministrazione e Innovazione è Renato Brunetta (senza portafoglio)
Il Ministro dei Rapporti con il Parlamento è Elio Vito (senza portafoglio)
Il Ministro di Rapporti con le Regioni e Coesione territoriale è Raffaele Fitto (senza portafoglio)
Il Ministro delle Riforme per il federalismo è Umberto Bossi (senza portafoglio)
Il Ministro della Semplificazione normativa è Roberto Calderoli (senza portafoglio)
Il Governatore della Banca d’Italia è Mario Draghi
Il Presidente della Fiat è Luca Cordero di Montezemolo
L’ Amministratore delegato della Fiat è Sergio Marchionne
Il Segretario Nazionale dei Popolari-UDEUR è Clemente Mastella
Il Coordinatore Nazionale di Sinistra Democratica è Claudio Fava
Il Leader dei Popolari Liberali è Carlo Giovanardi
Il Presidente della Rosa per l’Italia è Savino Pezzotta

Nel mondo

Il Papa è Benedetto XVI
Il Presidente degli Stati Uniti d’America è Barack Obama
Il Presidente del Federal Reserve System è Ben Bernanke
Il Presidente della BCE è Jean-Claude Trichet
Il Presidente della Federazione russa è Dmitrij Medvedev
Il Presidente del Governo della Federazione russa è Vladimir Putin
Il Presidente della Repubblica Popolare Cinese è Hu Jintao
La Regina del Regno Unito è Elisabetta II
Il Premier del Regno Unito è Gordon Brown
La Cancelliera Federale di Germania è Angela Merkel
Il Presidente della Repubblica francese è Nicolas Sarkozy
Il Primo Ministro della Repubblica francese è François Fillon
Il Re di Spagna è Juan Carlos I
Il Presidente del Governo di Spagna è José Luis Rodríguez Zapatero
Il Presidente dell’ Egitto è Hosni Mubarak
Il Primo Ministro di Israele è Ehud Olmert
Il Presidente della Repubblica Turca è Abdullah Gül
Il Presidente della Repubblica Indiana è Pratibha Patil
Il Primo Ministro della Repubblica Indiana è Manmohan Singh
La Guida Suprema dell’ Iran è Ali Khamenei
Il Presidente dell’ Iran è Mahmud Ahmadinejad

Ieri, nonostante la domenica, il ministero della Pubblica Istruzione era in funzione e ha mandato in giro i dati sui brutti voti del primo quadrimestre. Brutti voti in profitto e brutti voti in condotta.

Strage?
Strage, no. Ma è andata peggio dell’anno scorso, cioè il numero di ragazzi che hanno almeno un’insufficienza è percentualmente più alto in tutte le scuole di ogni ordine e grado tranne che al linguistico dove c’è stato anzi un miglioramento: più del 40 per cento dei ragazzi ha chiuso la prima metà dell’anno senza brutti voti. In totale, il 72% degli studenti delle superiori ha almeno un’insufficienza.

E non è una strage?
No, perché in queste statistiche bisogna fare il confronto con l’anno precedente. Nel 2007-08 la massa con almeno un’insufficienza alla fine del primo quadrimestre era pari al 70,3%. C’è stato un peggioramento, ma siamo lì. La differenza è che quest’anno, in base al decreto Gelmini approvato a ottobre, se non si ha almeno 6 in tutte le materie non si passa. l’articolo 3.

Ci saranno il rinvio a settembre, i corsi di recupero, eccetera?
Il decreto Gelmini, su questi punti, si rifà esplicitamente alla legislazione precedente. Il rinvio a settembre è perciò garantito. I corsi di recupero invece non credo, perché il ministero ha già detto qualche settimana fa che i soldi non ci sono. Tra le grida di indignazione generale, si distinsero quelle dell’ex provveditorato di Milano, i cui funzionari suggerirono agli insegnanti di smetterla di far lezione regolare, cioè di portare avanti il programma, e di dedicare le ore del mattino al recupero. Ci pensi un po’: dei professori – e per di più con una responsabilità dirigente – che hanno questa bella pensata. Infatti, se per ipotesi gli insegnanti avessero deciso per davvero di far così, si sarebbe fatto un torto enorme a quella massa di studenti – che esiste, e che studia – e che essendo in regola con le lezioni, non ha bisogno di nessun corso di recupero. Su questo punto scrisse parole bellissime Paola Mastrocola, insegnante e romanziera: «Dice un proverbio inglese: puoi condurre il cavallo al fiume, ma non puoi costringerlo ad abbeverarsi. A quei nostri allievi (con i brutti voti, ndr) vorremmo dire che non si perdano d’animo, che aprano i libri e la smettano di pensare che tocca agli insegnanti (privati o statali che siano) recuperare i loro abissi d’ignoranza, così come tocca ai genitori pagare le lezioni in più. Non è così: qualche cosa, anzi molto, tocca anche a loro, agli studenti, perché ognuno nella vita è responsabile in prima persona di quel che fa o non fa. Alla società, allo Stato, tocca fare in modo che tutti i ragazzi possano con le stesse opportunità avere quei libri da aprire: ma il gesto di aprirli nessuno può compierlo al posto loro, nemmeno se oggi invece che neve piovessero miliardi».

Non avevo mai sentito un’intemerata simile contro i giovani. E il voto in condotta?
M’aspettavo peggio. I 5 sono stati 34.311, 8.151 dei quali con l’insufficienza solo in comportamento. Ragazzi cioè che vanno bene in tutte le materie e si rovinano con la spavalderia, il bullismo e altre scemenze tipiche dei giovani. Tipiche non significa che debbano essere prese sotto gamba. Io penso che la scuola debba insegnare anche l’autocontrollo e il rispetto del prossimo e su questo ho l’impressione che ci sia ancora molto da fare. D’altra parte i professori hanno in mano lo strumento del voto in condotta – che è uno strumento di governo – solo da quest’anno. E devono sicuramente prenderci la mano. Anche gli studenti forse non credono troppo alla minaccia del 5 in comportamento che fa media, che cioè gli impedisce la promozione all’anno successivo. E infine c’è il mistero delle famiglie, che hanno la responsabilità di pretendere dalla scuola che sia scuola e non un deposito per i figli, deposito i cui addetti devono avere solo questa preoccupazione: non disturbare i genitori. Un altro insegnante- scrittore, Antonio Scurati, ha detto: «Sono d’accordo con il 5 in condotta, è giusto che siano sanzionati atteggiamenti violenti, irrispettosi In più, oggi i genitori percepiscono la scuola come un negozio, dove il figlio è il cliente da soddisfare. Sempre».

Chi sono i più somari di tutti?
Quelli dei professionali e quelli del Centro-Sud. L’80 per cento porta almeno un’insufficienza. Seguono i tecnici (78,1), i licei artistici e gli istituti d’arte, gli ex magistrali, i licei scientifici e i classici. La materia peggio saputa è la lingua straniera, 63,3% bocciabili contro il 62,2 dell’anno scorso. Subito dopo viene la matematica. [Giorgio Dell’Arti, Gazzetta dello Sport 2/3/2009]
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