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 2009  marzo 02 Lunedì calendario

FARE Latina, cadavere carbonizzato in un’auto: ucciso da un colpo di pistola in bocca L’uomo è un agente di polizia penitenziaria: l’’arma era ancora sulle sue gambe

FARE Latina, cadavere carbonizzato in un’auto: ucciso da un colpo di pistola in bocca L’uomo è un agente di polizia penitenziaria: l’’arma era ancora sulle sue gambe. La polizia pensa ad un suicidio Invia Stampa LATINA (2 marzo) - Un’auto in fiamme, all’interno il cadavere carbonizzato di un uomo di 28 anni, Danilo Ciccarino, agente di polizia penitenziaria. Il ritrovamento nella zona industriale di Mazzocchio, tra Fossanova e Priverno (Latina), in una stradina isolata lontana dal centro abitato. L’uomo era all’interno di una Citroen C2. Forse un suicidio. Gli investigatori propendono per l’ipotesi di un suicidio. Ad uccidere l’agente è stato un colpo di pistola sparato in bocca: l’arma è stata ritrovata sulle sue gambe. Accanto all’auto una tanica con liquido incendiario. L’agente, originario di Varese, lavorava nel carcere delle Vallette di Torino. Era andato a fare visita alla madre che abita in località Frasso, nei pressi di Sonnino. Da qualche giorno era andato a fare visita alla madre che abita in località Frasso, nei pressi di Sonnino. Sulla vicenda indagano i carabinieri del comando provinciale di Latina che stanno passando al setaccio la vita del poliziotto. L’autopsia è prevista per martedì. *** Latina, cadavere carbonizzato in auto: ucciso da un colpo di pistola in bocca L’uomo è un agente di polizia penitenziaria: l’arma era ancora sulle sue gambe. Ipotesi suicidio, ma resta il mistero Invia Stampa ROMA (2 marzo) - Resta il mistero attorno alla morte violenta di Danilo Ciccarino, 27 anni, agente della polizia penitenziaria originario di Varese e in forza al carcere delle Vallette di Torino, il cui corpo carbonizzato è stato trovato la notte scorsa dentro la carcassa in fiamme di una Citroen C2 nella zona industriale di Mazzocchio, tra Fossanova e Priverno (Latina), in una stradina isolata lontana dal centro abitato. L’ipotesi a cui lavorano i carabinieri è quella del suicidio, ma a chiarire la dinamica sarà l’autopsia fissata per domani. Secondo i primi rilievi effettuati dal medico legale, il cranio dell’uomo sarebbe stato sfondato da un colpo di pistola. L’arma è stata ritrovata all’interno dell’auto, tra le gambe dell’uomo e si tratta della sua pistola d’ordinanza. Accanto alla carcassa della Citroen, i carabinieri di Latina - ai quali sono state affidate le indagini - hanno trovato un contenitore con tracce di liquido infiammabile. L’ unica cosa che sembra ormai certa è che a uccidere Danilo Ciccarino è stato il colpo di semiautomatica che è stato sparato in bocca e gli ha sfondato la teca cranica posteriore. Gli inquirenti non escludono, anche se definiscono improbabile l’ ipotesi, che il proiettile una volta passato il cranio abbia perforato i sedili anteriori e posteriori per finire la sua corsa nel serbatoio, facendolo scoppiare. Chiarire la cronologia incendio-sparo sarà fondamentale per comprendere se Danilo Ciccarino si sia effettivamente ucciso. Intanto i carabinieri stanno lavorando sulla vita e sulla professione di Ciccarino per cercare qualsiasi elemento possa risultare utile alle indagini. Le ultime notizie sulla sua vita risalgono a ieri: da qualche giorno infatti l’uomo era tornato a casa dalla madre, che abita a Frasso, nei pressi di Sonnino.