Stefano Cosenz, TuttoSoldi (la Stampa) 02/03/2009, 2 marzo 2009
MA QUALE CRISI. PER L’ARTE LA STAGIONE DEI RECORD
Record mondiale per la più costosa collezione privata di arte moderna venduta all’asta e per il più alto realizzo totale in un’asta europea (206 milioni di euro), record mondiale per Henri Matisse, 36 milioni di euro contro una stima di 12/18, per una sua natura morta, Les coucous, tapis bleu et rose del 1911, record mondiale per Constantin Brancusi, 29 milioni contro una stima di 15/20 per la sua scultura in legno Madame L.R. (portrait de Mme L.R.) del 1914-17, record mondiale per Piet Mondrian, 21,5 milioni contro una stima di 7/10 per il suo olio Composition avec bleu, rouge, jaune et noir del 1922, record mondiale anche per Giorgio de Chirico con il suo olio Il Ritornante del 1918, venduto per 11 milioni. Strabilianti record mondiali anche per Marchel Duchamp che con il ready-made La Belle Haleine - Eau de Voilette realizza 8,9 milioni, quasi nove volte la stima di 1/1,5 milioni e per l’olio di Paul Klee, Gartenfigur del 1932, che realizza 4 milioni contro una stima di 600/900 mila euro. Sono i primi risultati della prestigiosa collezione di Yves Saint Laurent e del suo compagno Philippe Bergé dispersa a Parigi da Christie’s dal 23 al 25 marzo che sembrano smentire le campane a morto sull’arte moderna, e che comunque ancora una volta confermano la regola «la qualità artistica e la rarità sono premianti in questa epoca di crisi». Anche le vetture d’epoca e da corsa non conoscono crisi. Al Retromobile di Parigi il 7 febbraio Bonhams, la casa leader nel settore, vende per 3.480.000 euro la rarissima Bugatti Type 57S del 1937, posseduta all’epoca da Earl Howe, e per 2.475.000 euro la Black Bess, la più importante Bugatti Type 18 da 5 litri del 1913 che in 95 anni è passata di mano solo poche volte, con la maggior parte dei componenti originali (telaio, motore e carrozzeria). E l’8 marzo ad Oxford una nuova asta Bonhams di auto d’epoca e da corsa (un’Aston Martin DB4 Serie II del 1960 ha stima 90/110 mila sterline).
Mentre il Ministero per i beni e le attività culturali annuncia il nuovo Padiglione Italia alla prossima Biennale di Venezia, dal 7 giugno al 22 novembre p.v. con i nomi degli artisti selezionati da Beatrice Buscaroli e Luca Beatrice, tra cui due nomi giovani ed emergenti dell’arte digitale già annunciati su queste pagine (Matteo Basilé e Giacomo Costa, con un range di quotazioni ancora abbordabili, tra 3.500 e 18 mila euro, riferite dalla galleria Guidi & Schoen di Genova), nel settore dell’arte moderna e contemporanea si annunciano aste sia in Italia che all’estero. Da Sotheby’s a Londra debutta il 4 marzo l’arte turca contemporanea con dipinti, foto, sculture e installazioni con realizzo atteso oltre 1,2 milioni di sterline (da segnalare l’opera Spiritual dell’iperrealista Taner Ceylan con stima 30/40 mila sterline), il 17 e 18 marzo a Roma presso la Casa d’aste Babuino dipinti, sculture, disegni e arti decorative (un olio di Piero Dorazio del 1967, Reticolo iridescente proveniente dalla collezione di Maurizio Fagiolo Dell’Arco, ha stima 40/60 mila euro), il 3 e 4 aprile a Prato da Farsetti Arte dipinti e sculture del XIX e XX secolo, oltre che arredi e dipinti antichi (un pregevole dipinto di Orazio Fidani, pittore fiorentino della prima metà del Seicento, Silvio, Dorinda e Linco ha stima 65/75 mila euro).
Appuntamento imperdibile a Maastricht in Olanda dal 13 al 22 marzo, per la ventiduesima edizione del Tefaf, la più influente fiera d’arte e d’antiquariato al mondo con un numero record di 239 espositori con opere in mostra selezionate dal severo controllo di esperti (tra i nuovi espositori, la Galleria Kicken di Berlino che proporrà per 600 mila euro la fotografia surrealista di Man Ray del 1926, Noire et Blanche, in cui il pallore del viso di Kiki de Montparnasse, amante e musa dell’artista, contrasta con il colore scuro della maschera tribale africana).
Per rafforzare la sua presenza in Italia, la storica casa d’aste viennese Dorotheum aprirà il 9 marzo a Roma presso il Palazzo Colonna la nuova sede, sotto la direzione di Maria Cristina Paoluzzi, esponendo una selezione dei dipinti antichi e del XIX e XX secolo, arte decorativa e gioielli inclusi nelle prime due settimane di aste internazionali a Vienna. Top lot dell’asta viennese di gioielli del 3 aprile sarà un collier in platino con diamante a goccia di 5,23 carati indossabile anche come anello (stima 220/360 mila euro). Nell’asta di gioielli che si svolgerà a Vercelli presso Meeting Art il 28-29 marzo e 4-5 aprile, in data 4 aprile un’importante coppia di orecchini pendenti firmati Carter degli Anni 30 in platino, diamanti e smeraldi colombiani, partirà da una base di 60 mila euro.