Corrado Sannucci, la Repubblica 02/03/2009, 2 marzo 2009
CORRADO SANNUCCI PER LA REPUBBLICA
Per un gol da metà campo sono necessari due ingredienti: la pazzia visionaria di chi tira e un portiere fuori posizione. Mascara ha tirato perché il tempo stava per finire, altre volte sono arrivati gol mentre il portiere avversario era venuto all´attacco per tentare una soluzione disperata. Poi arriva anche il gol di Beckham con i Galaxy ai Kansas City Wizards, un tiro da una ventina di metri prima della metà campo: la traiettoria del pallone non incontra nessuno, chissà dov´era il portiere, ma quello è calcio americano dove tutto è possibile, anche un portiere a zonzo lontano dalla fine del match.
Il gol dalla fine del mondo non è materia per tutti, lo tentano solo i grandi. Nell´album ci sono solo i nomi dei grandissimi, Maradona, Roberto Carlos, Xabi Alonso, Chilivert, Recoba, Beckham, appunto. Un giocatore non modesto, ma appena normale, non tenterebbe mai questo azzardo, il fallimento lo sbeffeggerebbe. A un Maradona sarebbe stato invece perdonato tutto. Ma forse un giocatore normale non arriva a concepire quella soluzione fuori da ogni regola, come la volta che el pibe de oro, contro il Verona, tutto spostato sulla sinistra, colpi d´esterno piede per un percorso del pallone così bizzarro che il portiere Giuliani lo fissò incantato senza pensare minimamente a intervenire.
Mascara non ha saputo spiegare perché d´improvviso ha voluto tirare in porta, con la sua squadra già in vantaggio 2-0. Il gol da metà campo nasce da una trance, quasi mai da una necessità di punteggio. Xabi Alonso era già sull´1-0 con il Liverpool quando ha puntato alla porta del Newcastle, il portiere è semi inciampato, la palla è entrata. Dopo la sorpresa della palla che arriva per il portiere è sempre difficile trovare la giusta posizione: se arretra non ha più gli appoggi per saltare e anche un lob non particolarmente diabolico diventa esiziale.
Maradona ne fece un altro in quella stagione meravigliosa dell´85 (meravigliosa perché aveva 25 anni ed era in una forma fisica splendente). La Lazio al S. Paolo fu triturata 4-0 dai suoi tre gol: prese un rinvio maldestro di Filisetti e senza guardare, sentendo solo dov´era la porta, scucchiaiò un pallone altissimo che si abbassò nell´angolo alto, mentre Orsi vagava con le mani per aria. Altre volte la trance è più controllata e il giocatore mira dove vuole tirare. Beckham aveva 21 anni (un ragazzino, senza tatuaggi e tutte le altre sovrastrutture seguenti), qualche metro prima della metà campo, vide Sullivan, il portiere del Wimbledon, fuori posto, tirò con forza e precisione, rivelando il suo genio misurato e razionale, così diverso da quello degli estri sudamericani.
Qualche volta il tiro da metà campo è una beffa. Un giocatore del River Plate era a terra nella metà campo del Velez, i compagni gli erano vicino, Chilavert si è avvicinato al pallone e ha tirato improvvisamente verso la porta avversaria, mentre il portiere del River passeggiava sconsideratamente in attesa che il gioco riprendesse. Il gioco era ripreso ma lui non se n´era accorto. Nonostante tutto, dopo questa furbata, Chilavert è riuscito a finire indenne la partita.
I portieri sono incredibilmente personaggi attivi in questa vicenda. Paul Robinson, goalkeeper allora al Tottenham, battè una punizione verso la metà campo del Blackburn. Distanza stimata fino alla porta avversaria: 95 yarde, 85 metri. Il lungo rilancio è rimbalzato davanti a Ben Foster che giudicò male la traiettoria e ne fu scavalcato. Robinson festeggiò ma a fine partita andò da Foster a scusarsi e a consolarlo. La scuola dei portieri inglesi è così scarsa che si sentono tutti sulla stessa barca e nessuna ha voglia di prendere in giro un altro. La papera è il loro pane quotidiano, lo sapeva Robinson che contro la Croatia si fece passare una palla tra le gambe.
Ma ci sono anche i gol dalla fine del mondo che sono cercati e voluti, anzi con gli avversari pronti e schierati. Così sono state tante punizioni di Roberto Carlos: altro che portieri assenti, si trovava davanti anche una barriera, ne ha fatti così all´Italia, alla Francia. Ma la sfera ballava nell´aria, e dopo la pazzia di chi lo aveva tirato c´era intera la pazzia del pallone.