Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2013  luglio 29 Lunedì calendario

In Italia

Il Presidente della Repubblica è Giorgio Napolitano
Il Presidente del Senato è Pietro Grasso
Il Presidente della Camera è Laura Boldrini
Il Presidente del Consiglio è Enrico Letta
Il Vicepresidente del Consiglio è Angelino Alfano
Il Ministro degli Interni è Angelino Alfano
Il Ministro degli Esteri è Emma Bonino
Il Ministro della Giustizia è Anna Maria Cancellieri
Il Ministro dell’ Economia e delle Finanze è Fabrizio Saccomanni
Il Ministro di Istruzione, università e ricerca è Maria Chiara Carrozza
Il Ministro del Lavoro e delle politiche sociali è Enrico Giovannini
Il Ministro della Difesa è Mario Mauro
Il Ministro dello Sviluppo economico è Flavio Zanonato
Il Ministro delle Politiche agricole è Nunzia De Girolamo
Il Ministro di Infrastrutture e trasporti è Maurizio Lupi
Il Ministro della Salute è Beatrice Lorenzin
Il Ministro di Beni culturali e Turismo è Massimo Bray
Il Ministro dell’ Ambiente, della Tutela del Territorio e del Mare è Andrea Orlando
Il Ministro degli Affari europei è Enzo Moavero Milanesi (senza portafoglio)
Il Ministro di Affari regionali e autonomie locali è Graziano Delrio (senza portafoglio)
Il Ministro della Coesione territoriale è Carlo Trigilia (senza portafoglio)
Il Ministro dell’ Integrazione è Cécile Kyenge (senza portafoglio)
Il Ministro di Pubblica amministrazione e Semplificazione è Gianpiero D’Alia (senza portafoglio)
Il Ministro dei Rapporti con il Parlamento e di Coordinamento dell’attività è Dario Franceschini (senza portafoglio)
Il Ministro delle Riforme costituzionali Gaetano Quagliariello (senza portafoglio)
Il Governatore della Banca d’Italia è Ignazio Visco
Il Presidente della Fiat è John Elkann
L’ Amministratore delegato della Fiat è Sergio Marchionne
Il Segretario Nazionale dei Popolari-UDEUR è Clemente Mastella

Nel mondo

Il Papa è Francesco I
Il Presidente degli Stati Uniti d’America è Barack Obama
Il Presidente del Federal Reserve System è Ben Bernanke
Il Presidente della BCE è Mario Draghi
Il Presidente della Federazione russa è Vladimir Putin
Il Presidente del Governo della Federazione russa è Dmitrij Medvedev
Il Presidente della Repubblica Popolare Cinese è Xi Jinping
La Regina del Regno Unito è Elisabetta II
Il Premier del Regno Unito è David Cameron
La Cancelliera Federale di Germania è Angela Merkel
Il Presidente della Repubblica francese è François Hollande
Il Primo Ministro della Repubblica francese è Jean-Marc Ayrault
Il Re di Spagna è Juan Carlos I
Il Presidente del Governo di Spagna è Mariano Rajoy Brey
Il Presidente facente funzioni dell’ Egitto è Adly Mansour
Il Primo Ministro di Israele è Benjamin Netanyahu
Il Presidente della Repubblica Turca è Abdullah Gül
Il Presidente della Repubblica Indiana è Pranab Mukherjee
Il Primo Ministro della Repubblica Indiana è Manmohan Singh
La Guida Suprema dell’ Iran è Ali Khamenei
Il Presidente dell’ Iran è Mahmud Ahmadinejad

Il Papa ieri stava celebrando messa sul palco di Copacabana, davanti a tre milioni di persone in delirio, sovrastando con la propria voce il rombo dei cavalloni, e al momento dell’offertorio ha accolto sull’altare una bambina piccolissima, tenuta in braccio dal padre, l’ha baciata e ha benedetto l’intera famiglia.

Che bambina?
L’altro giorno questi due genitori hanno atteso il Papa all’uscita della Cattedrale e, quando è apparso Francesco, gli hanno presentato la piccola. La bambina è anencefala.  

Che cosa significa?
Significa che è priva della volta cranica, vale a dire le mancano il cuoio capelluto, gli emisferi, il cervello. Questa malformazione, visibile già al primo mese di gravidanza, rende lecito l’aborto praticamente in tutte le legislazioni, perché la morte del nascituro è sicura. Ora il Papa, accogliendo la coppia davanti alla Cattedrale, e mostrandola poi al mondo a Copacabana, senza peraltro dire una sola parola di commento ma lasciando che fossero i suoi a spiegare il caso, ha di fatto pronunciato il più forte discorso possibile contro l’interruzione di gravidanza. M’immagino che, come dopo Lampedusa, vi sarà una sollevazione politica, in questo caso quella degli abortisti del pianeta, i quali grideranno che Francesco, con il suo gesto, ha criminalizzato tutte le coppie che non se la sono sentita di affrontare il calvario di un figlio simile e hanno preferito sopprimere la creatura prima che vedesse la luce. Ma a costoro si potrebbe obiettare: quali esempi si pretendono dal Papa? Quelli di una normalità che rifugge per ciò stesso dal dolore o quelli di una fede che è pronta anche ad affrontare la sofferenza? Qualcuno sa dire davvero che cos’è la vita? Perché nella scelta di non rinunciare nemmeno a una bambina tanto menomata c’è di sicuro la consapevolezza del mistero, l’umile inchinarsi a qualcosa che non conosciamo e che non possiamo giudicare.  

Questo sarebbe Dio.
Tre milioni di persone hanno passato la notte sulla spiaggia, senza minimamente lamentarsi che all’ultimo la messa conclusiva fosse stata spostata da Guaratiba, dove è piovuto per due giorni, a Copacabana. Gente che ha dormito sui cartoni, all’umido e che qualche volta s’è fatta portar via dalle onde (ci sono stati cento salvataggi), ma anche vescovi e monache mischiati ai ragazzi che hanno passato la notte a giocare a palla oppure a cantare sulle chitarre. Tutto questo però non fa notizia perché è ovvio, la Chiesa sa attirare masse enormi, come si vide ai funerali di Wojtyla o tre anni fa all’altra Giornata della Gioventù in Spagna, con papa Benedetto. Piuttosto fa notizia lo straordinario stile di comunicazione di Francesco, il quale, a differenza dei suoi due predecessori, s’è rifiutato in aereo di rispondere alle domande dei giornalisti («Davvero io non do interviste, ma perché non so, non posso, è così... Per me è un poco faticoso»), per questa semplice ragione: non saranno i media, con le loro astuzie, a imporre a Francesco di parlare di questo piuttosto che di quello, ma sarà Francesco a imporre al mondo i suoi argomenti, il modo di presentarli e il suo punto di vista. Non creda che l’incontro con la famiglia della bambina anencefala sia stato casuale. Non è stato casuale, naturalmente, un maestro della comunicazione non lascia niente al caso.  

Che cosa ha detto ieri?
«Qual è lo strumento migliore per evangelizzare i giovani?. Un altro giovane. Questa è la strada da percorrere». E anche: «Gesù non ci tratta da schiavi, ma da uomini liberi, da amici, da fratelli; e non solo ci invia, ma ci accompagna, è sempre accanto a noi in questa missione d’amore. Il Vangelo è per  tutti e non per alcuni. Non è solo per quelli che ci sembrano più vicini, più ricettivi, più accoglienti. È per tutti. Non abbiate paura di andare e portare Cristo in ogni ambiente, fino alle periferie esistenziali, anche a chi sembra più lontano, più indifferente. Il Signore cerca tutti, vuole che tutti sentano il calore della sua misericordia e del suo amore. I giovani portino il Vangelo per sradicare e demolire il male e la violenza; per distruggere e abbattere le barriere dell’ egoismo, dell’intolleranza e dell’odio; per edificare un mondo nuovo. Gesù Cristo conta su di voi, la Chiesa conta su di voi, il Papa conta su di voi. Andate e fate discepoli tutti i popoli». Prima, mentre si avvicinava al palco tra due ali di folla, e lasciandosi toccare, il Papa ha accettato la bibita che gli ha offerto uno sconosciuto e ha lasciato che una ragazza gli salisse a bordo e lo abbracciasse. La sicurezza, impotente. Sono arrivati anche sacchi e sacchi di lettere e di regali, che saranno tutti conservati e a cui il Papa, cioè la sua amministrazione, risponderà puntualmente. Sa che il 90% di quelli che lavorano per la Chiesa si occupa di amministrazione?  

• Ha anche parlato di calcio.
Niente fa comunicazione come il calcio, e Francesco lo sa. «Il campo della fede è il luogo in cui si semina, il luogo dell’allenamento, un cantiere. Per la semina, non fate i cristiani part-time. Per l’allenamento giocate nella squadra di Gesù, allenatevi molto, siate in forma e atleti di Cristo».   (leggi)

Dai giornali