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 2013  luglio 29 Lunedì calendario

I punti critici del Porcellum

• Il governo Letta ha pronto un piano per riformare la legge elettorale nel caso in cui i partiti non troveranno un’intesa per superare il Porcellum. L’iniziativa messa a punto dal ministro per le Riforme Quagliariello, dal ministro dei Rapporti con il Parlamento Dario Franceschini e dallo stesso Letta. Si tratterà di una norma ponte che potrà essere modificata a sua volta. Ma in cosa consiste? Spiega Carmelo Lopopa su Rep: «Quattro sono le chiavi di volta del provvedimento, che incidono su altrettanti punti critici del Porcellum. Il primo. L’introduzione di una soglia minima di accesso al premio di maggioranza, finora non prevista, e quella allo studio sarebbe del 40 per cento. Il secondo. L’innalzamento della soglia di sbarramento per accadere al Parlamento. Finora alla Camera è pari al 4 per cento, elevando l’asticella per esempio al 5 o al 6 per cento si eviterebbe il rischio che forze minori se non minuscole possano varcare la soglia di Montecitorio e Palazzo Madama. Quindi, la riduzione delle dimensioni delle attuali circoscrizioni elettorali. La conseguenza di quest’ultimo apparente tecnicismo sta nel fatto che si creerebbe un ulteriore sbarramento di fatto: il numero degli eletti per circoscrizione si ridurrebbe, intaccando la quota riservata ai cosiddetti resti, dunque alle forze minori. Un quarto e ultimo “ritocco” riguarda il premio di maggioranza al Senato, che tornerebbe ad essere distribuito su scala nazionale anziché regionale, come per la Camera, archiviando l’handicap che nelle ultime legislature ha reso più inconsistenti le maggioranze a Palazzo Madama». [Carmelo Lopapa, Rep 29/7/2013]