Il fatto del giorno
di Giorgio Dell'Arti
L’uomo che ha colpito in faccia Berlusconi è stato formalmente arrestato in tarda serata con l’accusa di lesioni pluriaggravate dalla qualifica di pubblico ufficiale della parte offesa e dalla premeditazione. Si chiama Massimo Tartaglia, ha 42 anni, vive a Cesano Boscone, hinterland milanese. Il suo nome ricorre negli schedari perché gli è stata ritirata la patente. Nei fotogrammi relativi all’aggressione lo si vede con gli occhi sbarrati, il che può far pensare all’assunzione di eccitanti oppure al terrore per la folla che incombe, lo insulta e vorrebbe forse linciarlo. Da 10 anni è in cura per problemi mentali al Policlinico di Milano. Ieri aveva in tasca anche una bomboletta spray urticante. La sua abitazione è stata perquisita ieri sera.
• Berlusconi come sta?
I fermo-immagine mostrano un taglio sotto l’occhio sinistro, sangue diffuso sulla guancia, sangue in bocca in abbondanza, i denti davanti apparentemente saltati. Si saprà poi che i denti danneggiati sono due e uno dei due (quello di sopra) è fratturato. Il medico che lo ha preso in cura, il professor Alberto Zangrillo, che è direttore dell’Unità operativa di anestesia e rianimazione del San Raffaele, ha imposto un ricovero di 48 ore (oggi alle 12 un primo bollettino medico), precisando che Berlusconi non avrà bisogno di nessuna operazione. Il referto parla di «lesione lacero- contusa al labbro inferiore e due denti lesi». Gli è stata fatta una tac, che ha evidenziato anche una frattura del setto nasale. La prognosi è di 20 giorni. In serata Berlusconi – che, tra le tante, ha ricevuto anche una telefonata di solidarietà del padre del feritore, che si sarebbe detto «costernato» per il gesto del figlio – ha cenato e ha poi voluto rassicurare tutti: «Sono sereno, non ho dolore».
• Com’è andata l’aggressione?
Erano le 18.20 circa, Berlusconi aveva appena finito di parlare dal piccolo palco allestito dietro piazza Duomo ed era sceso in mezzo alla folla. S’è fermato a firmare autografi vicino alle transenne e da qui è partito un oggetto metallico, probabilmente un modellino del Duomo di quelli che si vendono come souvenir. Stando a una prima ricostruzione, l’aggressore avrebbe colpito il capo del governo con un cazzotto, stringendo l’oggetto e adoperandolo come tirapugni. Le immagini televisive hanno escluso la seconda ipotesi.
• È totalmente esclusa la matrice politica?
Fino a questo momento sì. Sembrerebbe il gesto di uno squilibrato. Nonostante questo, tutte le dichiarazioni moderate – il centrodestra e Casini – spingono sul clima di intollerabile contrapposizione che è stato costruito intorno a Berlusconi. Ci si riferisce, e Casini lo ha fatto esplicitamente, anche agli incidenti avvenuti sabato, in occasione dei due cortei in memoria di piazza Fontana, dove è stato insultato anche il vicepresidente dell’Associazione che riunisce i familiari delle vittime. Bonaiuti ieri sera ha raccontato che il premier, dirigendosi in macchina dalla sua casa di Arcore verso piazza Duomo, aveva manifestato preoccupazione: «Speriamo che non succeda niente». Al San Raffaele gli avrebbe poi mormorato: «Ti ricordi cosa ti avevo detto stamattina? » Gli avversari di Berlusconi, cominciando da Bersani (che nel primo pomeriggio aveva chiamato il presidente del Consiglio «miliardario con il piffero »), hanno manifestato solidarietà piena e condanna per l’aggressione. Ma Di Pietro si è distinto. Il suo primo commento è stato: «Sono contro la violenza, ma Berlusconi istiga». Più tardi a Sky, ha precisato di sperare che il presidente del Consiglio guarisca presto, ma che la sua politica economica «inerte» ha creato esasperazione tra tutti quelli che hanno perso il posto di lavoro o non sanno come arrivare a fine mese. E dunque un gesto di esasperazione, in questa situazione difficile, può succedere. Un’analisi completamente sbagliata, viste le caratteristiche dell’attentatore.
• Bossi ha parlato di «atto di terrorismo».
Sbagliato anche questo, a quanto si capisce fino ad ora. I politici hanno troppa fretta di parlare. Però va detto che i servizi di sicurezza hanno fatto una figura penosa e che Tartaglia, se avesse voluto, avrebbe potuto sparare senza difficoltà al capo del governo. O magari farsi saltare per aria. Non dimentichiamo che siamo in epoca di shahid . Berlusconi ama troppo i bagni di folla, dove gli attentati sono relativamente semplici.
• Politicamente la giornata come era andata?
Si trattava della manifestazione per il tesseramento. Berlusconi ha recuperato Storace e la Santanché, e candidato Formigoni a governatore della Lombardia. Ha dato alla Moratti la tessera numero 2 del Popolo della Libertà. E per sé ha preso la numero 1. [Giorgio Dell’Arti, Gazzetta dello Sport 14/12/2009]
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