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 2009  febbraio 16 Lunedì calendario

In Italia

Il Presidente della Repubblica è Giorgio Napolitano
Il Presidente del Senato è Renato Schifani
Il Presidente della Camera è Gianfranco Fini
Il Presidente del Consiglio è Silvio Berlusconi
Il Ministro degli Interni è Roberto Maroni
Il Ministro degli Esteri è Franco Frattini
Il Ministro della Giustizia è Angelino Alfano
Il Ministro di Istruzione, università e ricerca è Mariastella Gelmini
Il Ministro del Lavoro e delle politiche sociali è Maurizio Sacconi
Il Ministro dell’ Economia e delle Finanze è Giulio Tremonti
Il Ministro della Difesa è Ignazio La Russa
Il Ministro dello Sviluppo economico è Paolo Romani
Il Ministro delle Politiche agricole è Luca Zaia
Il Ministro di Infrastrutture e trasporti è Altero Matteoli
Il Ministro della Salute è Ferruccio Fazio
Il Ministro di Beni e Attività culturali è Giancarlo Galan
Il Ministro dell’ Ambiente è Stefania Prestigiacomo
Il Ministro dell’ Attuazione programma di governo è Gianfranco Rotondi (senza portafoglio)
Il Ministro della Gioventù è Giorgia Meloni (senza portafoglio)
Il Ministro delle Pari opportunità è Mara Carfagna (senza portafoglio)
Il Ministro delle Politiche europee è Andrea Ronchi (senza portafoglio)
Il Ministro di Pubblica amministrazione e Innovazione è Renato Brunetta (senza portafoglio)
Il Ministro dei Rapporti con il Parlamento è Elio Vito (senza portafoglio)
Il Ministro di Rapporti con le Regioni e Coesione territoriale è Raffaele Fitto (senza portafoglio)
Il Ministro delle Riforme per il federalismo è Umberto Bossi (senza portafoglio)
Il Ministro della Semplificazione normativa è Roberto Calderoli (senza portafoglio)
Il Governatore della Banca d’Italia è Mario Draghi
Il Presidente della Fiat è Luca Cordero di Montezemolo
L’ Amministratore delegato della Fiat è Sergio Marchionne
Il Segretario Nazionale dei Popolari-UDEUR è Clemente Mastella
Il Coordinatore Nazionale di Sinistra Democratica è Claudio Fava
Il Leader dei Popolari Liberali è Carlo Giovanardi
Il Presidente della Rosa per l’Italia è Savino Pezzotta

Nel mondo

Il Papa è Benedetto XVI
Il Presidente degli Stati Uniti d’America è Barack Obama
Il Presidente del Federal Reserve System è Ben Bernanke
Il Presidente della BCE è Jean-Claude Trichet
Il Presidente della Federazione russa è Dmitrij Medvedev
Il Presidente del Governo della Federazione russa è Vladimir Putin
Il Presidente della Repubblica Popolare Cinese è Hu Jintao
La Regina del Regno Unito è Elisabetta II
Il Premier del Regno Unito è Gordon Brown
La Cancelliera Federale di Germania è Angela Merkel
Il Presidente della Repubblica francese è Nicolas Sarkozy
Il Primo Ministro della Repubblica francese è François Fillon
Il Re di Spagna è Juan Carlos I
Il Presidente del Governo di Spagna è José Luis Rodríguez Zapatero
Il Presidente dell’ Egitto è Hosni Mubarak
Il Primo Ministro di Israele è Ehud Olmert
Il Presidente della Repubblica Turca è Abdullah Gül
Il Presidente della Repubblica Indiana è Pratibha Patil
Il Primo Ministro della Repubblica Indiana è Manmohan Singh
La Guida Suprema dell’ Iran è Ali Khamenei
Il Presidente dell’ Iran è Mahmud Ahmadinejad

Tre stupri nel week-end e il problema della violenza sessuale, dei clandestini, della sicurezza che torna ad occupare le prime pagine dei giornali e le aperture dei tg. Il primo stupro è avvenuto a Bologna, venerdì sera verso le 22. Una ragazzina di 15 anni sta aspettando l’autobus di fronte al condominio in cui abita e le si avvicina un tunisino, il quale la prende a schiaffi e la obbliga a seguirlo nel parco là dietro. Mentre la violenta al riparo di un cespuglio, viene visto da un uomo che chiama la polizia. Gli agenti, accorsi, trovano il violentatore ancora in mutande. Si chiama Mohamid Jamel, ha 33 anni, è tunisino e clandestino. Lo avevano già arrestato a luglio perché non aveva obbedito al decreto d’espulsione e poi di nuovo ad agosto per spaccio d’eroina. Era uscito dal carcere il 15 gennaio.

Qui vedo già il primo problema. Come mai un tipo simile circolava ancora liberamente da noi?
Questo è stato anche il commento di Cofferati. Ma senta la storia del secondo stupro, a Roma. Due fidanzatini, 14 anni lei e 16 lui, passeggiano per via Latina, una strada che costeggia il parco della Caffarella. Sono le sei del pomeriggio ed è buio. I ragazzi si siedono su una panchina. Sbucano a un tratto dall’oscurità due sconosciuti che dicono di avere delle armi e costringono i due poveretti a seguirli nel punto più nascosto del parco. Qui lui viene picchiato per essere definitivamente intimorito, poi la bambina viene stuprata e costretta a un rapporto orale. Nessuno s’accorge di niente. Quando li portano al San Giovanni, un paio d’ore dopo, i due sono a pezzi. Lei viene ricoverata ed è penosa la scena del padre che s’aggira disperato per l’ospedale mormorando «Che devo fare? Che devo fare?». La madre ha promesso che se non avrà giustizia subito si farà giustizia da sé. I ragazzi hanno prima detto che gli aggressori erano arabi, poi che erano romeni o dell’Est Europa.

E l’ultimo stupro?
A Milano, alle quattro di mattina della notte tra sabato e domenica. La vittima è una boliviana di 21 anni che era appena uscita da una discoteca. Stava aspettando, in piedi vicino alla macchina, di essere raggiunta da un amico, quando un nordafricano (stando a quanto dice lei) l’ha avvicinata e costretta a seguirlo in un parcheggio poco distante. Stupro in macchina. Il violentatore, dopo, ha persino acconsentito a farla dissetare vicino a un chiosco. scappato prima dell’arrivo degli agenti.

Da questi racconti il problema parrebbe soprattutto quello degli stranieri.
Una corrente di pensiero, per dir così “democratica”, sostiene che quello degli stranieri è un falso problema e che ci sono più violentatori tra gli italiani. Naturalmente è vero: nel 2008 i casi di violenza sessuale denunciati sono stati 4.465 (cioè più di dieci al giorno) e il 58% delle volte i responsabili erano italiani. Questo significa però che il 42% delle volte i responsabili erano stranieri. Tenendo conto del fatto che gli immigrati in Italia rappresentano circa il 5% della popolazione, si capisce bene che quello degli stranieri, e in particolare degli stranieri clandestini o sbandati, è un problema molto grosso: se il 5% della popolazione commette il 42% dei reati! La comunità rumena è in testa alla classifica: il 19% degli stupri è colpa loro. A Roma sono quasi alla pari con gli italiani: 35% i nostri, 31% i rumeni.

Che cosa si ricava da queste cifre?
Queste percentuali ci dicono che gli stupri vanno trattati in tre modi diversi. C’è una politica per combattere la violenza sessuale in famiglia, che viene di solito taciuta. Bisogna garantire l’incolumità alle mogli maltrattate dai mariti e si deve fare in modo che emergano i casi di violenza pedofila, nella stragrande maggioranza dei casi riguardante i padri. C’è poi la violenza dei nostri figli e non faccio distinzioni tra il barbone bruciato a Nettuno e i disgraziati che mettono in mezzo la compagna di scuola. stupro in ogni caso. La repressione è indispensabile e dev’essere severissima, ma la famiglia e la scuola devono cominciare a spiegare sul serio il valore della persona. un discorso lungo e può sembrare noioso. La cosa più agghiacciante è l’aria che hanno questi qui quando vengono presi e si meravigliano del fatto che quello che hanno fatto risulti tanto grave. «Volevamo scherzare», «Volevamo giocare», «Non sapevamo che fare…» eccetera eccetera. questo doloroso vuoto delle anime che va riempito in qualche modo.

E con lo stupro degli stranieri o comunque degli sbandati che ti violentano per strada?
Il Consiglio dei Ministri di domani dovrebbe varare un decreto per impedire che questi tizi siano rimessi in libertà poco dopo l’arresto. una prima misura di una linea che per ora non può che essere severamente repressiva, verso gli italiani e verso gli stranieri. [Giorgio Dell’Arti, Gazzetta dello Sport 16/2/2009]

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