Dagospia, 16/2/2009, 16 febbraio 2009
1 - Dago-report No, non è il motivo della rottura ma sicuramente è stata la goccia fatale che ha fatto traboccare il vasino sulla testa di Mentana
1 - Dago-report No, non è il motivo della rottura ma sicuramente è stata la goccia fatale che ha fatto traboccare il vasino sulla testa di Mentana. Tutti hanno notato con sorpresa che questa volta nella eterna diatriba tra Chicco e l’establishment del Biscione è risultato latitante il presi dentone Fedele Confalonieri, che infinite volte ha fatto da tramite e paciere tra il "ribelle" del Tg5-"Matrix" e il Berlusconi padre-padrone-padrino. Enrico Mentana E, ancora una volta, piaccia o meno, Enrichetto ha fatto di testa sua, rompendosela. Succede che, tramite il fido Mauro Crippa, Confalonieri aveva chiesto a Mentana una "cortesia": evitare di intervistare Tonino Di Pietro. Troppi insulti, troppe querele, troppi rancori. Risultato, dopo 24 ore, in data 2 febbraio, va in onda "Matrix" con un’ora e mezza di assolo dell’ex pm, senza l’ombra di un minimo contraddittorio. Immaginarsi le accuse by Di Pietro al capo del governo è facile, ancor più facile è immaginarsi l’incazzatura dalle parti di Palazzo Grazioli e Cologno Monzese. Per non dire di Confalonieri, che si è sempre considerato un saggio "tutor" del rejetto del Biscione. A questo, basta, addio, bye bye e figli maschi. E quando - dopo una "accesa" discussione "viva voce" al telefono, davanti alla redazione, con il direttore generale dell’informazione Mediaset Mauro Crippa - Mentana spara la lettera di dimissioni da direttore editoriale, Piersilvio & C. prendono al balzo la palla e sbandierano il cartellino rosso. Fuori! E Confa rimase zitto. Ora, gli "addetti ai livori" - ma la cosa non è confermata come il caso Di Pietro/Confalonieri - aggiungono altro olio bollente. Olio versato alla fine del 2008 con un’intervista, anche questa in assolo, della ministra Mara Carfagna a "Matrix". Pare che il Cavaliere asfaltato non ne sapesse nulla, che l’incontro tv sia stato offerto direttamente a Mentana dall’uomo che cura l’immagine dell’ex valletta di Rai2, vale a dire Luigi Crespi. Uno che ha qualche macigno nel mocassino, addebitando a Berlusconi la causa delle sue disgrazie economiche. Antonio Di Pietro Insomma, anche in questo caso, dalle parti di Macherio, la furia berluscona ha raggiunto livelli atomici, anche perché della faccenda della Carfagna e delle presunte intercettazioni osé ormai nessuno ne parlava più, perché allora rispolverarla davanti alla platea di Canale5? (Nello scontro apparentemente ideologico tra Enrico Mentana e Mediaset, il direttore del Tg5 Clemente Mimun, ha tentato un’amichevole mediazione, ma è stato cortesemente invitato da Fedele Confalonieri a mettersi da parte). 2 - MATRIX: TORNA IL 24 FEBBRAIO, A CONDURRE SARA’ ALESSIO VINCI (Agi) - La trasmissione Matrix, l’approfondimento giornalistico della testata Videonews su Canale 5, tornera’ in onda martedi’ 24 febbraio prossimo dopo la pausa prevista per questa settimana dovuta alla programmazione, sulle reti Rai, del festival di Sanremo. Resta confermata la cadenza di tre seconde serata alla settimana. La conduzione, fino al termine della stagione, e’ affidata ad Alessio Vinci, giornalista, capo dell’ufficio romano della Cnn e corrispondente della rete all-news per l’Italia. Alessio Vinci (Cnn Italia) e Emilio Carelli A coordinare la redazione al fianco di Vinci sara’ Alessandro Banfi, vicedirettore di Videonews, tra i primi curatori del programma con Enrico Mentana e gia’ vicedirettore del TG5. Alessio Vinci, 40 anni, lavora come giornalista alla CNN dal 1989. Per il servizio internazionale dell’emittente ha coordinato e prodotto le dirette televisive durante la prima guerra del golfo, nel 1991. Vinci ha ricoperto il ruolo di corrispondente da Berlino e successivamente da Mosca, vivendo in prima persona e raccontando nei suoi reportage tutti i principali eventi accaduti nella regione in quegli anni, dal crollo del comunismo alla guerra in Cecenia. Come capo dell’ufficio di corrispondenza della Cnn a Belgrado ha seguito la crisi Nato-Yugoslavia del 1999 e la caduta di Slobodan Milosevic. Come inviato ha prodotto numerosi servizi sul crollo delle torri gemelle di New York, nel 2001, seguendo poi le truppe americane in Afghanistan e in Iraq. Da Roma, tra l’altro, ha seguito e dato conto della morte e degli storici funerali di Papa Giovanni Paolo II e quindi dell’elezione del nuovo pontefice Benedetto XVI. Alessio Vinci, nel 2005, ha ricevuto il premio giornalistico dedicato dal Corriere della Sera a Maria Grazia Cutuli. 3 - INTERVISTA A MICHELA ROCCO MENTANA: FATEME LAVORA’ IN TELEVISIONE Alessandra Menzani per Gioia A Carlo Rossella, che aveva fregato il Tg5 al marito, aveva dato dell’. Michela Rocco di Torrepadula, ex Miss Italia, attrice, conduttrice, ma soprattutto moglie di Enrico Mentana, non è diplomatica. Ma sulla vicenda che vede contrapporsi suo marito con Canale 5, tace. E’ vero che andrà a Sanremo a fare i collegamenti con la sala stampa dell’Ariston? "Non credo. E’ stata un’idea di Bonolis che non si è concretizzata. Sa, è un amico. Non faccio domande". Mara Carfagna Sanremo a parte, vorrebbe tornare in tv? "Sì. Ho voglia di lavorare di nuovo. Qualcosa si muove. Mi piacerebbe un format leggero, ma non stupido, in stile Gialappa’s e Iene. Anche se potrei essere la nonna di Ilary Blasi". Reality? "Se ce ne fosse uno sulla scalata dell’Everest lo farei". E’ difficile rientrare in tv? "Non ho portoni spalancati. Mi sono dedicata alla famiglia perché i bambini sono piccoli una volta sola, ora ho voglia di tornare". Suo marito che dice? "Mi trova simpaticamente intelligente. Dice che funzionerei". Un voto a Mentana come papà? "10". Fedele Confalonieri Come marito. "10 e lode. Non so come faccia a sopportarmi. Sono molto umorale". Come conduttore? "10". Nemmeno un 3? "Come cuoco. Inclassificabile. Non sa fare nemmeno il riso in bianco". Lo guarda mai il "nemico" Bruno Vespa? "Sempre. Sono come gli anziani". E poi cosa guarda? "Ballando, Grande Fratello, Grey’Anatomy, Dr House. Odio le serie italiane". Tra Fazio e Chiambretti chi sceglie? "Chiambretti. Fazio non mi piace. Fa domande non domande, interviste non interviste. E’ il nulla assoluto". Ventura o De Filippi? "Ventura, è molto simpatica. "Uomini e donne" non è nel mio target". Tg1 o Tg5? "Gliel’ho detto, sono una vecchia babbiona: Tg1. E poi da quando non c’è più Enrico sul Tg5 ho messo una croce". Silvio Berlusconi Ha fatto pace con Carlo Rossella? "Sì. E’ acqua passata" Vota a destra o a sinistra? "Al momento mi fanno tutti schifo. E non soffro nemmeno di Obama-mania". Suvvia, sarà un po’ di sinistra come suo marito. "Non siamo in disaccordo". 4 - ALLEGGERIRE: STRATEGIA DEL DOPO-MENTANA Aldo Grasso per il "Corriere della Sera" Effetto Mentana? I dati non lo rilevano. Nella settimana dell’improvviso stravolgimento del palinsesto di Canale 5, con le dimissioni - mai così fulmineamente accettate - di Enrico Mentana, e l’annuncio che «Matrix» riprenderà dopo Sanremo con un nuovo conduttore, la curiosità era tutta tesa a capire che cosa sarebbe successo alla seconda serata, chi se ne sarebbe avvantaggiato. La prima considerazione è che Canale 5, per ora, se la sia cavata molto meglio di quanto si potesse prevedere: la sua seconda serata si attesta infatti sopra il 24%, qualche punto in più della media. Le strategie adottate per raggiungere il risultato sono state due: dilatazione e alleggerimento. michela rocco torre Primo, dilatazione dei programmi- brand della prima serata, a coprire l’intera nottata: così mercoledì «Amici» varca la soglia delle 3 ore in onda, chiudendo ben oltre la mezzanotte. Paradossalmente è proprio la De Filippi a beneficiare del brodo allungato: più debole in tutto il prime time, risolleva lo share dalle 23 in avanti. Secondo, alleggerimento: è ancora il Grande Fratello, venerdì, a prendere il posto del Matrix più infotainment della settimana: diretta dalla Casa per quasi il 20% di spettatori (con Tv7 fermo al 12%). Al di là delle polemiche spicciole, delle invidie e delle furbizie poco premiate (Chiambretti che si candida a «erede» invitando Fede e Costanzo a parlar di Mentana...), quel che emerge è un’Italia perplessa, desiderosa (almeno in tv) di leggerezza, ma soprattutto poco propensa a affidare al talk televisivo riflessioni sensate sulla vita e sulla morte. [16-02-2009]