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 2009  febbraio 16 Lunedì calendario

La morte di Eluana

• La morte di Eluana Englaro ha avuto due strascichi. Il primo: destra e sinistra si sono impegnate ad approvare una legge sul testamento biologico entro due settimane, ma per Berlusconi e i suoi questa legge non può essere troppo diversa da quella in discussione adesso in Parlamento: l’alimentazione e l’idratazione non sono cure e quindi non si possono sospendere, il testamento biologico va confermato ogni tre anni e, insomma, tutto l’impianto tende a rendere molto problematica la libera determinazione dell’individuo sul proprio destino. Il Pd è spaccato: la componente cattolica – e non solo quella teodem, ma anche, per esempio, Rutelli – è decisa, con poche eccezioni (Rosy Bindi), a votare il testo del governo. Un altro gruppo di democratici, capeggiati dal senatore-medico Ignazio Marino, è invece intenzionata a organizzare un referendum abrogativo se dovesse passare un testo simile a quello che vuole il centro-destra. Gli inviti alla prudenza, partiti dallo stesso Veltroni, sembrano finora caduti nel vuoto. Le voci su un possibile distacco della componente cattolica dal Pd, magari sotto la guida dell’ex presidente del Senato Franco Marini, sono sempre più insistenti. Intanto D’Alema ha candidato Bersani alla segreteria del partito, dicendo che fu un errore non farlo correre contro Veltroni alle primarie del 2007.

• Il secondo strascico riguarda Enrico Mentana: il lunedì della morte di Eluana, il giornalista aveva chiesto al direttore comunicazione di Mediaset, Mauro Crippa, di correggere in qualche modo il palinsesto di Canale 5 per permettere a Matrix di essere presente sulla notizia del giorno già in prima serata. Crippa, dopo aver garantito che avrebbe studiato la cosa, rispose invece che il palinsesto sarebbe rimasto immutato: Grande Fratello in prima serata e Matrix sul caso Eluana più o meno a mezzanotte. Il caso Eluana in prima serata sarebbe stato affidato a Emilio Fede su Rete4, l’ultima delle reti Mediaset (un flop: Fede avrebbe realizzato uno share di appena il 4,6%). Mentana annunciava allora le sue dimissioni da direttore editoriale, ma l’azienda, prendendo tutti di sorpresa, decideva di trasformarle in dimissioni tout court, cioè di considerare Mentana dimissionario dall’azienda. Una risposta molto dura e di fatto inspiegabile, dato che in altri tempi la rete di Berlusconi aveva difeso a spada tratta il suo giornalista dalle lusinghe della concorrenza. Voci di un passaggio di Mentana a Sky sono state seccamente smentite. Ridda di ipotesi anche sul nuovo conduttore di Matrix. Il programma deve infatti tornare in video dopo Sanremo. [Giorgio Dell’Arti]