
Il fatto del giorno
di Giorgio Dell'Arti
Ma è vero che Tiger Woods è stato menato dalla moglie?
• Come? Tiger Woods il golfista? Possiamo parlare di sport?
Sì, il golfista. Ma non si tratta solo di un personaggio sportivo, anzi Tiger Woods fa vedere come lo sport non sia ormai più solo il risultato o la competizione o De Coubertin, e attraversi invece, prepotentemente, territori economici, antropologici, culturali, genetici, politici. Per non parlare della comunicazione, sovrastata da personaggi come, appunto, lui o Beckham.
• E il fatto del giorno sarebbe l’incidente stradale? Ma è una notizia da poche righe.
Mica tanto. S’è scoperto che non è poi troppo un incidente stradale anche se la Cadillac dovrebbe essere effettivamente andata a sbattere contro un idrante e poi contro un albero. Il punto è che aveva il vetro di dietro spaccato e che Tiger Woods è stato trovato dagli agenti, non tramortito al volante – come accade in questi casi, ma sdraiato sull’asfalto, con le labbra spaccate (non il genere di ferite che ci si procura guidando) e la moglie sopra di lui che lo assisteva. La polizia, che oggi renderà pubblica la chiamata al 911 con la richiesta di soccorso (nel frattempo si è vista rifiutare per la seconda volta un incontro con Tiger, ma secondo il sergente Kim Montes è necessaria solo una verifica dei documenti assicurativi e della patente, cosa che si farà oggi con Tiger meno scosso per l’accaduto), indaga, perché il fatto non è chiaro. Ossia: non è ufficialmente chiaro. In realtà, nella sostanza, sembra chiarissimo.
• L’ha menato la moglie?
Con una mazza da golf. Voleva aprire la portiera dalla parte del guidatore e tirar giù il campione, ma Tiger, a quanto pare, s’era chiuso dentro. Allora ha spaccato il vetro di dietro con questa mazza, intanto la macchina era andata a sbattere, poi lei ha infilato una mano attraverso il finestrino e tolto la sicura dalla portiera, quindi ha afferrato il marito e l’ha ridotto come l’ha ridotto. I poliziotti l’hanno trovato a terra senza sensi. uscito dall’ospedale e sul suo sito è scritto che sta bene. Cioè i bollettini medici sono tranquillizzanti. Quelli relativi allo stato del matrimonio, non so. I siti sono scatenati: in questo caso, a nessuno è venuto in mente che, trattandosi di faccende tra moglie e marito, si possa invocare la privacy. Tiger è un personaggio pubblico, lo sportivo più pagato al mondo proprio per il suo valore pubblico, quindi la moglie che lo picchia è notizia primaria. La moglie è svedese, si chiama Elin Nordegren. Un periodo in cui Tiger non vinceva, diedero subito la colpa a lei (e al cambio di coach). I cronisti hanno telefonato al padre di lei a Stoccolma, Thomas Nordegren, che ha risposto: «Non ci voglio entrare ». Idem la madre, Eva Malmborg: «Sono fatti loro». Intanto i giornalisti si davano da fare.
• C’era un’altra donna di mezzo?
Pare di sì. Si chiama Rachel Uchitel e ha una storia interessante, che raccontiamo qui a fianco. L’incidente con le mazzate risale alle 2.30 del mattino di venerdì. Un’altra versione dice che la moglie ha picchiato il marito in casa e che poi i due hanno montato la scena dell’incidente per nascondere i problemi privati. La litigata è avvenuta a Windermere in Florida, vicino Orlando, dove Woods nel 2000 comprò una vasta proprietà per 2,5 milioni di dollari. Elin è un’ex top model. La coppia ha due figli. Woods, maturo per il golf, è giovane per la vita. Ha quasi 34 anni. Non è detto che le mazzate non preparino uno dei soliti divorzi miliardari.
• Adesso bisognerebbe tirar fuori una morale.
Una volta Stewart Cink, un golfista americano, ha detto: «Se aprissimo Tiger per vedere cosa c’è dentro, scopriremmo solo dadi e bulloni». Beh, se la storia della scenata di gelosia è vera, l’uomo non è fatto solo di quello. Potrebbe aver avuto una sbandata, cioè aver perso l’equilibrio. Abbastanza sensazionale. Poi: che effetto avrà questo episodio sugli sponsor e sull’immagine generale che Tiger propaganda in America e nel mondo? Per quello che riguarda gli sponsor, Woods risulta lo sportivo più pagato al mondo, con 110 milioni di dollari. Il secondo e il terzo sono parecchio lontani: Kobe Bryant, Michael Jordan e Kimi Raikkonen stanno a 45 milioni. Seguono Beckham con 31 e Ronaldinho con 24. Teniamo conto che quando la General Motors ha fatto ricorso al Chapter 11, una delle notizie più impressionanti per il grande pubblico è stata che rinunciava «addirittura » all’immagine di Tiger (costava sette milioni). I labbri spaccati incrineranno l’immagine di forza tranquilla, di successo che Woods porta con sé? C’è poi la questione del meticciato, sottilmente politica: Tiger è per un quarto afroamericano, per un quarto cinese, per un altro quarto thai, per un ottavo indiano e per l’ultimo ottavo olandese. cioè il campione di quell’America meticcia che si fa sempre più largo nella società americana, al punto da aver prodotto Obama. Ha poi sposato una svedese, rendendo ancora più meravigliosamente mischiato il sangue dei suoi figli. Ma se la svedese comincia a picchiarlo? [Giorgio Dell’Arti, Gazzetta dello Sport 29/11/2009]
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