Luisa Grion, la Repubblica 29/11/2009, 29 novembre 2009
ROMA - Un accordo con i russi per far volare il turismo italiano: ecco qual è il progetto del governo su Alitalia
ROMA - Un accordo con i russi per far volare il turismo italiano: ecco qual è il progetto del governo su Alitalia. Convinto che la decisione di mantenere l´assetto da compagnia di bandiera sia stata «lungimirante» ora, secondo Berlusconi, è arrivato il momento di trovare gli accordi necessari a far decollare il business. E la scelta del presidente del Consiglio è caduta su Mosca. «Sto favorendo accordi con le compagnie russe che potrebbero portare vantaggi per i voli internazionali», ha detto. «La sinistra - ha ricordato - voleva cedere l´azienda ad Air France, ma noi ci opponemmo perché, conoscendo i francesi, sapevamo già dove avrebbero portato i turisti, specialmente quelli che vengono dall´Oriente». Il turismo resta infatti l´obiettivo principale e l´idea è di raddoppiarne il peso entro il 2012. La linea - fra qualche barzellette e battute - è stata data in un convegno organizzato dall´Enac a Olbia: «Se oggi il turismo rappresenta il 10 per cento del Pil, il nostro obiettivo deve essere quello di portarlo, nel giro di tre-cinque anni al 20: non so se ci riusciremo, ma la vita è come la scuola: se vuoi prendere otto devi puntare al dieci» ha detto il premier. L´impegno del governo, ha assicurato, è alto: «Io mi ero anche proposto per il casting delle hostess» ha detto. Poi, incoraggiato dalle risate della platea Berlusconi ha raccontato l´usuale barzelletta (volo Alitalia, passeggero con a fianco bella ragazza. «Cosa legge?» dice lui. «Un libro sull´amore» risponde lei «sostiene che gli uomini più romantici siano i napoletani, quelli sessualmente più potenti gli arabi». «Piacere, Mohammed Esposito»). Ci scappa pure una battuta sulla separazione alla moglie: «Non invito a cena Palenzona (presidente di Assaeroporti ndr) perché, dopo le richieste avute dalla mia consorte in tema di divorzio, non so se potrei garantire un menù adeguato». Infine si torna ad Alitalia: allo studio, ha precisato Berlusconi, c´è anche «l´acquisto di quattro aerei da 90 posti per le tratte regionali», ma è sul made in Italy che si punta. « Si è deciso di vendere i prodotti italiani in tutte le sale d´attesa Alitalia» ha detto Berlusconi e lo stesso Colaninno, presidente della compagnia, ha confermato di «voler trasformare gli aerei in boutique viaggianti: a bordo si potranno comprare direttamente prodotti nazionali, ma ci saranno anche cataloghi». In attesa delle boutique volante, comunque, per i passeggeri continuano i disagi. Ieri, a Fiumicino, hanno scioperato per quattro ore i dipendenti della Flightcare Italia, la società che fornisce servizi di assistenza a terra e su pista. I problemi su voli e bagagli sono destinati a ripetersi: i sindacati, che chiedono la stabilizzazione di 177 precari e il blocco di 85 esuberi, hanno già messo in programma altre quattro assemblee, ma il culmine della protesta si avrà il 9 dicembre con uno sciopero di otto ore. (l. gr.)