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 2009  novembre 29 Domenica calendario

SONO SPOSATO DA QUASI 30 ANNI. NE HO 52, DUE ANNI FA HO CONOSCIUTO PAOLA. 38 ANNI, MI HA SCONVOLTO LA VITA. PRIMA DI LEI AVVENTURE NON IMPORTANTI, NON BELLO DIRLO MA HO TRADITO VARIE VOLTE. MA PARADOSSALMENTE QUESTO MI SERVIVA PER ESSERE TRANQUILLO NEL RAPPORTO DI COPPIA. MA MAI MI ERA PASSATA PER LA TESTA L’IDEA DI SEPARARMI

HO CERCATO, PROVATO, MA PAOLA NON MI ESCE DALLA TESTA. DOPO POCHI GIORNI CHE NON LA VEDEVO MI SEMBRAVA DI IMPAZZIRE. PRIMA SONO ANDATO VIA DA CASA (PER RIFLETTERE) HO RESISTITO 20 GIORNI E SONO TORNATO. POI MIA MOGLIE (VISTO IL MIO ATTEGGIAMENTO DA DEPRESSO) VA VIA, MA LA CONVINCO A TORNARE DOPO 2 MESI. ORA VISTO CHE ANCORA NON FUNZIONA PARLIAMO A BREVISSIMO DI SEPARAZIONE DEFINITIVA. MA ALLORA PERCH CI, MI, FA MALE COS IL PENSIERO DELLA SEPARAZIONE? SONO STATO ANCHE DA PI DI UNO PSICOLOGO, ALLA RICERCA DELLA RISPOSTA GIUSTA CHE NON RIUSCIVO A TROVARE IN ME, RISULTATO IDEE ANCORA PI CONFUSE...
VOGLIO MOLTO BENE A MIA MOGLIE, BELLA, INTELLIGENTE CON DEI VALORI, LA STIMO MOLTO MA... SE PENSO DI FARE QUALCOSA PENSO DI FARLO CON PAOLA (SOFFRENDOCI MOLTO). ORMAI NON CAPISCO PI NULLA, PENSO CHE SE CI SAR ANCORA FUTURO CON MIA MOGLIE, QUESTO SAR SOLO DOPO AVER PROVATO UNA SEPARAZIONE... FORSE L CAPIR... MAGARI SAR TARDI...
MIA MOGLIE ORA AL POSTO DI DARMI UN CALCIO E SBATTERMI FUORI CASA, MI FA VEDERE OGNI GIORNO QUANTO MI AMA E TIENE A ME. IO SOFFRO E LA FACCIO SOFFRIRE COME UN CANE E NON SO PI CHE FARE.. PERCH TUTTO QUESTO DOLORE E QUESTA INDECISIONE???...
Continuo questa lettera dopo vari mesi... nel luglio scorso mia moglie decide di andarsene, lasciarmi nelle mie indecisioni, questo invece di liberarmi mi complica paradossalmente il rapporto con Paola, la tengo nascosta, lei vuole essere la mia fidanzata, io mi ritraggo, dormo con lei ma al mattino voglio andarmene a casa mia, non riesco a vivere con serenità la cosa.
Dopo vari tira e molla Paola si stufa, non regge più alle mie continue indecisioni, rovino tutto, ogni tanto continuo a vedermi con mia moglie che spera sempre, ma si stuferà anche lei e perderò tutto... giustamente. Non vedere Paola mi fa stare malissimo, allo stesso tempo voglio molto bene a mia moglie, ma ho paura se ricominciassi con lei di tornare a essere l’uomo depresso, morto, che ero negli ultimi tempi. Mi sto esaurendo, sto andando incontro a una depressione, come uscirne? Nemmeno uno psicologo mi è stato d’aiuto... mi sono scoperto un uomo debole, molto...
ROBBB
Caro Robbb con tre b, mi chiedi di dirti chi sei. E di darti questa informazione, che tu cerchi da 52 anni, sulla semplice base di una lettera in due atti, scritta per metà in stampatello e per metà no. Là dove hanno fallito fior di psicologi non potrà certo riuscire un postino del cuore, però una piccola idea me la sono fatta.
Penso che tu sia un marito «ma-anche».
Uno che tradisce da sempre sua moglie, ma anche la stima. Uno che si innamora di una di quindici anni più giovane, ma anche no, nel senso che preferisce divertirsi con lei, ma anche rientrare a casa da solo. Uno che non vorrebbe separarsi, ma anche pensa che la separazione sia l’unica soluzione possibile. Insomma, un guazzabuglio nel quale hai coinvolto un certo numero di signore. Le ambasciatrici del gentil sesso se la sono cavata, come spesso capita, meglio di noi, rappresentati nell’occasione da te. Se non altro, hanno dimostrato di avere le idee chiare. Tua moglie ha tentato in ogni modo di riconquistarti, persino andandosene di casa per costringerti a sentire la sua mancanza. Quando ha capito che l’impresa era superiore alle sue forze, ha deciso lei: spesso è chi ama di più quello che lascia, proprio perché soffre troppo a sopportare l’onta di non sentirsi più amato. Anche Paola, la trentottenne che ti aveva scombiccherato il cuor, ha atteso per un certo tempo di conoscere le tue volontà. Ma appena ha compreso che la tua risposta sarebbe arrivata intorno al 2035, e sarebbe stata comunque condita da un «ma anche», è passata all’azione.
Mi sembra che un’analisi obiettiva della situazione ci dica due cose. La prima è che le donne ti amano, quindi non sei il catorcio che sembri. La seconda è che tu non ti vuoi bene per niente, e di conseguenza non puoi volerne davvero a nessuno. Hai rinunciato a esercitare un controllo sulla tua vita e la lasci decidere dagli altri - dalle altre. Sembri un cagnolino che zampetta nell’acqua senza riuscire a muoversi di un centimetro e, mentre si agita in maniera scomposta, affoga sempre di più.
Eppure scommetto che non sei l’ombra d’uomo che credi di essere, martoriandoti con la tua prosa masochista, piena di «perderò tutto, giustamente» e simili auto-flagellazioni. Di sicuro non provi più attrazione per tua moglie e questo è un bel problema, dato che lei invece ti vorrebbe più frizzante. Frizzante come lo si può essere dopo 30 anni di matrimonio, d’accordo. Ma comunque vivo. Quanto all’amante, l’hai tenuta nascosta forse perché in cuor tuo hai sempre saputo che, il giorno in cui fosse diventata una fidanzata ufficiale, l’adrenalina sarebbe finita e ti saresti ritrovato con lei esattamente come con tua moglie.
Credo che, lasciandoti entrambe, le due donne abbiano deciso al meglio anche per te. Infatti la tua riscossa potrà partire soltanto da un periodo di ricostruzione individuale, che dovrà servirti a capire se desideri ancora qualcosa dalla vita, al di là del soddisfacimento di emozioni fuggevoli. Se hai ancora dei progetti in grado di incendiarti il cuore e se qualcuna delle persone che ti amano può farne parte.
Massimo
Gramellini