Antonella Baccaro, Corriere della Sera 29/11/2009, 29 novembre 2009
ROMA – Madrid, Parigi, Londra. Tre capitali europee in otto ore. Senza mettere piede in aeroporto
ROMA – Madrid, Parigi, Londra. Tre capitali europee in otto ore. Senza mettere piede in aeroporto. L’Alta Velocità ferroviaria fa sognare i viaggiatori di tutto il mondo ma è soprattutto in Europa che ha preso piede, pronta a diventare una sorta di metrò internazionale. Si trova qui il 60% delle linee veloci già in servizio o almeno allo stato di progetto. L’ultima novità è a ovest: il collegamento che permetterà, entro il 2012, di andare da Madrid a Parigi in 5 ore e mezzo, fermando a Barcellona e Lione, e poi magari proseguire per Londra, dove si arriva già dalla capitale francese in due ore e 15 grazie al tunnel sotto la Manica. Tutto in un terzo di giornata. Frutto della collaborazione tra Renfe, l’operatore statale spagnolo, e Sncf, quello francese, il progetto franco-spagnolo si sta concretizzando in una società 50%-50%. Renfe ha in animo di investirvi 300 milioni di euro per comprare dieci treni: la gara si terrà ormai il prossimo anno. Forse in concomitanza con quella dei treni a Alta velocità italiani che l’amministratore delegato di Fs, Mauro Moretti, da giorni ha promesso di lanciare «a giorni». Spagna e Francia, del resto, sono già abbastanza avanti nello sviluppo dell’Alta velocità ferroviaria in casa propria. I cugini d’Oltralpe detengono il primato delle linee con i 1.500 chilometri di rete, la cui apertura risale al 1981 con la tratta Parigi- Lione. I treni Tgv viaggiano oggi in media sui 300-320 chilometri orari da Parigi in tutte le direzioni: Bordeaux, Marsiglia, Valence e Lilla, oltre che, dal 2007, Londra. Da giugno 2007 è partito Tgv Est che porta a Strasburgo in due ore e venti minuti attraverso la società, Tgv Lyria, creata con le Ferrovie svizzere (23%). Bruxelles è invece raggiungibile in un’ora e 22 con treni Thalys, la compagnia franco-belga-tedesca che porta l’Alta velocità anche verso l’Olanda e parte della Germania. Quanto agli spagnoli, in pochi anni sono stati in grado di collegare Madrid e Barcellona in 2 ore e 38 (erano 6 ore e 20 prima), ma dalla capitale si può andare anche a Valladolid, Siviglia, Cordoba, Toledo, mentre si arriverà a Valencia nel 2010. Mancava l’aggancio oltre i Pirenei, è così che tra i due Paesi si è deciso di accelerare la collaborazione sulla tratta Madrid- Parigi completando il versante spagnolo verso Figueras e quello tra Perpignan e Montpellier. La rete europea vede già dal 2007 una collaborazione tra i francesi e i tedeschi della Deutsche Bahn per collegare Parigi a Francoforte in 3 ore e 49 minuti con treni tedeschi (Ice) e a Stoccarda in 3 ore e 39 con treni francesi (Tgv). I tedeschi, che hanno sviluppato la loro rete interna potenziando anche l’esistente, si sono poi allargati verso Austria e Svizzera, grazie al fatto che in quegli Stati veniva utilizzata la loro stessa tensione (Francoforte-Berna in 3 ore e 51). A partire dal 2000, i loro treni Ice di terza generazione sono arrivati nei Paesi Bassi e in Belgio (Cologna-Amsterdam in 2 ore e 37). Tra le ultime realtà europee c’è Railjet: l’Alta velocità austriaca nata con l’orario ferroviario 2008-2009 che collega Vienna a Zurigo e Monaco. Francesi, tedeschi, svizzeri, belgi, austriaci, olandesi e inglesi si sono associati nel network Railteam che si prefigge di trasportare almeno 25 milioni di viaggiatori entro il 2010. L’attuale sistema, come si è visto, collega già tutte le principali destinazioni europee, un centinaio di città, e 120 milioni di persone, su un totale di oltre 4.700 chilometri. Entro il 2010 la rete dovrebbe aumentare a 6 mila. Ne sono fuori la Spagna, che però come si è visto è già in affari con la Francia, e l’Italia. Nel nostro Paese il 13 dicembre le Fs apriranno le nuove linee Novara’Milano e Firenze’Bologna che porteranno l’intero sistema Alta Velocità, Torino-Salerno, a mille chilometri. Ma per superare i confini la nostra Alta Velocità ha bisogno che vengano realizzati i valichi, come il Brennero sulla direttrice verso Berlino, previsto entro il 2022. Mentre sull’asse Torino-Lione si muovono i primi passi verso l’apertura dei cantieri Tav. Antonella Baccaro