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 2017  novembre 06 Lunedì calendario

In Italia

Il Presidente della Repubblica è Sergio Mattarella
Il Presidente del Senato è Pietro Grasso
Il Presidente della Camera è Laura Boldrini
Il Presidente del Consiglio è Paolo Gentiloni
Il Ministro dell’ Interno è Marco Minniti
Il Ministro degli Affari Esteri è Angelino Alfano
Il Ministro della Giustizia è Andrea Orlando
Il Ministro dell’ Economia e delle Finanze è Pier Carlo Padoan
Il Ministro di Istruzione, università e ricerca è Valeria Fedeli
Il Ministro del Lavoro e delle politiche sociali è Giuliano Poletti
Il Ministro della Difesa è Roberta Pinotti
Il Ministro dello Sviluppo economico è Carlo Calenda
Il Ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali è Maurizio Martina
Il Ministro di Infrastrutture e trasporti è Graziano Delrio
Il Ministro della Salute è Beatrice Lorenzin
Il Ministro di Beni e attività culturali e turismo è Dario Franceschini
Il Ministro dell’ Ambiente, della Tutela del Territorio e del Mare è Gian Luca Galletti
Il Ministro per la Semplificazione e la Pubblica Amministrazione è Marianna Madia (senza portafoglio)
Il Ministro dei Rapporti con il Parlamento è Anna Finocchiaro (senza portafoglio)
Il Ministro dello Sport è Luca Lotti (senza portafoglio)
Il Ministro della Coesione territoriale e Mezzogiorno è Claudio De Vincenti (senza portafoglio)
Il Governatore della Banca d’Italia è Ignazio Visco
Il Presidente di Fca è John Elkann
L’ Amministratore delegato di Fca è Sergio Marchionne

Nel mondo

Il Papa è Francesco I
Il Presidente degli Stati Uniti d’America è Donald Trump
Il Presidente del Federal Reserve System è Janet Yellen
Il Presidente della BCE è Mario Draghi
Il Presidente della Federazione russa è Vladimir Putin
Il Presidente del Governo della Federazione russa è Dmitrij Medvedev
Il Presidente della Repubblica Popolare Cinese è Xi Jinping
La Regina del Regno Unito è Elisabetta II
Il Premier del Regno Unito è Theresa May
La Cancelliera Federale di Germania è Angela Merkel
Il Presidente della Repubblica francese è Emmanuel Macron
Il Primo Ministro della Repubblica francese è Édouard Philippe
Il Re di Spagna è Felipe VI di Borbone
Il Presidente del Governo di Spagna è Mariano Rajoy Brey
Il Presidente dell’ Egitto è Abd al-Fattah al-Sisi
Il Primo Ministro di Israele è Benjamin Netanyahu
Il Presidente della Repubblica Turca è Recep Tayyip Erdogan
Il Presidente della Repubblica Indiana è Ram Nath Kovind
Il Primo Ministro della Repubblica Indiana è Damodardas Narendra Modi
La Guida Suprema dell’ Iran è Ali Khamenei
Il Presidente dell’ Iran è Hassan Rohani

Sicilia, gli exit poll dànno la vittoria al centro-destra

Se gli exit poll hanno ragione, in Sicilia ha vinto il centro-destra, distanziando di tre punti il Movimento 5 stelle. Il Partito democratico, come era ampiamente previsto, è finito al terzo posto molto distanziato. E in quarta posizione c’è la lista «Claudio Fava presidente - Cento passi per la Sicilia».  

Quando si sapranno i risultati definitivi?
Oggi. Lo spoglio delle urne comincerà alle otto di mattina.  

Come sono le percentuali, in base a questi exit poll?
Musumeci, sostenuto dal centro-destra, sta intorno al 38%. Cancelleri, del Movimento 5 stelle, lo tallona a una quota che s’aggira sul 35. Micari, il coniglio estratto dal cappello da Leoluca Orlando per metter fine alle incertezze del Parito democratico, è terzo con un range 16-20. Claudio Fava, sostenuto dalla sinistra, sta tra il 6 e il 10. Se il centro-destra arriverà veramente primo, bisognerà vedere - per valutare con esattezza la portata della vittoria - come si sono spartiti i voti all’interno della coalizione. Contro un M5s che ha presentato una sola lista, Berlusconi e i suoi alleati si sono fatti avanti con un esercito di trecento candidati distribuiti tra Forza Italia, Udc, Mpa (Lombardo), Cantiere popolare (Francesco Saverio Romano), Lega Nord, Fratelli d’Italia, Energie per l’Italia (Stefano Parisi), Idea Sicilia (Roberto Lagalla). Lo studio della distribuzione dei voti all’interno di questo schieramento servirà a farci capire la forza di Forza Italia e la possibilità che, nel derby interno, Berlusconi abbia la meglio su Salvini. Certo, in Sicilia avrà certamente la meglio sul capo leghista. Ma di quanto? Interessante anche l’esito della Meloni, che viene in genere data forte a Roma, ma debole fuori dalla capitale. E c’è curiosità anche intorno al movimento di Parisi, battuto di un soffio alla corsa per sindaco di Milano, e intenzionato a portare il suo Energie per l’Italia
in Parlamento.  

Come bisogna valutare il risultato di Grillo?
È un grande risultato, anche se arriverà secondo. Nel 2012 il M5s candidava sempre Cancelleri e prendeva il 18,17% dei suffragi. Siamo intorno al 35, quasi il doppio, nonostante la Raggi, la Appendino e gli altri guai dei sindaci pentastellati. Non so che cosa dirà Grillo, ma è un risultato enorme. È la conferma che se nel Pd non fanno qualcosa, il duello a livello nazionale sarà sul serio tra il centro-destra - che però deve riuscire a restare unito - e il Movimento 5 stelle.  

Il Pd invece è andato male.
È andata male anche la sinistra di D’Alema, Bersani e Sinistra italiana, che non sembra aver superato il 10 per cento. Questo risultato incoraggerà forse le idee venute fuori negli ultimi tempi: primarie di coalizione tra tutti i soggetti che abitano in questa zona del campo e disponibilità di Renzi a non candidarsi premier per Palazzo Chigi. Le elezioni politiche, se a sinistra si raggiungesse un accordo simile, dovrebbero slittare a maggio. Sono tutte valutazioni da rivedere oggi, quando finalmente si passerà all’esame dei voti veri.   Ma non potevano fare lo spoglio delle schede non appena chiuse le urne, come succede in tutto il mondo?
In Sicilia non è così da undici anni. Lo spoglio s’è fatto il giorno dopo nel 2006, nel 2008 e nel 2012. Appena eletto, cinque anni fa, Crocetta aveva detto che avrebbe cambiato la legge. Invece, niente. La Sicilia è una delle cinque regioni a statuto speciale, e questo statuto è talmente speciale che in tema di elezioni, una volta tanto, non comanda il ministero dell’Interno, ma la Regione stessa.   È vero che la chiusura notturna potrebbe favorire qualche furbata? Gente che si introduce dalle finestre e manomette le urne...
Beh, intanto Grillo ha approfittato della situazione per parlare, cosa proibitissima dopo la mezzanotte del venerdì (una regola che a memoria infranse solo Celentano, parlando di sabato sera in televisione fa contro il referendum sulla caccia che si sarebbe svolto il giorno dopo: una storia di trent’anni fa). Ha preso al balzo proprio la faccenda delle urne sigillate fino a stamattina alle otto e ha scritto sul suo blog che i siciliani devono scegliere tra un mondo e l’altro... segnano il territorio come i cani. E noi che guardiamo l’orizzonte. Sinistra Italiana però sostiene che il voto del 2008 fu falsato proprio per colpa delle urne chiuse. Il ministro degli Interni, Marco Minniti, già nei giorni scorsi aveva inviato una nota ai prefetti per chiedere di «attenzionare» (sic) i «momenti più delicati del voto e dello scrutinio dove più spesso si verificano irregolarità». (leggi)

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