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 2017  settembre 27 Mercoledì calendario

In Italia

Il Presidente della Repubblica è Sergio Mattarella
Il Presidente del Senato è Pietro Grasso
Il Presidente della Camera è Laura Boldrini
Il Presidente del Consiglio è Paolo Gentiloni
Il Ministro dell’ Interno è Marco Minniti
Il Ministro degli Affari Esteri è Angelino Alfano
Il Ministro della Giustizia è Andrea Orlando
Il Ministro dell’ Economia e delle Finanze è Pier Carlo Padoan
Il Ministro di Istruzione, università e ricerca è Valeria Fedeli
Il Ministro del Lavoro e delle politiche sociali è Giuliano Poletti
Il Ministro della Difesa è Roberta Pinotti
Il Ministro dello Sviluppo economico è Carlo Calenda
Il Ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali è Maurizio Martina
Il Ministro di Infrastrutture e trasporti è Graziano Delrio
Il Ministro della Salute è Beatrice Lorenzin
Il Ministro di Beni e attività culturali e turismo è Dario Franceschini
Il Ministro dell’ Ambiente, della Tutela del Territorio e del Mare è Gian Luca Galletti
Il Ministro per la Semplificazione e la Pubblica Amministrazione è Marianna Madia (senza portafoglio)
Il Ministro dei Rapporti con il Parlamento è Anna Finocchiaro (senza portafoglio)
Il Ministro dello Sport è Luca Lotti (senza portafoglio)
Il Ministro della Coesione territoriale e Mezzogiorno è Claudio De Vincenti (senza portafoglio)
Il Governatore della Banca d’Italia è Ignazio Visco
Il Presidente di Fca è John Elkann
L’ Amministratore delegato di Fca è Sergio Marchionne

Nel mondo

Il Papa è Francesco I
Il Presidente degli Stati Uniti d’America è Donald Trump
Il Presidente del Federal Reserve System è Janet Yellen
Il Presidente della BCE è Mario Draghi
Il Presidente della Federazione russa è Vladimir Putin
Il Presidente del Governo della Federazione russa è Dmitrij Medvedev
Il Presidente della Repubblica Popolare Cinese è Xi Jinping
La Regina del Regno Unito è Elisabetta II
Il Premier del Regno Unito è Theresa May
La Cancelliera Federale di Germania è Angela Merkel
Il Presidente della Repubblica francese è Emmanuel Macron
Il Primo Ministro della Repubblica francese è Édouard Philippe
Il Re di Spagna è Felipe VI di Borbone
Il Presidente del Governo di Spagna è Mariano Rajoy Brey
Il Presidente dell’ Egitto è Abd al-Fattah al-Sisi
Il Primo Ministro di Israele è Benjamin Netanyahu
Il Presidente della Repubblica Turca è Recep Tayyip Erdogan
Il Presidente della Repubblica Indiana è Ram Nath Kovind
Il Primo Ministro della Repubblica Indiana è Damodardas Narendra Modi
La Guida Suprema dell’ Iran è Ali Khamenei
Il Presidente dell’ Iran è Hassan Rohani

Perché la ‘ndrangheta continua a comandare persino in Lombardia?

Al Nord c’è la ‘ndrangheta e la retata di ieri ce lo conferma.

• Passiamo da una retata all’altra. Prima i professori universitari, poi... chi hanno arrestato?
Il nome più sorprendente è quello di Edoardo Mazza, sindaco di Forza Italia a Seregno, in Brianza, Lombardia. I giornali lo avevano già notato per il fatto che ogni giovedì posta su Facebook un video di dieci minuti in cui esalta la legalità e la correttezza. Dopo lo stupro di Rimini si mostrò con un paio di forbici in mano dicendo: «Molti in questo momento vorrebbero usare questo strumento per punire gli animali che hanno compiuto questo efferato delitto. Queste forbici non rappresentano il mio stato d’animo, ma se fossi il padre di quella ragazza, altro che forbici...». In base a queste parole, saremmo indotti a pensare che il sindaco Mazza è un tipo duro e invece i magistrati milanesi che lo hanno ristretto ai domiciliari sostengono che il boss Antonio Lugarà, che secondo l’accusa l’aveva fatto eleggere portandogli un sacco di voti di amici e di amici degli amici, e che Mazza adesso a parer loro favoriva, lo trattava invece come uno zerbino, divertendosi a umiliarlo.


• Naturalmente il sindaco è innocente fino all’ultimo grado di giudizio. Di che cosa lo accusano?
Seregno e il suo sindaco al servizio del boss della criminalità calabrese sono soltanto uno degli elementi di una trama piuttosto complessa. Ventisette arresti, di cui ventuno in carcere, più tre misure interdittive (significa che a tre professionisti viene impedito per il momento di esercitare la professione) eseguiti a Monza, Milano, Pavia, Como e Reggio Calabria. Accuse di molti tipi: associazione di tipo mafioso, estorsione, detenzione e porto abusivo di armi, lesioni, danneggiamento (tutti aggravati dal metodo mafioso), associazione finalizzata al traffico di stupefacenti, corruzione per atti contrari ai doveri di ufficio, abuso d’ufficio, rivelazione e utilizzazione di segreto d’ufficio e favoreggiamento personale. Le indagini sono un filone della grande inchiesta del magistrato Ilda Boccassini cominciata nell’anno 2010, quella del grande allarme lanciato dalla stessa Boccassini sulla presenza delle mafie meridionali al Nord. La Boccassini ha illustrato quest’ultima inchiesta anche ieri, dicendo: «Dopo sette anni di indagini sulla ’ndrangheta in Lombardia posso dire che c’è un sistema fatto di omertà e di convenienza da parte di quelli che si rivolgono all’anti Stato per avere benefici. È facile per le cosche infiltrarsi nel tessuto istituzionale». Boccassini ha aggiunto che gli inquirenti hanno scoperto anche una quantità di casi di violenza gratuita. Vale a dire: botte, sopraffazioni.


• E la gente subisce? E non denuncia?
Mi viene in mente il film L’oro di Napoli in cui un guappo del rione Sanità spadroneggia in casa di un povero cristo (Totò) con moglie e tre figli. La pm Alessandra Dolci ha detto che nel centro di Cantù, cioè nel cuore della ricca provincia lombarda, andavano in scena pestaggi, violenze e prepotenze di ogni tipo. «La mafia non è silente».


• Vedo che tra le imputazioni c’è il traffico di droga.
Specialmente a Como dove, a quanto pare, si smistavano quantità impressionanti di cocaina e si condiva il tutto con le estorsioni. A Limbiate (Monza), dicono gli inquirenti, operava una sezione locale della ‘ndrangheta, composta da tizi provenienti dalla celebre San Luca in provincia di Reggio Calabria, il paese famoso per una faida che dura da decenni. In un’intercettazione si sente uno degli arrestati dire: «Vogliono mettere in piedi San Luca... San Luca a Milano... al Nord». Un altro nome importante dell’inchiesta è quello di Mario Mantovani, pezzo grosso di Forza Italia, già vicepresidente e assessore alla Salute della Regione Lombardia, uscito indenne, dopo un arresto, da un’inchiesta di due anni fa sulla corruzione nella sanità, e adesso, secondo i magistrati, «politico di riferimento di Lugarà» e indagato per corruzione. La (Mariastella) Gelmini, coordinatrice lombarda di Forza Italia, non si pronuncia sul sindaco di Seregno, ma difende a spada tratta Mantovani.


• Che diciamo della frase della Boccassini, secondo cui «è facile per la mafia infiltrarsi nelle istituzioni»?
Ieri la Boccassini ha detto che «ormai la corruzione è sistema». Sono concetti espressi anche da Raffaele Cantone, l’uomo che guida la nostra Autorità anticorruzione. «Oggi emerge una totale subalternità di pezzi della politica ai comitati d’affari, la politica è usata come un autobus, che viene preso da qualcuno per fare affari, con interessi che con la politica non hanno nulla a che fare». Il procuratore Pignatone e il giudice Paolo Ielo, che lavorano a Roma, l’anno scorso avevano espresso gli stessi concetti, e cioè che la corruzione è ormai sistemica. Ielo aveva addirittura aggiunto che il sistema seleziona ormai i funzionari non sulla base delle loro capacità ma sulla loro propensione a intascare mazzette e farsi corrompere. Niente di nuovo, purtroppo.
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