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 2017  settembre 27 Mercoledì calendario

Il pelo nel cratere

Il focoso e simpatico sindaco di Amatrice, Sergio Pirozzi, è andato alla festa di F.lli d’Italia e ha rivelato che, dei 33 milioni di euro destinati in solidarietà via sms ai paesi colpiti del terremoto, lui e i suoi colleghi non hanno visto un quattrino. Soldi andati altrove, e sarebbe bello sapere dove. Hanno pure finanziato una pista ciclabile nelle Marche e la ristrutturazione della scuola in un paese fuori dal cratere del terremoto, ha detto Pirozzi: un modo di tradire la solidarietà e la volontà dei cittadini. Insomma, un bello scandalo a cui alcuni giornali si sono dedicati con intenti bellicosi. Poi è saltato fuori che i fondi li ha la Protezione civile, che la pista ciclabile non è stata finanziata, e che la scuola del paese fuori dal cratere è inagibile per le scosse, visto che il terremoto non tiene in gran conto i confini artificiosi dell’uomo (anche Roma, ben lontana dal cratere, ha avuto danni). Ad Amatrice non serviva altro denaro, semmai un po’ di solerzia, ma questa è un’altra storia. Tutto in regola, tanto che il procuratore di Rieti ha aperto un’inchiesta siccome gli toccava aprirla, ma ha definito la faccenda una bolla di sapone. Nessuna ruberia: la politica eccezionalmente innocente. Invece sono indagati centoventi furboni che hanno trasferito o cercato di trasferire la residenza nelle seconde case di Accumoli e Amatrice, dove chissà quanti loro amici sono morti o in miseria, per intascarsi i sussidi. Per dire che siamo un popolo con un pelo che certa politica se lo sogna.