Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2017  dicembre 10 Domenica calendario

In Italia

Il Presidente della Repubblica è Sergio Mattarella
Il Presidente del Senato è Pietro Grasso
Il Presidente della Camera è Laura Boldrini
Il Presidente del Consiglio è Paolo Gentiloni
Il Ministro dell’ Interno è Marco Minniti
Il Ministro degli Affari Esteri è Angelino Alfano
Il Ministro della Giustizia è Andrea Orlando
Il Ministro dell’ Economia e delle Finanze è Pier Carlo Padoan
Il Ministro di Istruzione, università e ricerca è Valeria Fedeli
Il Ministro del Lavoro e delle politiche sociali è Giuliano Poletti
Il Ministro della Difesa è Roberta Pinotti
Il Ministro dello Sviluppo economico è Carlo Calenda
Il Ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali è Maurizio Martina
Il Ministro di Infrastrutture e trasporti è Graziano Delrio
Il Ministro della Salute è Beatrice Lorenzin
Il Ministro di Beni e attività culturali e turismo è Dario Franceschini
Il Ministro dell’ Ambiente, della Tutela del Territorio e del Mare è Gian Luca Galletti
Il Ministro per la Semplificazione e la Pubblica Amministrazione è Marianna Madia (senza portafoglio)
Il Ministro dei Rapporti con il Parlamento è Anna Finocchiaro (senza portafoglio)
Il Ministro dello Sport è Luca Lotti (senza portafoglio)
Il Ministro della Coesione territoriale e Mezzogiorno è Claudio De Vincenti (senza portafoglio)
Il Governatore della Banca d’Italia è Ignazio Visco
Il Presidente di Fca è John Elkann
L’ Amministratore delegato di Fca è Sergio Marchionne

Nel mondo

Il Papa è Francesco I
Il Presidente degli Stati Uniti d’America è Donald Trump
Il Presidente del Federal Reserve System è Janet Yellen
Il Presidente della BCE è Mario Draghi
Il Presidente della Federazione russa è Vladimir Putin
Il Presidente del Governo della Federazione russa è Dmitrij Medvedev
Il Presidente della Repubblica Popolare Cinese è Xi Jinping
La Regina del Regno Unito è Elisabetta II
Il Premier del Regno Unito è Theresa May
La Cancelliera Federale di Germania è Angela Merkel
Il Presidente della Repubblica francese è Emmanuel Macron
Il Primo Ministro della Repubblica francese è Édouard Philippe
Il Re di Spagna è Felipe VI di Borbone
Il Presidente del Governo di Spagna è Mariano Rajoy Brey
Il Presidente dell’ Egitto è Abd al-Fattah al-Sisi
Il Primo Ministro di Israele è Benjamin Netanyahu
Il Presidente della Repubblica Turca è Recep Tayyip Erdogan
Il Presidente della Repubblica Indiana è Ram Nath Kovind
Il Primo Ministro della Repubblica Indiana è Damodardas Narendra Modi
La Guida Suprema dell’ Iran è Ali Khamenei
Il Presidente dell’ Iran è Hassan Rohani

Avanza un’onda neofascista in Italia?

Alcune migliaia di persone ieri hanno affollato il lungolago di Como per la manifestazione contro ogni fascismo e intolleranza organizzata dal Pd. Parecchi i ministri presenti, da Graziano Delrio ad Andrea Orlando, da Maurizio Martina a Roberta Pinotti. C’era Matteo Renzi, così come Laura Boldrini e la segretaria della Cgil Susanna Camusso. Sul palco non sono saliti i big ma solo i rappresentanti di associazioni ed enti che operano sul territorio e i giovani del partito. Si sono viste bandiere rosse, dell’Anpi, si è cantato Bella ciao. Contemporaneamente, a poca distanza, i neofascisti di Forza Nuova, che si erano visti negare dalla Questura il permesso di una contromanifestazione, hanno organizzato un convegno in un hotel, andato semideserto. Per tutta la mattinata Como è stata blindata, con misure di sicurezza imponenti. Alla fine non c’è stato nessun disordine. E mentre il centrosinistra trova l’unità sui valori dell’antifascismo, la Lega, con il suo segretario Matteo Salvini, attacca: «In piazza con il Pd a Como c’è chi sostiene l’immigrazione fuori controllo, domani (oggi, ndr) a Roma con noi in piazza Santi Apostoli ci sarà chi è per un’immigrazione controllata e per una maggiore attenzione per le priorità degli italiani». 

Perché il Pd ha organizzato questa manifestazione?
Era una risposta all’irruzione avvenuta proprio a Como a fine novembre a opera di alcuni appartenenti al Veneto Fronte Skinhead, i quali avevano interrotto la riunione di “Rete Como Senza Frontiere”, associazione che si occupa di accoglienza ai migranti. Avrà visto anche lei il video: questi ragazzotti in bomber, anfibi e capelli rasati, con atteggiamenti da squadristi, si sono autofilmati mentre uno di loro leggeva un proclama che suonava così: «Basta all’invasione dei migranti». Ma al di là di questo episodio – per cui sono stati denunciati in quattro per violenza privata – il corteo di ieri arriva in un momento in cui cresce nell’opinione pubblica la percezione dell’avanzata di un’onda nera. 

Sta dicendo che c’è un ritorno di movimenti fascisti in Italia?
È indubbio che il clima non sia dei più rassicuranti, basta mettere in fila gli episodi degli ultimi mesi. Glieli riassumo in breve, partendo dai casi più recenti: venerdì scorso a Forlì il segretario della Fiom Cgil, Gianni Cotugno, è stato colpito alla testa con un bastone durante un presidio da un militante di Forza Nuova; due giorni prima una dozzina di militanti di Forza Nuova si sono presentati con maschere e fumogeni nel cortile delle sede del quotidiano la Repubblica, esponendo lo striscione “Boicotta l’Espresso e la Repubblica” e insultando i giornalisti; lo scorso 28 ottobre, sempre quelli di Forza Nuova, volevano fare una nuova marcia su Roma, vietata dal Viminale. Poi gli adesivi con Anna Frank sulla maglietta della Roma e le scritte «romanista ebreo» attaccati da alcuni tifosi della Lazio all’Olimpico; i cortei contro lo Ius soli sotto il Senato; il migliaio di braccia tese in ricordo di tre camerati al cimitero Maggiore di Milano lo scorso 29 aprile…

Ho capito, ma alcuni di questi episodi mi sembrano più gesti di piccoli gruppi o bravate.
Minimizzare, ridurre a goliardate o iniziative di pochi è rischioso alla lunga. Certamente oggi non c’è un pericolo reale per la democrazia, come ha sottolineato il ministro degli Interni Minniti dopo l’episodio di Como: «Se qualcuno pensa che in un momento di incertezza politica ci possa essere spazio per infiltrare pratiche antidemocratiche, la risposta è semplice: non c’è aria. Ci sono i corpi dello Stato che non subiscono incertezza politica».

Ma non si possono sciogliere questi movimenti neofascisti?
La Costituzione recita: «È vietata la riorganizzazione, sotto qualsiasi forma, del disciolto partito fascista». Nel 1952 il Parlamento approvò la legge che prese il nome da Mario Scelba, all’epoca ministro dell’Interno. Questa legge punisce la ricostituzione del Partito fascista, l’apologia del fascismo e l’esaltazione pubblica di principi e metodi del fascismo. Nel 1993, con la Legge Mancino, fu introdotta l’aggravante della discriminazione razziale. Adesso il ministro della Giustizia Orlando ha fatto sapere che, nella prossima seduta del Consiglio dei ministri, presenterà una proposta per rendere più fluida la normativa in modo da sciogliere i gruppi neofascisti e neonazisti prima che venga istituito un processo, superando le lungaggini giudiziarie.

Come si spiega l’avanzata dei movimenti di estrema destra?
Si sono fatti strada grazie a temi come la sicurezza e l’immigrazione, seguendo l’onda lunga del populismo che ha acquisito consensi in tutta Europa nell’ultimo anno. È chiaro che la galassia dei cosiddetti movimenti neri in Italia è eterogenea: da Lealtà Azione in ascesa al Nord ai neonazisti di Militia, ci sono casi molto diversi tra loro. Capofila è sicuramente CasaPound, che ha 104 sedi da Nord a Sud e ha fatto il botto alle ultime amministrative (a Ostia è arrivato al 9%). Proprio ieri il leader Simone Di Stefano si è posto come obiettivo per le prossime politiche il 3% «per arrivare dentro le istituzioni».
(leggi)

Dai giornali