La Gazzetta dello Sport, 10 dicembre 2017
I segreti del nuovo stadio dell’Atalanta
L’Atalanta che vola in Europa fa festa a Reggio Emilia. È la gioia di una città che Antonio Percassi si augura di rivedere spesso, a maggior ragione tra due anni e mezzo quando la Dea avrà una nuova casa, pronta a ospitare qualsiasi manifestazione. Nel 2020 nello stesso spazio di circa 6 ettari oggi occupato dall’«Atleti Azzurri d’Italia» nascerà un nuovo stadio avveniristico, moderno ma al tempo stesso a misura d’uomo e rispettoso della città. Cambierà nome (l’accordo con lo sponsor verrà annunciato nei prossimi mesi) e sarà all’avanguardia: progettato dallo studio De8 («Lo stadio “dialogherà” con la gente: dietro la Nord c’è lo scenario di Bergamo Alta, alle spalle del sud i colli» spiega l’architetto Piantelli) avrà un andamento rettangolare in stretto rapporto con lo storico Lazzaretto, sarà all’inglese, la capienza salirà a 23-24 mila posti tutti a sedere e coperti, le curve rialzate, il pubblico sarà sempre più vicino al terreno di gioco.
LE NOVITA’ L’agenda dei lavori prevede a fine torneo la ristrutturazione della Nord, a seguire nel 2019 e nel 2020 rispettivamente la Sud e la Tribuna Giulio Cesare con il rifacimento totale di spogliatoi, spazi tecnici, aree ospitality e modifica dell’ingresso-uscita dei giocatori che a lavori completati non avverrà più sotto la curva Nord, al centro, ma nell’angolo che si formerà tra Tribuna autorità e la Nord. E sotto la curva Sud verrà creato un parcheggio interrato di circa 300 posti, utilizzabile anche dai privati nel corso della settimana. Ogni intervento durerà circa 3 mesi. Il tutto costerà circa 30 milioni (cui vanno aggiunti gli 8,6 già versati al Comune in sede di asta), frutto anche dell’intesa tra club e Credito Sportivo.
OBIETTIVO Il presidente Percassi non riesce a trattenere la soddisfazione: «Sarà un gioiello, una struttura europea come la mia Atalanta. È il nostro regalo alla città e ai tifosi: era uno dei punti cardine del progetto quando abbiamo deciso di tornare. Giocarci sarà emozionante per tutti. Non vedo l’ora di iniziare i lavori». L’intento del club è anche rendere la struttura fruibile dal pubblico per l’intera settimana: «La realizzazione dello stadio renderà la società più forte e si creerà sempre più un rapporto simbiotico tra l’Atalanta e i suoi tifosi – spiega l’a.d. Luca Percassi che ha seguito molto da vicino l’intero processo di acquisizione -. Cercheremo di creare negli spazi esistenti anche un’area commerciale e un museo dell’Atalanta». La Dea è già nel futuro.