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 2016  dicembre 12 Lunedì calendario

In Italia

Il Presidente della Repubblica è Sergio Mattarella
Il Presidente del Senato è Pietro Grasso
Il Presidente della Camera è Laura Boldrini
Il Presidente del Consiglio è Paolo Gentiloni
Il Ministro dell’ Interno è Marco Minniti
Il Ministro degli Affari Esteri è Angelino Alfano
Il Ministro della Giustizia è Andrea Orlando
Il Ministro dell’ Economia e delle Finanze è Pier Carlo Padoan
Il Ministro di Istruzione, università e ricerca è Valeria Fedeli
Il Ministro del Lavoro e delle politiche sociali è Giuliano Poletti
Il Ministro della Difesa è Roberta Pinotti
Il Ministro dello Sviluppo economico è Carlo Calenda
Il Ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali è Maurizio Martina
Il Ministro di Infrastrutture e trasporti è Graziano Delrio
Il Ministro della Salute è Beatrice Lorenzin
Il Ministro di Beni e attività culturali e turismo è Dario Franceschini
Il Ministro dell’ Ambiente, della Tutela del Territorio e del Mare è Gian Luca Galletti
Il Ministro per la Semplificazione e la Pubblica Amministrazione è Marianna Madia (senza portafoglio)
Il Ministro dei Rapporti con il Parlamento è Anna Finocchiaro (senza portafoglio)
Il Ministro dello Sport è Luca Lotti (senza portafoglio)
Il Ministro della Coesione territoriale e Mezzogiorno è Claudio De Vincenti (senza portafoglio)
Il Governatore della Banca d’Italia è Ignazio Visco
Il Presidente di Fca è John Elkann
L’ Amministratore delegato di Fca è Sergio Marchionne

Nel mondo

Il Papa è Francesco I
Il Presidente degli Stati Uniti d’America è Barack Obama
Il Presidente del Federal Reserve System è Janet Yellen
Il Presidente della BCE è Mario Draghi
Il Presidente della Federazione russa è Vladimir Putin
Il Presidente del Governo della Federazione russa è Dmitrij Medvedev
Il Presidente della Repubblica Popolare Cinese è Xi Jinping
La Regina del Regno Unito è Elisabetta II
Il Premier del Regno Unito è Theresa May
La Cancelliera Federale di Germania è Angela Merkel
Il Presidente della Repubblica francese è François Hollande
Il Primo Ministro della Repubblica francese è Bernard Cazeneuve
Il Re di Spagna è Felipe VI di Borbone
Il Presidente del Governo di Spagna è Mariano Rajoy Brey
Il Presidente dell’ Egitto è Abd al-Fattah al-Sisi
Il Primo Ministro di Israele è Benjamin Netanyahu
Il Presidente della Repubblica Turca è Recep Tayyip Erdogan
Il Presidente della Repubblica Indiana è Pranab Mukherjee
Il Primo Ministro della Repubblica Indiana è Damodardas Narendra Modi
La Guida Suprema dell’ Iran è Ali Khamenei
Il Presidente dell’ Iran è Hassan Rohani

Tutto è andato come previsto. Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha incaricato l’onorevole Paolo Gentiloni di formare il nuovo governo. Come da prassi, l’onorevole Gentiloni, ministro degli Esteri nell’uscente governo Renzi, ha accettato con riserva. Passerà la giornata di oggi e quella di domani a consultare avversari ed amici in un certo ufficio di Montecitorio, e poi andrà a sciogliere la riserva o domani sera o al più tardi mercoledì mattina. Seguiranno due rapidissimi voti di fiducia, che permetteranno al nuovo premier di partecipare, nella pienezza dei poteri, al Consiglio europeo di giovedì 15 dicembre. In Europa lo conoscono e, si presume, ne saranno rassicurati. Vedremo oggi la reazione dei mercati.

Renzi?

Renzi, tornato a Pontassieve dopo aver svuotato l’ufficio e lasciato l’appartamento al terzo piano di Palazzo Chigi, ha scritto un lungo, melanconico post - pubblicato su Facebook - in cui ammette di aver sofferto «a chiudere gli scatoloni ieri notte, e non me ne vergogno: non sono mica un robot».

 

Qualcuno crede a queste prese di posizioni sentimentali?

Nel cinico mondo dei politici non ci crede nessuno ed è probabile che quella parte della Rete che lo detesta si faccia beffe del segretario democratico. D’altra parte il governo Gentiloni è il prodotto di una ben individuata manovra interna, condotta da Renzi per contenere le offensive di Franceschini e tenere al governo un uomo suo. Di Maio, come abbiamo scritto ieri, ha definito Gentiloni un «avatar» di Renzi. Mattarella non ha ricevuto una rosa di nomi, ma un nome solo. Anche se ha pianto per la sconfitta, la testa di Renzi ha continuato a ragionare in termini di potere.

 

Che tipo è questo Gentiloni, alla fin fine non troppo conosciuto.

È un giornalista, ha fatto il portavoce di Rutelli quando Rutelli era sindaco di Roma, poi è stato ministro della Comunicazione nel secondo governo Prodi (2006-2008) e in quella veste preparò una riforma del sistema televisivo che Berlusconi definì «banditesca»: prevedeva il passaggio di Retequattro e di una rete Rai al digitale. Qualche notizia ci viene dai suoi compagni di scuola del Tasso, il famoso liceo romano (Gentiloni è romanissimo, discende anzi da un Gentiloni Sivierj che fu uomo di fiducia di Pio X). «Capo indiscusso del Movimento studentesco al Tasso, era un leader glaciale, deciso, di pochi gesti e nulle parole. Portava l’eskimo, i capelli lunghi, la frangetta ribelle e niente occhiali. Era alto, magro, inavvicinabile. Piaceva da morire alle ragazze, perché era un leader proletario, ma di grande famiglia». Così Giancarlo Perna. Gasparri, che andava al Tasso anche lui, definisce Gentiloni «un portatore sano di rancore». Cominciò la sua carriera politica con quelli del Manifesto (Luciana Castellina e Michelangelo Notarianni), arrivò a Rutelli scrivendo sulla rivista Nuova Ecologia. È cattolico da sempre: s’è anche cimentato, da giovane, nell’insegnamento del catechismo con Agnese Moro. Discende dal Gentiloni del 1913, quello che diede inizio al disgelo tra liberali risorgimentisi e cattolici. Altre caratteristiche: ha 62 anni, è sposato, non ha figli, è un giornalista professionista, appassionato di musica lirica, gioca a tennis, va matto per la cucina e infatti ebbe in passato problemi di linea. Viene dalla Margherita. La romanità e il giornalismo lo imparenterebbero ad Andreotti (sia detto senza ingiuria), e però tifa Juventus. Temperamento glaciale.

 

• Gentiloni comunque non è un giovane e non è una donna.

Le prime idee di Renzi - ministri giovani e governo con lo stesso numero di uomini e donne - sembrano accantonate. Sono sicuramente in uscita tre ministre, e cioè la Boschi, la Giannini e la Madia. Non sembra che saranno sostituite da altrettante donne. Renzi, ancora prima che Gentiloni venisse incaricato, aveva offerto il ministero della Pubblica Istruzione a Gianni Cuperlo, della sinistra Pd. Cuperlo ha rifiutato. Benché di sinistra, Cuperlo, avendo ottenuto certe garanzie sulla legge elettorale, s’era deciso - ufficialmente - a votare Sì. Accettare adesso la Pubblica Istruzione avrebbe avuto il sapore di una ricompensa piuttosto imbarazzante politicamente. D’altra parte l’offerta a Cuperlo significa che Renzi sta cercando una ricucitura a sinistra. Non facile, si direbbe.

 

E chi altri entrerà nel governo?

Non si sa ancora, ma sembra che il governo Gentiloni assomiglierà parecchio al governo Renzi, come composizione. Verdini starebbe scalpitando per entrare non solo nella maggioranza, ma anche nell’esecutivo. Imbarazzante per la sinistra del Pd, d’altra parte senza i 18 senatori di Ala il governo non andrà da nessuna parte. I problemi sono grossi, il tempo per decidere poco.

(leggi)

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