Marco Travaglio, Il Fatto Quotidiano 12/12/2016, 12 dicembre 2016
MA MI FACCIA IL PIACERE
Le ultime parole famose. “La Rai è in una condizione molto grave e il problema da cui partire è quello di avere finalmente una gestione, una direzione della Rai, da un lato più autonoma dai partiti, dall’influenza diretta dei partiti e dall’altro più efficiente, più in grado di prendere delle decisioni. C’è una realtà di una grandissima crisi di reputazione, di una crisi di rigetto di una buona parte dell’opinione pubblica” (Paolo Gentiloni, deputato Pd, 7.5.2012). É bello avere un premier che la pensa(va?) così.
Le ultime parole fumose. “Cmq se io fossi romano e dovessi votare Gentiloni a sindaco di Roma, voterei il M5S pure io” (Francesco Nicodemo, futuro responsabile della comunicazione del Pd renziano, Twitter, 6.3.2013). Massima solidarietà a Gentiloni, ma soprattutto a Nicodemo.
Minacce/1. “Penso a un anno sabbatico, me ne vado sei mesi in America” (Matteo Renzi, presidente del Consiglio uscente, 5.12). Con gran sollievo per l’Africa, già così duramente provata dalle minacce di Veltroni.
Minacce/2. “Peccato, avevamo immaginato un altro risveglio… Adesso al lavoro per servire le istituzioni” (Maria Elena Boschi, ministro per le Riforme uscente, Facebook, 5.12). Le istituzioni: grazie del pensiero, Maria Elena, ma per noi hai già fatto abbastanza. Dormi pure tranquilla.
Minacce/3. “Non lasceremo mai il partito a chi vuole dividere e distruggere il Pd” (Boschi, la Repubblica, 6.12). Quindi uscite?
Scoperte. “Non si può fare un quarto governo non eletto” (Matteo Richetti, deputato Pd, l’Unità, 6.12). Invece gli altri tre andavano bene.
L’hanno presa bene/1. “Guardiamo dentro il No… Sono questi gli elettori a cui dobbiamo guardare, sono questi che non abbiamo intercettato, sono questi che hanno votato No, non per indicazione di Berlusconi o Travaglio, ma perchè non vedevano nella riforma costituzionale qualche legame con i problemi della loro quotidianità” (Sergio Staino, direttore l’Unità, 6.12). Ma soprattutto perché Staino gli aveva detto di votare Sì.
L’hanno presa bene/2. “Resto dell’idea che della Costituzione importi nulla a una buona metà degli elettori del No” (Michele Serra, la Repubblica, 6.12). Figuriamoci a quelli del Sì.
L’hanno presa bene/3. “Si spera che Mattarella non sia Napolitano-tris” (Michele Serra, ibidem). Perché, quando mai Serra ha criticato Napolitano e Napolitano-bis?
Tanti cari auguri. “Caro Matteo Renzi, fammi sognare che tra alcuni giorni somiglierai in vesti moderne a quello che furono un secolo e mezzo fa Cavour e Garibaldi” (Eugenio Scalfari, la Repubblica, 11.12). Noi, più modestamente, gli auguriamo di essere soltanto il nuovo Garibaldi: se dovesse pure ripetere le gesta compiute un secolo e mezzo fa (nel 1865) da Cavour (scomparso nel 1861), Renzi dovrebbe prima morire.
Slurp hic! “Gentile on. Maria Elena Boschi, volevo ringraziarLa come semplice cittadino per quello che ha fatto. Impegno e responsabilità: penso che abbia supportato tutto e dato tutto in buona fede nell’interesse dell’Italia. Sappia che il Suo lavoro non è stato inutile. G.” (Giancarlo Aneri, imprenditore vinicolo, pubblicità a pagamento su Libero, 8.12). Levategli il vino.
La vocazione. “Guardi, Nello, se potessi tornare alla Ruota della Fortuna sarei felicissimo, tornerei a 20 anni fa, ritroverei Mike Bongiorno e Paola Barale, e poi ho anche vinto un sacco di soldi…” (Matteo Renzi, presidente del Consiglio e segretario del Pd, durante la diretta Facebook “Matteorisponde”, rivolto a tal Nello che gli augurava un pronto ritorno a “La Ruota della Fortuna”, 1.12). E poi dicono che non ha un futuro.
Poche idee, ma chiare. “Se vince il No, il governo va avanti” Angelino Alfano, Ncd, ministro dell’Interno, 5.11, 6.11, 7.12, 12.11, 14.11, 22.11, 24.11, 30.11, 1.12). “Niente accanimenti, si voti a febbraio” (Alfano, 6.12). “Noi siamo per un esecutivo vero. Il governo non è uno yogurt, non nasce con una data di scadenza” (Alfano, 10.12). Poveretto, come s’offre.
Il titolo della settimana/1. “Avanti avanti” (l’Unità, 6.12). Ite anco voi sanza meta, ma de un’altra parte.
Il titolo della settimana/2. “Campidoglio complice di omicidio” (l’Unità, 11.12). Dev’essere quella serial killer della Raggi.