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 2008  marzo 22 Sabato calendario

In Italia

Il Presidente della Repubblica è Giorgio Napolitano
Il Presidente del Senato è Franco Marini
Il Presidente della Camera è Fausto Bertinotti
Il Presidente del Consiglio è Romano Prodi
Il Vicepresidente del Consiglio è Massimo D’Alema
Il Vicepresidente del Consiglio è Francesco Rutelli
Il Ministro degli Interni è Giuliano Amato
Il Ministro degli Esteri è Massimo D’Alema
Il Ministro della Giustizia è Luigi Scotti
Il Ministro dell’ Economia e delle Finanze è Tommaso Padoa-Schioppa
Il Ministro della Difesa è Arturo Parisi
Il Ministro della Pubblica Istruzione è Giuseppe Fioroni
Il Ministro delle Infrastrutture è Antonio Di Pietro
Il Ministro dello Sviluppo economico è Pier Luigi Bersani
Il Ministro delle Politiche agricole è Paolo De Castro
Il Ministro della Salute è Livia Turco
Il Ministro delle Comunicazioni è Paolo Gentiloni
Il Ministro del Commercio estero è Emma Bonino
Il Ministro dei Trasporti è Alessandro Bianchi
Il Ministro del Lavoro e Previdenza sociale è Cesare Damiano
Il Ministro della Solidarietà sociale è Paolo Ferrero
Il Ministro di Beni e Attività culturali è Francesco Rutelli
Il Ministro dell’ Ambiente è Alfonso Pecoraro Scanio
Il Ministro di Università e ricerca scientifica è Fabio Mussi
Il Ministro di Affari regionali e autonomie locali è Linda Lanzillotta (senza portafoglio)
Il Ministro dell’ Attuazione programma di governo è Giulio Santagata (senza portafoglio)
Il Ministro dei Diritti e Pari Opportunità è Barbara Pollastrini (senza portafoglio)
Il Ministro delle Politiche comunitarie è Emma Bonino (senza portafoglio)
Il Ministro delle Politiche giovanili e Attività sportive è Giovanna Melandri (senza portafoglio)
Il Ministro delle Politiche per la famiglia è Rosy Bindi (senza portafoglio)
Il Ministro di Riforme e innovazione nella Pubblica Amministrazione è Luigi Nicolais (senza portafoglio)
Il Ministro di Riforme istituzionali e Rapporti con il Parlamento è Vannino Chiti (senza portafoglio)
Il Governatore della Banca d’Italia è Mario Draghi
Il Presidente della Fiat è Luca Cordero di Montezemolo
L’ Amministratore delegato della Fiat è Sergio Marchionne
Il Segretario Nazionale dei Popolari-UDEUR è Clemente Mastella
Il Coordinatore Nazionale di Sinistra Democratica è Claudio Fava
Il Leader dei Popolari Liberali è Carlo Giovanardi
Il Presidente della Rosa per l’Italia è Savino Pezzotta

Nel mondo

Il Papa è Benedetto XVI
Il Presidente degli Stati Uniti d’America è George Walker Bush
Il Presidente del Federal Reserve System è Ben Bernanke
Il Presidente della BCE è Jean-Claude Trichet
Il Presidente della Federazione russa è Vladimir Putin
Il Presidente del Governo della Federazione russa è Viktor Zubkov
Il Presidente della Repubblica Popolare Cinese è Hu Jintao
La Regina del Regno Unito è Elisabetta II
Il Premier del Regno Unito è Gordon Brown
La Cancelliera Federale di Germania è Angela Merkel
Il Presidente della Repubblica francese è Nicolas Sarkozy
Il Primo Ministro della Repubblica francese è François Fillon
Il Re di Spagna è Juan Carlos I
Il Presidente del Governo di Spagna è José Luis Rodríguez Zapatero
Il Presidente dell’ Egitto è Hosni Mubarak
Il Primo Ministro di Israele è Ehud Olmert
Il Presidente della Repubblica Turca è Abdullah Gül
Il Presidente della Repubblica Indiana è Pratibha Patil
Il Primo Ministro della Repubblica Indiana è Manmohan Singh
La Guida Suprema dell’ Iran è Ali Khamenei
Il Presidente dell’ Iran è Mahmud Ahmadinejad

Andiamo male, gli italiani non si allacciano le cinture di sicurezza, non si mettono il casco, muoiono più di prima, gli effetti della patente a punti sono finiti...

• Tutti gli italiani?
Specialmente i meridionali. C’è un’inchiesta commissionata dal Ministero dei Trasporti e dall’Istituto Superiore di Sanità – e intitolata Ulisse 2007 – che dice quest un italiano su tre quando sale in macchina non allaccia la cintura di sicurezza; più esattamente: il 64,6% della popolazione. Questo 64,6 è una media. Andando a scorporare il dato si vede che: al Nord si mettono la cintura di sicurezza l’82% degli automobilisti; al Centro il 65,6; al Sud il 46,3. Tendenza in peggiorament la media precedente, verificata nel 2007 e riferita al 2006, era del 71,6. Peggiorativa pure quella: la media del 2005 era del 72,5.

• Ho due domande subito. Prima domanda: perché peggioriamo?
Peggioriamo perché siamo pressoché certi dell’impunità. E abbiamo ragione: non è possibile determinare la percentuale di quelli che non s’allacciano la cintura e poi la fanno franca, ma sappiamo tutti che è altissima. Inoltre c’è questa opinione diffusa e del tutto falsa: la cintura di sicurezza serve in autostrada ed è inutile in città. vero esattamente il contrari a 200 all’ora non c’è cintura di sicurezza che tenga. A 50, la velocità urbana, se vai a sbattere puoi farti molto male, ma la cintura di sicurezza può farti uscire illeso da un impatto che potrebbe costarti la pelle. Essere pescati in città, data la massa enorme di macchine in circolazione, è naturalmente più difficile. Ci metta anche questa: non siamo poi troppo convinti, nel nostro intimo, dell’utilità di queste bardature. Cioè, non siamo educati. E si capisce: in Svezia le cinture sono obbligatorie dagli anni Sessanta, da noi solo dal 2002.

• Seconda domanda: perché il Sud fa sempre peggio del Nord?
Perché – e dispiace dirlo – c’è minore tensione civile, minore abitudine al rispetto delle regole e una diffusa mentalità anti-Stato. Guardi che questi fenomeni di sciatteria comportamentale sono gli stessi che rendono più facile la diffusione della malavita organizzata, che c’è anche al Nord, ma ha al Sud il suo terreno di coltura e la sua matrice ideologica (l’anti-Stato, appunto). Sa che se si facesse una guerra seria per costringere tutti a indossare le cinture di sicurezza, si intaccherebbe anche l’autorità della camorra? Era la filosofia di Giuliani quando faceva il sindaco a New York e i risultati si sono visti.

• Che si può fare?
Non lo so. Pensi che l’obiettivo da raggiungere sarebbe del 95%, una percentuale ideale da cui sono lontani tutti gli italiani, senza eccezioni. Questo rapporto Ulisse 2007 scrive che se il 95% di noi indossasse le cinture, il numero degli incidenti calerebbe in modo tale da farci risparmiare un miliardo e trecento milioni di euro. Il fatto è che vige, dentro ogni italiano, la regola di Superman: sì, salire in macchina senza allacciare le cinture – o montare sul motorino senza mettere il casco – sarà pure pericoloso, ma vuoi che ’sta cosa capiti proprio a me? Sa che Muhammad Alì, il vecchio Cassius Clay, aveva preso l’aereo e, quando sentì la voce che invitava i passeggeri ad allacciarsi le cinture, esclamò: «Superman non ha mica bisogno delle cinture». Al che un’assistente di volo lo fulminò: «Superman non ha mica bisogno dell’aereo».

• Poi c’è questa storia della patente a punti che avrebbe perso ogni efficacia.
Sì, il rapporto fa vedere che, appena introdotto il sistema, mettevano la cintura di sicurezza l’83,5% degli italiani. Il fatto di perdere punti sulla patente e, al limite, la paura del ritiro della patente con la conseguente impossibilità di guidare per due o più mesi avevano raggiunto il loro scopo. Però, per tener desto questo utile sentimento di paura, ci vuole la certezza della pena: non ti metti la cintura e io, 90 volte su cento, ti becco e ti sanziono. Invece la stragrande maggioranza delle volte la facciamo franca. Ma non vede quanta gente guida e parla al telefonino? In piena città e sotto gli occhi dei vigili? Questi fenomeni sono prodotti da molte ragioni e una di queste è certamente la quasi-certezza dell’impunità. [Giorgio Dell’Arti, Gazzetta dello Sport 22/3/2008] (leggi)

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