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 2014  agosto 18 Lunedì calendario

In Italia

Il Presidente della Repubblica è Giorgio Napolitano
Il Presidente del Senato è Pietro Grasso
Il Presidente della Camera è Laura Boldrini
Il Presidente del Consiglio è Matteo Renzi
Il Ministro dell’ Interno è Angelino Alfano
Il Ministro degli Affari Esteri è Federica Mogherini
Il Ministro della Giustizia è Andrea Orlando
Il Ministro dell’ Economia e delle Finanze è Pier Carlo Padoan
Il Ministro di Istruzione, università e ricerca è Stefania Giannini
Il Ministro del Lavoro e delle politiche sociali è Giuliano Poletti
Il Ministro della Difesa è Roberta Pinotti
Il Ministro dello Sviluppo economico è Federica Guidi
Il Ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali è Maurizio Martina
Il Ministro di Infrastrutture e trasporti è Maurizio Lupi
Il Ministro della Salute è Beatrice Lorenzin
Il Ministro di Beni e attività culturali e turismo è Dario Franceschini
Il Ministro dell’ Ambiente, della Tutela del Territorio e del Mare è Gian Luca Galletti
Il Ministro degli Affari regionali è Maria Carmela Lanzetta (senza portafoglio)
Il Ministro per la Semplificazione e la Pubblica Amministrazione è Marianna Madia (senza portafoglio)
Il Ministro per le Riforme Costituzionali e i rapporti con il Parlamento è Maria Elena Boschi (senza portafoglio)
Il Governatore della Banca d’Italia è Ignazio Visco
Il Presidente di Fca è John Elkann
L’ Amministratore delegato di Fca è Sergio Marchionne

Nel mondo

Il Papa è Francesco I
Il Presidente degli Stati Uniti d’America è Barack Obama
Il Presidente del Federal Reserve System è Janet Yellen
Il Presidente della BCE è Mario Draghi
Il Presidente della Federazione russa è Vladimir Putin
Il Presidente del Governo della Federazione russa è Dmitrij Medvedev
Il Presidente della Repubblica Popolare Cinese è Xi Jinping
La Regina del Regno Unito è Elisabetta II
Il Premier del Regno Unito è David Cameron
La Cancelliera Federale di Germania è Angela Merkel
Il Presidente della Repubblica francese è François Hollande
Il Primo Ministro della Repubblica francese è Manuel Valls
Il Re di Spagna è Felipe VI di Borbone
Il Presidente del Governo di Spagna è Mariano Rajoy Brey
Il Presidente dell’ Egitto è Abd al-Fattah al-Sisi
Il Primo Ministro di Israele è Benjamin Netanyahu
Il Presidente della Repubblica Turca è Abdullah Gül
Il Presidente della Repubblica Indiana è Pranab Mukherjee
Il Primo Ministro della Repubblica Indiana è Damodardas Narendra Modi
La Guida Suprema dell’ Iran è Ali Khamenei
Il Presidente dell’ Iran è Hassan Rohani

C’è questa storia dell’orsa che ha aggredito un cercatore di funghi, gli stava sopra col muso e le zampe, lui da sotto ha risposto a calci e a pugni, l’animale è scappato, il cercatore è finito all’ospedale. È uscito ieri con quaranta punti e un certo terrore addosso. Si chiama Daniele Maturi, ha 38 anni, è un tecnico delle funivie. Siamo sulle Dolomiti, nel parco del Brenta.

È una storia di Ferragosto.
Sì, adesso la questione è se l’orsa vada catturata, se vada ammazzata, se vada imprigionata o se si debba lasciarla stare. Aveva con sé due cuccioli, e la sua reazione, a detta di tutti gli esperti, è la più naturale. Maturi, stando a quello che racconta, ha tenuto il comportamento più pericoloso: s’è nascosto a una trentina di metri di distanza ed è stato a guardare. L’orsa l’ha fiutato e s’è comportata come se avesse pensato: «Chi è questo qui? Perché si nasconde?». Quindi è andata all’attacco. L’orsa è davvero pericolosa quando ha i piccoli con sé. Altre situazioni da evitare: se sta mangiando oppure se sente qualcuno che sta mangiando e vuole prendersi il cibo. Nei parchi americani, per evitare guai, tengono blindati anche i cassonetti dell’immondizia. Per il resto, l’orso, che è comunque una bestia feroce, può anche essere socievole. Nei boschi della Paganella (siamo sempre sulle Dolomiti, oltre i duemila metri) qualche giorno fa un orso s’è messo ritto in piedi e ha lasciato che lo fotografassero. L’orso ritto in piedi non ci sta dicendo che vuole giocare. Sta solo cercando di vedere meglio da lontano.  

Supponiamo di incontrare un orso. Che fare?
Stare immobili aspettando che se ne vada. Magari mettersi in  posizione fetale, cioè ginocchia contro il mento. Mai scappare, perché a quel punto è sicuro che saremo inseguiti e l’orso può correre due ore di seguito a cinquanta all’ora. Aspettare che si tolga di mezzo lui, cosa piuttosto probabile.  

Com’è la storia dell’abbattimento? Lo vogliono ammazzare sul serio?
L’orsa in questione si chiama Daniza. La cosa ridicola è che anche qui si distinguono destra e sinistra. La destra vuole che Daniza sia ammazzata e che il progetto di ripopolamento “Life Ursus” sia abbandonato: le bestie feroci, dicono, nuocciono al turismo. La sinistra invece è tutta compatta in difesa degli animali. Daniza, ha un collare che ne permette l’identificazione, e il fatto che non l’abbiano ancora trovata mi fa sospettare che, molto italianamente, la stiano cercando per finta. Aspettano forse che le acque si calmino. Oltre tutto c’è il problema dei cuccioli, a cui la mamma non può essere tolta. Quelli della Provincia, a cui spetta la responsabilità in queste faccende, dicono di voler prendere Daniza e chiuderla in un recinto. C’è un precedente, quello dell’orsa Jurka. Si presentava nei paesi a chiedere cibo e a spaventare tutti. La catturarono (anno 2007) e la chiusero in un recinto di 1.700 metri quadri, poi in un altro recinto da 800 metri, a Casteller. Ma gli animalisti si diedero da fare e alla fine fu trasferita nel Baden-Württenberg (Foresta Nera) sempre chiusa in un recinto con altri animali selvatici, un recinto molto grande. È probabile che a Daniza potrebbe essere riservata una sorte simile. Sia Daniza che Jurka fanno parte del gruppo di dieci orsi introdotti sulle Dolomiti nel 2000 per ripopolare il territorio. Erano sette femmine e tre maschi.  

Quanti orsi ci sono a questo punto in tutt’Italia?
Un centinaio. Quindici anni fa erano pochi esemplari che vivevano in Abruzzo e Trentino. La ripopolazione è stata favorita anche dall’estendersi delle foreste, improvvisamente resa possibile dall’abbandono della montagna da parte dell’uomo. È l’altra faccia del problema che dieci giorni ha provocato l’alluvione con quattro morti di Refrontolo, lcioè a bomba d’acqua del torrente Lierza. Negli ultimi vent’anni le superfici selvagge, in Italia, sono aumentate del 19%, favorendo la moltiplicazione di cervi, caprioli, cinghiali.  

C’è stato anche un ripopolamento di lupi.
Sì, e anche qui si sono presentati problemi. Qualche giorno fa, nei boschi intorno a Pistoia, un branco di lupi ha inseguito un escursionista che s’è salvato arrampicandosi su un albero. Sui lupi di Pistoia l’anno scorso ci fu una protesta della Coldiretti. «Le istituzioni devono comprendere che troppa selvaggina danneggia chi fa impresa in zone difficili come la montagna e non solo. Speriamo di non dover "festeggiare" anche la presenza di lupi nelle piazze, dopo i cinghiali e cervi, con tutti i rischi per la circolazione stradale e per tutti noi». Negli anni Settanta non c’erano in Italia più di cento lupi, concentrati nel Parco Nazionale d’Abruzzo e con qualche presenza in Calabria. Da allora hanno risalito la Penisola e dovrebbero essercene ormai più di mille. I lupi italiani girano per l’Europa e i lupi europei vengono da noi. Il dna di lupi appenninici è stato trovato in Austria e quello di lupi balcanici in provincia di Brescia. (leggi)

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