18 agosto 2014
Mary Cirillo, 31 anni. Calabrese, bella, bionda, occhi chiari, quattro figli piccoli, l’anno scorso aveva lasciato il marito Giuseppe Pilato, 30 anni, che non amava più e che s’era fatto assai violento
Mary Cirillo, 31 anni. Calabrese, bella, bionda, occhi chiari, quattro figli piccoli, l’anno scorso aveva lasciato il marito Giuseppe Pilato, 30 anni, che non amava più e che s’era fatto assai violento. L’uomo era andato a vivere da un’altra parte ma continuavano a lavorare assieme nel loro negozio di giocattoli e là non facevano che discutere perché lui, di vivere senza lei, non ne voleva sapere. L’altro pomeriggio il Pilato andò nell’appartamento della consorte, tra i due scoppiò l’ennesima lite furibonda e lui, tirata fuori una calibro 7,65, le sparò un colpo dritto nella tempia. Poi prese in braccio l’ultimogenito di due anni, che dormiva nella stanza accanto, e lo portò dai suoi genitori chiedendogli di tenerlo qualche ora, «perché Mary ha da fare». Quindi sparì nel nulla. Il cadavere della Cirillo, trovato in una pozza di sangue dalla figlia maggiore della coppia, una ragazzina di 10 anni. Pomeriggio di lunedì 18 agosto in un appartamento in viale Libertà a Monasterace, 3.500 anime in provincia di Reggio Calabria.