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 2014  agosto 18 Lunedì calendario

CIPOLLINI INVESTITO

Giornata particolare, un po’ come questa strana estate dove il sole fatica a farsi largo tra nuvole e temporali.
La bella notizia, il sole, è una conferma di quello che la Gazzetta aveva anticipato già il 7 agosto: Alberto Contador getta le stampelle oltre la barricata e si lancia sulla Vuelta. Lo spagnolo, che si era ritirato dal Tour il 14 luglio (10a tappa) spiega la decisione in un video dove fa bella mostra il suo ginocchio destro avvolto il una candida benda. La diagnosi che era stata comunicata riferiva di una frattura alla tibia, ma già una decina di giorni dopo il k.o. lo spagnolo pedalava con una certa intensità. «Per la classifica sarà dura — dice — ma punto a vincere una tappa nell’ultima settimana». Piccola bugia, il suo motto è: «Quando corro voglio vincere: sì o sì».

Mario a terra Per un corridore che sorride, però, ce ne sono due che ieri l’hanno vista nera. Ma nera davvero. Mario Cipollini ha smesso la sua carriera vera (ha poi avuto un breve parentesi americana) nel 2005, ma non è mai sceso di bici. Re Leone ha diverse motivazioni che lo spingono a salire in sella tutti i giorni. Un po’ il gusto della sfida (non è raro che si testi per valutare le sue prestazioni), un po’ per una sana dose di egocentrismo e il piacere di mantenere un fisico scultoreo. Ma anche per motivi professionali, per valutare, lui che da corridore era di una professionalità estrema, i prodotti che portano la sua firma: abbigliamento e bici. Fatto sta che ieri mattina stava pedalando a Lucca, sulla Pesciatina, quando — secondo le prime ricostruzioni — una Golf che lo precedeva ha svoltato improvvisamente e senza segnalare. Nell’impatto Mario ha battuto con violenza il ginocchio sinistro contro il fanalino posteriore della vettura. Il ginocchio colpito è lo stesso che Cipollini si era rotto il giorno di Natale del 2005 sciando all’Abetone (era finto fuori pista per evitare un gruppo di bambini) e per il quale era stato operato alla rotula. Stavolta a farne le spese è stato il tendine rotuleo. «Immaginatevi un legno che prende una piallata, fa il ricciolo. Lo stesso è successo al tendine di Cipollini. Bisogna intervenire per suturarlo e riattaccarlo al tendine che è rimasto intatto», ha spiegato un medico dell’ospedale di Lucca dove il campione è stato ricoverato. Poco prima delle 19, Cipollini è entrato in sala operatoria. I tempi di recupero dovrebbero essere di circa 20-30 giorni con la gamba immobilizzata, prima di cominciare la fase di riabilitazione vera e propria.