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 2017  agosto 19 Sabato calendario

In Italia

Il Presidente della Repubblica è Sergio Mattarella
Il Presidente del Senato è Pietro Grasso
Il Presidente della Camera è Laura Boldrini
Il Presidente del Consiglio è Paolo Gentiloni
Il Ministro dell’ Interno è Marco Minniti
Il Ministro degli Affari Esteri è Angelino Alfano
Il Ministro della Giustizia è Andrea Orlando
Il Ministro dell’ Economia e delle Finanze è Pier Carlo Padoan
Il Ministro di Istruzione, università e ricerca è Valeria Fedeli
Il Ministro del Lavoro e delle politiche sociali è Giuliano Poletti
Il Ministro della Difesa è Roberta Pinotti
Il Ministro dello Sviluppo economico è Carlo Calenda
Il Ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali è Maurizio Martina
Il Ministro di Infrastrutture e trasporti è Graziano Delrio
Il Ministro della Salute è Beatrice Lorenzin
Il Ministro di Beni e attività culturali e turismo è Dario Franceschini
Il Ministro dell’ Ambiente, della Tutela del Territorio e del Mare è Gian Luca Galletti
Il Ministro per la Semplificazione e la Pubblica Amministrazione è Marianna Madia (senza portafoglio)
Il Ministro dei Rapporti con il Parlamento è Anna Finocchiaro (senza portafoglio)
Il Ministro dello Sport è Luca Lotti (senza portafoglio)
Il Ministro della Coesione territoriale e Mezzogiorno è Claudio De Vincenti (senza portafoglio)
Il Governatore della Banca d’Italia è Ignazio Visco
Il Presidente di Fca è John Elkann
L’ Amministratore delegato di Fca è Sergio Marchionne

Nel mondo

Il Papa è Francesco I
Il Presidente degli Stati Uniti d’America è Donald Trump
Il Presidente del Federal Reserve System è Janet Yellen
Il Presidente della BCE è Mario Draghi
Il Presidente della Federazione russa è Vladimir Putin
Il Presidente del Governo della Federazione russa è Dmitrij Medvedev
Il Presidente della Repubblica Popolare Cinese è Xi Jinping
La Regina del Regno Unito è Elisabetta II
Il Premier del Regno Unito è Theresa May
La Cancelliera Federale di Germania è Angela Merkel
Il Presidente della Repubblica francese è Emmanuel Macron
Il Primo Ministro della Repubblica francese è Édouard Philippe
Il Re di Spagna è Felipe VI di Borbone
Il Presidente del Governo di Spagna è Mariano Rajoy Brey
Il Presidente dell’ Egitto è Abd al-Fattah al-Sisi
Il Primo Ministro di Israele è Benjamin Netanyahu
Il Presidente della Repubblica Turca è Recep Tayyip Erdogan
Il Presidente della Repubblica Indiana è Ram Nath Kovind
Il Primo Ministro della Repubblica Indiana è Damodardas Narendra Modi
La Guida Suprema dell’ Iran è Ali Khamenei
Il Presidente dell’ Iran è Hassan Rohani

Moussa, il capo dei terroristi di Barcellona, un ragazzo di 17 anni

La strage di Barcellona non è l’idea di un lupo solitario. Le indagini mostrano un’organizzazione, una filosofia e una memoria storica. Può darsi che il nuovo episodio, capitato in Finlandia, debba iscriversi in questa cornice più ampia.  

Spieghiamo l’episodio.
Siamo a Turku, una città finlandese dove vivono soprattutto svedesi. Dalle parti della piazza Puutori, in cui si tiene il mercato, poco dopo l’ora di pranzo, un uomo ha preso a correre brandendo un coltello e, forse, gridando “Allah Akbar”. Ha menato fendenti, e ha ucciso due persone. I poliziotti gli hanno sparato alle gambe e lo hanno portato in questura. Al momento non si sa altro. Le autorità finlandesi esitano nell’ammettere che si tratti di terrorismo, però hanno imposto agli abitanti della zona dove è accaduto l’eccidio di restare in casa, e gli hanno proibito di uscire per parecchie ore. Rita Katz, sul suo sito, fa sapere che i sostenitori dell’Isis stanno festeggiando le coltellate di Finlandia.  

Che cosa si sa, invece, da Barcellona?
Quattordici morti, tra cui due italiani (ne riferiamo a parte). Centotrenta feriti di 34 nazionalità diverse, fra cui tre italiani non gravi. Sono state arrestate fino ad ora sette persone, ma il ruolo di ciascuna è da chiarire. I terroristi delle Ramblas dovrebbero essere in tutto una mezza dozzina. L’idea della cellula che ha organizzato l’attentato era molto ambiziosa. Mercoledì 16 agosto è saltata per aria un’abitazione ad Alcanar, a sud di Tarragona. Sulle prime s’è pensato a un incidente, ma le forze dell’ordine, giunte sul posto, hanno trovato venti bombole del gas e adesso si pensa che la tragica passeggiata sulla Rambla dovesse concludersi con una gigantesca esplosione provocata da queste bombole, da inzeppare nell’abitacolo della macchina e far scoppiare tutte insieme in mezzo alla folla. L’incidente di Alcanar avrebbe dunque costretto la cellula a rielaborare il piano, riducendone le ambizioni. Ad Alcanar, tra le macerie, è stato trovato un cadavere e può darsi che ce ne sia anche un altro (si sta ancora scavando). Tra i sette feriti portati all’ospedale, tutti abitanti delle ville vicine, c’è un italiano.  

Giovedì le Ramblas.
Sì. La questione adesso riguarda il conducente del furgone. Non dovrebbe trattarsi di Driss Oubakir, di cui abbiamo parlato ieri, ma di suo fratello Moussa Oubakir, non ancora diciottenne, un jihadista tostissimo, stando almeno a certe sue risposte registrate sui social network. Aveva 15 anni e gli chiesero: «Che cosa faresti nel tuo primo giorno come re del mondo?». Lui rispose: «Ucciderei gli infedeli e lascerei vivi solo i musulmani che seguono la religione». In che luogo non vorresti mai vivere? «In Vaticano». Driss e Moussa sono due marocchini di Aghbala, piccola città sull’Atlante, che hanno anche la cittadinanza spagnola. Moussa sarebbe arrivato in Spagna una settimana fa. Driss, 28 anni, è andato a consegnarsi ieri alla polizia di Ripoll (Girona), dove abita. Ha sostenuto che il fratello gli aveva rubato i documenti per affittare due furgoni, uno dei quali è quello delle Ramblas (l’altro è stato ritrovato a Vic, a nord di Barcellona). Non gli hanno creduto e l’hanno chiuso in cella di isolamento. L’autista del furgone è scappato a piedi, poi avrebbe ucciso a coltellate il proprietario di una Ford Focus e con quella avrebbe forzato un posto di blocco alla periferia di Barcellona. Potrebbe trattarsi di Moussa. Oppure Moussa si trova tra i cinque cadaveri di Cambrils.  

Che cosa è successo a Cambrils?
Giovedì, intorno a mezzanotte, cioè poche ore dopo l’eccidio delle Ramblas, un’Audi A3 - una semplice berlina - ha imboccato a tutta velocità il lungomare di Cambrils, travolgendo tutti quelli che incontrava. A bordo erano in cinque. Non sono riusciti ad ammazzare nessuno e a un certo punto i mossos d’esquadra li hanno intercettati. È seguita una sparatoria e quattro dei cinque terroristi sono stati uccisi sul posto, mentre un quinto, ferito, è spirato in ospedale. I cinque indossavano cinture imbottite, simili a quelle adoperate dagli shahid
, ma false.  

Come spiegare le sue parole iniziali - «organizzazione, filosofia, memoria storica» - di questi terroristi?
La magistratura spagnola e quella marocchina collaborano fortemente per individuare e reprimere cellule jihadiste il cui terreno di coltura si trova a Ceuta e Melilla, le due enclaves
spagnole in Marocco. Dalla penisola iberica sono partiti alla volta del califfato di Siria e Iraq 200 volontari. Dal 2004, giorno dell’attentato di Atocha, sono state arrestate 636 persone e smantellate 40 cellule. Negli ultimi quattro anni su 150 jihadisti arrestati in Spagna, 124 erano collegati allo Stato islamico (dati dell’Instituto Elcano). La Spagna, il Portogallo e la Francia hanno un forte potere di suggestione sulle menti dei radicali musulmani, che chiamano questo territorio Al Andalus e lo pensano come proprio, per via delle antiche, secolari occupazioni. «Riconquisteremo Al Andalus, col volere di Allah. O carissimo al-Andalus! Pensavi che ti avessimo dimenticato ma quale musulmano potrebbe dimenticare Cordoba e Toledo?» Così in un video dell’Isis. E in un opuscolo di propaganda: «La Spagna è uno stato criminale che usurpa la nostra terra». (leggi)

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