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 2017  agosto 19 Sabato calendario

L’italiana e il flirt con il fratello del killer

Driss Oukabir è stato in Italia nel 2014, ospite di una viterbese conosciuta a Barcellona. Mentre gli investigatori spagnoli lavorano per ricostruire il suo eventuale ruolo nella strage della Rambla, la polizia e l’intelligence italiane sono riuscite a fornire in tempo reale questo elemento forse utile a delineare il profilo del 28enne di origini marocchine a nome del quale risulta noleggiato il furgone dei terroristi. Nell’agosto di tre anni fa l’uomo ha trascorso dieci giorni nel Lazio per prolungare la relazione nata in Catalogna, dove la donna, oggi 40enne, era in vacanza. Una parentesi di vita privata che, approfondita dagli investigatori italiani, è risultata senza nessi con il suo presunto coinvolgimento nell’attacco terroristico. Ma non per questo meno interessante in questa fase delle indagini. Il 28enne si dice estraneo all’attentato, forse vittima del furto dei suoi documenti da parte del fratello minore Moussa. Già nella serata di giovedì, appena diffusi i nomi dei sospettati, gli investigatori italiani erano in grado, attingendo dalla loro banca dati, di ricostruire questo viaggio del maggiore dei fratelli Oukabir. Una prova di efficienza, tanto più se si considera che l’uomo non ha precedenti penali. Poco dopo gli agenti erano a casa della donna. Si tratta di una 40enne, impiegata, che nella notte è stata interrogata in cerca di possibili spunti investigativi, se non legami con la strage. «Solo un flirt nato in Spagna e proseguito per qualche giorno in Italia. Poi non l’ho più visto né sentito», ha spiegato lei, che mai avrebbe pensato di trovarsi in questa situazione. Il suo racconto coincide con le informazioni raccolte intanto dall’intelligence e dalle quali risulta che in effetti l’allora 25enne Driss è stato a Viterbo per dieci giorni senza altre soste né all’arrivo, né in partenza. Nessun segno di attività terroristiche, né di complicità o tentativi di proselitismo emergono dalla relazione con l’italiana.
«Oukabir è arrivato dalla Spagna all’aeroporto di Fiumicino con un volo Ryanair e biglietto comprato dalla donna. Si sono conosciuti in un locale sul lungomare di Barcellona ad agosto del 2014 durante una vacanza della signora, è nata una simpatia, hanno passato insieme alcuni giorni, poi lui è tornato in Spagna. Si è trattato di un’avventura estiva del tutto avulsa da qualsiasi contesto religioso o integralista», riassume la dirigente della Digos, Monia Morelli.
I giornali spagnoli hanno ricostruito che Driss e suo fratello Moussa sono cresciuti a Ripoll, cittadina rurale di 11 mila persone a nord di Barcellona, dove il maggiore dei due lavorava in un ristorante. Dunque, se radicalizzazione c’è stata, sembrerebbe che il 28enne l’abbia sperimentata dopo l’agosto 2014. L’uomo che avrebbe partecipato alla strage o che quantomeno è il fratello – ignaro? – del terrorista che guidava il furgone, tre anni fa viveva come le vittime della Rambla. Percorreva la stessa strada, frequentava gli stessi locali, cercava di passare delle serate piacevoli allo stesso modo dei turisti di tutto il mondo, quelli travolti alle cinque di due pomeriggi fa. Ora è in una cella d’isolamento e di massima sicurezza.