Corriere della Sera, 19 agosto 2017
Il nuovo inizio di Raggio: manager della salute in America
Il suo nome è come un fiume carsico. Affiora e sparisce, ma poi riappare prima di sprofondare nel nulla di nuovo. Maurizio Raggio, chi non lo ricorda? Il biondino dallo sguardo di ghiaccio, già uomo di fiducia di Bettino Craxi e gestore dei fondi neri all’estero del Partito socialista. Il compagno della contessa Francesca Vacca Agusta, precipitata in circostanze mai chiarite dalla scogliera di Villa Altachiara a Portofino nel gennaio del 2001. Il finanziere-faccendiere che è stato più volte al centro di inchieste giudiziarie e indagini fiscali per la disinvoltura di talune operazioni. Dopo un paio d’anni d’oblio, rieccolo spuntare nelle inedite vesti di imprenditore. A chi lo ha intercettato in questi giorni in Liguria, tra una puntatina e l’altra all’american bar La Gritta, storico locale della perla del Tigullio (fondato nel 1954 dal padre di Maurizio, Lorenzo detto «il Ricciolino»), ha confermato indiscrezioni provenienti da Oltreoceano: «Sì, ho creato una start up nel settore biomedicale e della ricerca medica».
L’investimento l’ha fatto negli Stati Uniti. Qui è di casa: non per nulla Miami è una delle sue residenze estere preferite, insieme a Cuernavaca, in Messico, dove si rifugiò a metà anni Novanta con la contessa Agusta. Raggio si è buttato nella produzione di un dolcificante al 100 per cento naturale, estratto da una pianta (la stevia), utilizzato soprattutto per i malati di diabete. Il nome del prodotto di punta, «Dolce», è magari poco originale, ma a quanto sembra l’attività sta procedendo a gonfie vele. Il mercato americano, reattivo alle novità specie nel campo della ricerca medica, ha risposto bene. Raggio, che con la medicina non ha mai avuto nulla a che spartire, ha confidato di essere rimasto colpito dall’entusiasmo del board scientifico della sua start up e si è lanciato nell’avventura imprenditoriale. Ma non chiedetegli quanto ha investito, vi risponderebbe che «non è elegante parlare di soldi». Quanto a riserbo, lui che è stato spesso al centro anche delle cronache mondane per le sue relazioni sentimentali (in queste settimane è a Portofino con i figli Aronne e Alkem e la giovane e fascinosa moglie messicana Indira) sa essere un muro impenetrabile.
Chissà se questa nuova vita si rivelerà più tranquilla. Di certo i fantasmi e i misteri di Villa Altachiara, ora di proprietà di un magnate russo ma ridotta ad un rudere, appartengono ai ricordi del passato.