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 2017  novembre 29 Mercoledì calendario

In Italia

Il Presidente della Repubblica è Sergio Mattarella
Il Presidente del Senato è Pietro Grasso
Il Presidente della Camera è Laura Boldrini
Il Presidente del Consiglio è Paolo Gentiloni
Il Ministro dell’ Interno è Marco Minniti
Il Ministro degli Affari Esteri è Angelino Alfano
Il Ministro della Giustizia è Andrea Orlando
Il Ministro dell’ Economia e delle Finanze è Pier Carlo Padoan
Il Ministro di Istruzione, università e ricerca è Valeria Fedeli
Il Ministro del Lavoro e delle politiche sociali è Giuliano Poletti
Il Ministro della Difesa è Roberta Pinotti
Il Ministro dello Sviluppo economico è Carlo Calenda
Il Ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali è Maurizio Martina
Il Ministro di Infrastrutture e trasporti è Graziano Delrio
Il Ministro della Salute è Beatrice Lorenzin
Il Ministro di Beni e attività culturali e turismo è Dario Franceschini
Il Ministro dell’ Ambiente, della Tutela del Territorio e del Mare è Gian Luca Galletti
Il Ministro per la Semplificazione e la Pubblica Amministrazione è Marianna Madia (senza portafoglio)
Il Ministro dei Rapporti con il Parlamento è Anna Finocchiaro (senza portafoglio)
Il Ministro dello Sport è Luca Lotti (senza portafoglio)
Il Ministro della Coesione territoriale e Mezzogiorno è Claudio De Vincenti (senza portafoglio)
Il Governatore della Banca d’Italia è Ignazio Visco
Il Presidente di Fca è John Elkann
L’ Amministratore delegato di Fca è Sergio Marchionne

Nel mondo

Il Papa è Francesco I
Il Presidente degli Stati Uniti d’America è Donald Trump
Il Presidente del Federal Reserve System è Janet Yellen
Il Presidente della BCE è Mario Draghi
Il Presidente della Federazione russa è Vladimir Putin
Il Presidente del Governo della Federazione russa è Dmitrij Medvedev
Il Presidente della Repubblica Popolare Cinese è Xi Jinping
La Regina del Regno Unito è Elisabetta II
Il Premier del Regno Unito è Theresa May
La Cancelliera Federale di Germania è Angela Merkel
Il Presidente della Repubblica francese è Emmanuel Macron
Il Primo Ministro della Repubblica francese è Édouard Philippe
Il Re di Spagna è Felipe VI di Borbone
Il Presidente del Governo di Spagna è Mariano Rajoy Brey
Il Presidente dell’ Egitto è Abd al-Fattah al-Sisi
Il Primo Ministro di Israele è Benjamin Netanyahu
Il Presidente della Repubblica Turca è Recep Tayyip Erdogan
Il Presidente della Repubblica Indiana è Ram Nath Kovind
Il Primo Ministro della Repubblica Indiana è Damodardas Narendra Modi
La Guida Suprema dell’ Iran è Ali Khamenei
Il Presidente dell’ Iran è Hassan Rohani

Nascono sempre meno italiani

L’Istat certifica quello che sapevamo già, e cioè che gli italiani sono un popolo in declino, probabilmente destinato a sparire entro quattro o cinque generazioni. Si fanno sempre meno figli, il numero di abitanti del Belpaese è in calo costante, diminuisce anche il tasso di fertilità delle straniere, forse convinte dalle loro amiche italiane, i giovani che scappano all’estero sono sempre di più, è in atto anche un movimento migratorio di coloro che sono immigrati da noi e che adesso preferiscono andarsene altrove o perché il Paese non offre più le occasioni di un tempo o perché il sistema fiscale esercita una pressione esagerata. Il mondo è grande, e non c’è ragione di restar qui a prendere sberle.  

Quanta amarezza! Che cosa indicano queste certificazioni dell’Istat?
Nel 2016 in Italia sono nati 473.438 bambini, oltre 12 mila in meno rispetto al 2015. Nell’arco di 8 anni (dal 2008 al 2016) le nascite sono diminuite di oltre 100 mila unità. Hanno il segno meno sia i nati da coppie con genitori italiani, circa 12mila in meno, che quelli nati da coppie straniere (-3mila, e per la prima volta negli ultimi anni sotto i 70mila), mentre sono sostanzialmente stabili quelli da coppie miste. Dice Adele Menniti, dell’Istituto di ricerche sulle popolazioni (Irpps, appartiene al Cnr): «Le questioni alla base del calo della fecondità non possono certo dirsi risolte, quindi non sorprende che il trend sia questo. L’Italia ha un problema di conciliazione della vita lavorativa con la genitorialità, mancano politiche di sostegno, strutture, ma anche un sostegno maggiore da parte del partner e una cultura in generale più `baby friendly´. Se si uniscono tutti questi tasselli si spiegano le difficoltà, oltre alle politiche bisogna sradicare una cultura, è un’impresa difficile».  

Quanti figli fa, in media, un’italiana?
Uno virgola 34 (era 1,46 nel 2010). Ma questa è la media tra le italiane-italiane e le italiane-straniere. Le italiane-italiane viaggiano sull’1,26, le straniere residenti sull’1,97. L’1,97 sarebbe abbastanza vicino a quel 2 e qualcosa che servirebbe a mantenere la popolazione stabile. Però anche il trend delle italiane straniere è in calo, l’anno prossimo questi numeri saranno peggiorati. Ancora la professoressa Menniti: «Probabilmente c’è anche una minore volontà di fare figli ma se si pensa che nel nostro paese il gap tra quelli voluti, che sono circa due, e quelli che effettivamente si hanno è tra i più alti in Europa si capisce che questo aspetto è marginale».  

Se si ricominciasse a sposarsi questi numeri migliorerebbero?
Nel 2015 i matrimoni sono aumentati e nel 2016 anche: grazie a novemila cerimonie in più si è superata la soglia delle duecentomila nozze. All’Istat ci sperano molto: «Il legame tra nuzialità e natalità è ancora molto forte nel nostro Paese. Nel 2016 il 70% delle nascite avviene all’interno del matrimonio e tra queste oltre il 50% dei primogeniti nasce entro i tre anni dalla celebrazione delle prime nozze. Ci si può quindi attendere nel breve periodo un ridimensionamento del calo delle nascite, dovuto al recupero dei matrimoni. Secondo i dati provvisori riferiti al periodo gennaio-giugno 2017, i nati sono solo 1.500 in meno rispetto allo stesso semestre del 2016, un calo decisamente più contenuto rispetto a quanto si è verificato nei primi sei mesi del 2016».  

Che cos’è la storia dei migranti che emigrano?
L’ha scritto Federico Fubini sul Corriere dell’altro giorno: «Il 2017 potrebbe rivelarsi il primo anno nella storia recente nel quale il numero di stranieri che vivono in Italia inizia a diminuire [...] gli immigrati riemigrano. Nel 2015, ultimo anno registrato, risulta ufficialmente trasferito all’estero un italiano ogni cinquecento circa e uno straniero ogni cento. Così gli stranieri che hanno gettato la spugna nel 2015 sono stati 44 mila, il triplo rispetto a nove anni prima. Molto probabilmente però i numeri reali sono maggiori sia per loro che per i migranti italiani, perché in tanti partono senza cancellare la residenza di origine». Ieri poi è uscita fuori la storia di questo imam che vive nel Veneto, il marocchino Tanji Bouchaib, il quale ha dichiarato che emigrerà di nuovo per andare a vivere in un paese con meno tasse.  

Il governo non fa niente?
Renzi ne ha accennato nel suo discorso alla Leopolda, ed è la prima volta che un politico mostra una qualche sensibilità verso il problema, in genere ignorato, specie a sinistra, perché politicamente scorretto (si rischia di mettere sotto accusa le donne che preferiscono lavorare piuttosto che far figli: in realtà non vogliono figli neanche gli uomini). La stessa Istat lamenta l’assenza delle cosiddette «politiche per la famiglia», molto a cuore specialmente dell’elettorato cattolico. Potremmo annoverare tra queste l’ultima novità di ieri, cioè il bonus-bebè. Prima era temporaneo, adesso è diventato definitivo. Però prima si davano alle madri 960 euro annui, adesso solo 480. Non so se questa è una politica per la famiglia. (leggi)

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