Il fatto del giorno
di Giorgio Dell'Arti
Nascono sempre meno italiani
L’Istat certifica quello che sapevamo già, e cioè che gli italiani sono un popolo in declino, probabilmente destinato a sparire entro quattro o cinque generazioni. Si fanno sempre meno figli, il numero di abitanti del Belpaese è in calo costante, diminuisce anche il tasso di fertilità delle straniere, forse convinte dalle loro amiche italiane, i giovani che scappano all’estero sono sempre di più, è in atto anche un movimento migratorio di coloro che sono immigrati da noi e che adesso preferiscono andarsene altrove o perché il Paese non offre più le occasioni di un tempo o perché il sistema fiscale esercita una pressione esagerata. Il mondo è grande, e non c’è ragione di restar qui a prendere sberle.
• Quanta amarezza! Che cosa indicano queste certificazioni dell’Istat?
Nel 2016 in Italia sono nati 473.438 bambini, oltre 12 mila in meno rispetto al 2015. Nell’arco di 8 anni (dal 2008 al 2016) le nascite sono diminuite di oltre 100 mila unità. Hanno il segno meno sia i nati da coppie con genitori italiani, circa 12mila in meno, che quelli nati da coppie straniere (-3mila, e per la prima volta negli ultimi anni sotto i 70mila), mentre sono sostanzialmente stabili quelli da coppie miste. Dice Adele Menniti, dell’Istituto di ricerche sulle popolazioni (Irpps, appartiene al Cnr): «Le questioni alla base del calo della fecondità non possono certo dirsi risolte, quindi non sorprende che il trend sia questo. L’Italia ha un problema di conciliazione della vita lavorativa con la genitorialità, mancano politiche di sostegno, strutture, ma anche un sostegno maggiore da parte del partner e una cultura in generale più `baby friendly´. Se si uniscono tutti questi tasselli si spiegano le difficoltà, oltre alle politiche bisogna sradicare una cultura, è un’impresa difficile».
• Quanti figli fa, in media, un’italiana?
Uno virgola 34 (era 1,46 nel 2010). Ma questa è la media tra le italiane-italiane e le italiane-straniere. Le italiane-italiane viaggiano sull’1,26, le straniere residenti sull’1,97. L’1,97 sarebbe abbastanza vicino a quel 2 e qualcosa che servirebbe a mantenere la popolazione stabile. Però anche il trend delle italiane straniere è in calo, l’anno prossimo questi numeri saranno peggiorati. Ancora la professoressa Menniti: «Probabilmente c’è anche una minore volontà di fare figli ma se si pensa che nel nostro paese il gap tra quelli voluti, che sono circa due, e quelli che effettivamente si hanno è tra i più alti in Europa si capisce che questo aspetto è marginale».
• Se si ricominciasse a sposarsi questi numeri migliorerebbero?
Nel 2015 i matrimoni sono aumentati e nel 2016 anche: grazie a novemila cerimonie in più si è superata la soglia delle duecentomila nozze. All’Istat ci sperano molto: «Il legame tra nuzialità e natalità è ancora molto forte nel nostro Paese. Nel 2016 il 70% delle nascite avviene all’interno del matrimonio e tra queste oltre il 50% dei primogeniti nasce entro i tre anni dalla celebrazione delle prime nozze. Ci si può quindi attendere nel breve periodo un ridimensionamento del calo delle nascite, dovuto al recupero dei matrimoni. Secondo i dati provvisori riferiti al periodo gennaio-giugno 2017, i nati sono solo 1.500 in meno rispetto allo stesso semestre del 2016, un calo decisamente più contenuto rispetto a quanto si è verificato nei primi sei mesi del 2016».
• Che cos’è la storia dei migranti che emigrano?
L’ha scritto Federico Fubini sul Corriere dell’altro giorno: «Il 2017 potrebbe rivelarsi il primo anno nella storia recente nel quale il numero di stranieri che vivono in Italia inizia a diminuire [...] gli immigrati riemigrano. Nel 2015, ultimo anno registrato, risulta ufficialmente trasferito all’estero un italiano ogni cinquecento circa e uno straniero ogni cento. Così gli stranieri che hanno gettato la spugna nel 2015 sono stati 44 mila, il triplo rispetto a nove anni prima. Molto probabilmente però i numeri reali sono maggiori sia per loro che per i migranti italiani, perché in tanti partono senza cancellare la residenza di origine». Ieri poi è uscita fuori la storia di questo imam che vive nel Veneto, il marocchino Tanji Bouchaib, il quale ha dichiarato che emigrerà di nuovo per andare a vivere in un paese con meno tasse.
• Il governo non fa niente?
Renzi ne ha accennato nel suo discorso alla Leopolda, ed è la prima volta che un politico mostra una qualche sensibilità verso il problema, in genere ignorato, specie a sinistra, perché politicamente scorretto (si rischia di mettere sotto accusa le donne che preferiscono lavorare piuttosto che far figli: in realtà non vogliono figli neanche gli uomini). La stessa Istat lamenta l’assenza delle cosiddette «politiche per la famiglia», molto a cuore specialmente dell’elettorato cattolico. Potremmo annoverare tra queste l’ultima novità di ieri, cioè il bonus-bebè. Prima era temporaneo, adesso è diventato definitivo. Però prima si davano alle madri 960 euro annui, adesso solo 480. Non so se questa è una politica per la famiglia.
(leggi)