
Il fatto del giorno
di Giorgio Dell'Arti
C’è un video che risale al 2005, diffuso adesso dal Washington Post e dalla Bbc, in cui si vede Trump su un pullman, insieme con il conduttore televisivo Billy Bush, stanno viaggiando tutti e due verso il set di Days of Our Lives, una soap opera che in America va in onda senza interruzioni dal 1965. A Trump è sempre piaciuto andare in televisione, tre anni dopo farà il boss di The Apprentice, la parte che in Italia è stata di Flavio Briatore. In ogni caso, i due stanno su questo pullman e Trump dice a Bush: «Quando sei una star le donne te lo lasciano fare. Basta che le afferri per la fica». Poi racconta di un’attrice, il cui nome è stato oscurato. «Ci ho provato, a scoparla. Era sposata. Mi sono avvicinato a lei pesantemente. L’ho fatta uscire da un negozio di mobili e le ho detto: “Ti faccio vedere io dove vendono dei bei mobili”. Beh, l’ho trattata come una puttana. Lei non c’è stata». Passa un’altra attrice, Arianne Zucker. Trump dice: «La tua donna ha un bel culo. Prendo delle mentine se dovessi baciarla in scena». Di un’altra dice: «Aveva le grosse tette finte e tutto quanto. Era rifatta».
• Figuriamoci. Negli Stati Uniti ci sono candidati alla presidenza che si sono ritirati dalla corsa perché s’era saputo che avevano avuto una storia con la segretaria. Sarà successo il finimondo.
È successo il finimondo, che possiamo riassumere con la presa di posizione del candidato che corre per la vicepresidenza insieme con Trump, l’uomo cioè che dovrebbe stargli più vicino, Mike Pence: «Non posso tollerare o giustificare parole di Donald Trump sulle donne e non posso difenderlo». Le reazioni dentro il partito repubblicano (ricordiamo che Trump corre per i repubblicani) sono quasi più forti di quelle del partito democratico. Parecchi vorrebbero che a questo punto Trump si ritirasse e lasciasse correre proprio Mike Pence. Jon Huntsman, governatore dello Utah, lo ha detto chiaro e tondo. «È ora che Donald si ritiri». Lo slogan è questo: «L’unico candidato repubblicano che Hillary può battere è Donald Trump». Tutti gli altri cioè prenderebbero più voti della candidata democratica. «Trump è il miglior candidato 2016 per i democratici nel 2016», dicono. Pence ha fatto una grande impressione nel dibattito tv che l’altra sera lo ha opposto al vice della Clinton, Tim Kaine. Ma è naturalmente difficile, per non dire impossibile, un cambio di cavallo a poco più di un mese delle elezioni.
• Che dice Trump?
Si è cosparso il capo di cenere. Ha diffuso un video di un minuto e mezzo sugli account dei social network. «Ho detto e fatto cose di cui mi rammarico. Le parole che si trovano in quello spezzone di oltre dieci anni fa sono alcune di esse». Poi su Twitter: «Una chiacchierata da spogliatoio maschile. Bill Clinton mi ha detto cose molto peggiori giocando a golf. Mi scuso se qualcuno si è offeso. Quelle frasi non riflettono l’uomo che sono adesso».
• Posso dirle, senza essere fucilato, che la storia dello spogliatoio maschile è vera? Gli uomini, quando parlano tra loro di donne, possono essere molto grevi. Non c’è uno scandalo in corso anche da noi per le porcherie che Bettarini ha raccontato al pugile Clemente Russo? E guardi: anche le donne, quando sono tra loro e si mettono a parlare di maschi...
Fermo. Basta. In ogni caso, non è gente che vuole candidarsi alla presidenza degli Stati Uniti.
• La Clinton che ha detto?
«È una cosa orribile. Non possiamo permettere che quest’uomo diventi presidente». Il suo vice, Tim Kaine: «Mi fa venire il voltastomaco». Eccetera. Paul Ryan, portavoce della Camera e repubblicano, ha rinunciato a un comizio in Wisconsin, che doveva svolgersi con Trump. Ha rinunciato pure Trump. Al suo posto andrà proprio Pence, e non riesco a immaginare il suo discorso. Queste robe stanno penalizzando pesantemente il magnate. Il 18 settembre Trump era a uno 0,9% di distanza da Hillary. Da allora, Hillary ha cominciato ad accumulare vantaggi e oggi il sito RealClearPolitics, che fa la media di tutti sondaggi, la accredita di un +4,3%, cioè 48,1 contro 43,8. Il rating del magnate è in calo dal 2 ottobre, mentre quello di Hillary è in ascesa costante proprio dal 18 settembre. S’è spostato sui democratici soprattutto l’elettorato femminile, mentre Trump è sostenuto dai maschi bianchi non laureati. In qualche modo, una gara tra uomini e donne.
• Non c’è ancora un confronto in tv?
Ce ne sono due. E il primo è stasera (stanotte per noi). Trump ha fatto intendere che metterà la Clinton in difficoltà tirando fuori le avventure sessuali di suo marito e puntando soprattutto sulla storia che Hillary ha sempre tentato di annientare le amanti di Bill. Il pubblico però ha sempre percepito la cosa in un modo diverso. Di solito, l’atteggiamento tenuto da questa moglie colpita dalle leggerezze del suo uomo è sempre parso esemplare.
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