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 2018  marzo 15 Giovedì calendario

In Italia

Il Presidente della Repubblica è Sergio Mattarella
Il Presidente del Senato è Pietro Grasso
Il Presidente della Camera è Laura Boldrini
Il Presidente del Consiglio è Paolo Gentiloni
Il Ministro dell’ Interno è Marco Minniti
Il Ministro degli Affari Esteri è Angelino Alfano
Il Ministro della Giustizia è Andrea Orlando
Il Ministro dell’ Economia e delle Finanze è Pier Carlo Padoan
Il Ministro di Istruzione, università e ricerca è Valeria Fedeli
Il Ministro del Lavoro e delle politiche sociali è Giuliano Poletti
Il Ministro della Difesa è Roberta Pinotti
Il Ministro dello Sviluppo economico è Carlo Calenda
Il Ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali è Paolo Gentiloni (interim)
Il Ministro di Infrastrutture e trasporti è Graziano Delrio
Il Ministro della Salute è Beatrice Lorenzin
Il Ministro di Beni e attività culturali e turismo è Dario Franceschini
Il Ministro dell’ Ambiente, della Tutela del Territorio e del Mare è Gian Luca Galletti
Il Ministro per la Semplificazione e la Pubblica Amministrazione è Marianna Madia (senza portafoglio)
Il Ministro dei Rapporti con il Parlamento è Anna Finocchiaro (senza portafoglio)
Il Ministro dello Sport è Luca Lotti (senza portafoglio)
Il Ministro della Coesione territoriale e Mezzogiorno è Claudio De Vincenti (senza portafoglio)
Il Governatore della Banca d’Italia è Ignazio Visco
Il Presidente di Fca è John Elkann
L’ Amministratore delegato di Fca è Sergio Marchionne

Nel mondo

Il Papa è Francesco I
Il Presidente degli Stati Uniti d’America è Donald Trump
Il Presidente del Federal Reserve System è Jerome Powell
Il Presidente della BCE è Mario Draghi
Il Presidente della Federazione russa è Vladimir Putin
Il Presidente del Governo della Federazione russa è Dmitrij Medvedev
Il Presidente della Repubblica Popolare Cinese è Xi Jinping
La Regina del Regno Unito è Elisabetta II
Il Premier del Regno Unito è Theresa May
La Cancelliera Federale di Germania è Angela Merkel
Il Presidente della Repubblica francese è Emmanuel Macron
Il Primo Ministro della Repubblica francese è Édouard Philippe
Il Re di Spagna è Felipe VI di Borbone
Il Presidente del Governo di Spagna è Mariano Rajoy Brey
Il Presidente dell’ Egitto è Abd al-Fattah al-Sisi
Il Primo Ministro di Israele è Benjamin Netanyahu
Il Presidente della Repubblica Turca è Recep Tayyip Erdogan
Il Presidente della Repubblica Indiana è Ram Nath Kovind
Il Primo Ministro della Repubblica Indiana è Damodardas Narendra Modi
La Guida Suprema dell’ Iran è Ali Khamenei
Il Presidente dell’ Iran è Hassan Rohani

Se ne va il genio Hawking. Perché è considerato icona pop dei nostri tempi?

Ieri, nel 130° anniversario della nascita di Einstein, è morto a Cambridge Stephen Hawking, aveva 76 anni.

• Hawking era lo scienziato in sedia a rotelle?
Proprio lui. Hawking è stato tante cose. Un grande fisico, matematico, cosmologo, astrofisico e personaggio pop. La sua vita e la sua carriera hanno ispirato documentari e film biografici come La Teoria del Tutto, con cui l’attore Eddie Redmayne nel 2015 vinse l’Oscar. Tra le altre cose Hawking è apparso in serie tv di culto, dai Simpson a The Big Bang Theory e ha interpretato se stesso in un episodio di Star Trek: The Next Generation. Una sedia a rotelle progettata su misura e un computer con sintetizzatore vocale sono i mezzi che gli hanno permesso di comunicare con il mondo, battere la Sla e recuperare - miracolo della tecnologia informatica - una voce. Era nato a Oxford l’8 gennaio 1942, esattamente tre secoli dopo la morte di Galileo Galilei, come amava ricordare in ogni occasione. A 21 anni, poco dopo essersi laureato in Fisica, gli era stato diagnosticata la sclerosi laterale amiotrofica o morbo di Lou Gehrig. Secondo i medici la malattia gli avrebbe concesso al massimo due anni di vita. Si sbagliavano.


• Come ha fatto a vivere così a lungo?
Verrebbe naturale pensare che la sua intelligenza sia riuscita ad avere la meglio sulla malattia. Probabilmente molto si deve al fatto che la Sla di Hawking non ha colpito né i muscoli respiratori (causando la morte per insufficienza respiratoria) né quelli della deglutizione (uccidendo per disidratazione e malnutrizione). Per due volte però ha rischiato di morire: nel 1985 e nel 2009, per due gravi forme di polmonite. La cosa più straordinaria di Hawking è stata, nelle sue condizioni, la capacità di realizzare lavori di ricerca sulle origini e misteri del cosmo e di portare avanti in parallelo una carriera accademica. A soli 32 anni era già membro della Royal Society e, dal 1979 al 2009, è stato titolare della cattedra di matematica all’università di Cambridge, la stessa tenuta da Isaac Newton... Con il saggio Dal Big Bang ai buchi neri, pubblicato per la prima volta nel 1988 e diventato un bestseller mondiale arrivando a vendere oltre nove milioni di copie, ha portato la cosmologia moderna nelle case di tantissime persone. Il libro, che è un indiscusso capolavoro di divulgazione scientifica, ha segnato la nascita del mito di Hawking. In tutto questo, poi, ha trovato anche il tempo e le energie per sposarsi due volte e avere tre figli. 


• Cosa ha scoperto Hawking di così eccezionale?
Detto in poche parole, ha descritto la nascita dei buchi neri, ha confermato che l’universo è nato dal Big Bang e, soprattutto, ha cercato di integrare le due grandi teorie della fisica contemporanea, la relatività e la meccanica quantistica. Hawking è partito dalla teoria di Einstein secondo cui un oggetto sufficientemente grande, come può essere una stella massiccia, può collassare su se stesso fino a concentrarsi in un punto di densità infinita. Quel punto è chiamato «singolarità». Hawking - e questa è la novità - pensava che, anziché finire tutto in una singolarità, tutto abbia invece inizio in una singolarità. E da qui nacque il lavoro del 1970 con cui spiegò il Big Bang. Inoltre Hawking sostenne che un buco nero non può che aumentare di dimensioni, mai restringersi e che non può mai spezzarsi, neanche nel caso di una collisione con un altro buco nero. Da qui arrivò ad accostare l’espansione continua dell’orizzonte degli eventi con un altro concetto: l’entropia, che misura il grado di disordine di un sistema. L’entropia può solo aumentare, mai diminuire: l’universo dunque diventa tanto più disordinato quanto più invecchia.


• E che fine fanno i buchi neri?
Hawking pensava che, semplicemente, svaniscano nel nulla. Sviluppando la teoria quantistica, secondo cui lo spazio vuoto è composto in realtà da particelle opposte di materia e antimateria, arrivò a teorizzare che i buchi neri assorbano solo le particelle negative, l’antimateria, e così facendo possano diminuire la propria massa fino a evaporare. Questa teoria, del 1981 - fortemente contestata - è stata in parte corretta da Hawking stesso, che si era convinto che il buco non inghiottisse tutto, ma perdesse una piccola quantità di energia sotto forma di radiazione, la «radiazione Hawking». Questo è il grande enigma che il grande astrofisico ci ha lasciato e che tocca ai fisici del futuro risolvere.


• Perché non ha mai vinto il Nobel?
Perché la sua teoria sui buchi neri, pur essendo stata ampiamente accettata dalla comunità scientifica, non è mai stata provata empiricamente. Tutte le scoperte scientifiche teoretiche hanno bisogno per essere confermate da dati sperimentali o basati sull’osservazione. E osservare e studiare un buco nero è parecchio complicato («bisognerebbe trovarne e imbrigliarne uno che orbita intorno alla Terra», disse una volta Hawking). Ad esempio la teoria delle onde gravitazionali di Albert Einstein, ideata negli Anni 20, è stata provata solamente nel 2016. Nel caso di Hawking, i tempi potrebbero essere ancora più lunghi. Comunque, nella sua carriera, il grande fisico britannico ha ricevuto i più prestigiosi riconoscimenti internazionali, dalla Medaglia Dirac alla Medaglia Eddington della Royal Society, fino a veder assegnato il suo nome a un asteroide. È anche diventato membro della Pontificia accademia delle scienze, lui che si è sempre professato ateo, sostenendo che la più semplice spiegazione all’esistenza dell’universo fosse, al contrario di quel che pensano tutti, proprio nella negazione di un Dio creatore.

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