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 2018  marzo 15 Giovedì calendario

Ai Benetton il controllo delle strade spagnole

È pace tra Italia e Spagna sulle autostrade di Abertis. Quella che si preannunciava come una dura battaglia a colpi di rilanci con due Opa contrapposte lascia il posto a una collaborazione strategica tra la famiglia Benetton, proprietaria di Atlantia e il presidente del Real Madrid, Florentino Peres azionista di Acs. 
L’accordo è stato approvato ieri sera dai rispettivi consigli dì amministrazione. Una svolta inaspettata dopo i rumori di guerra dei mesi scorsi che certo non avevano lasciato indifferente di governo di Madrid. 
La pace prevede diversi passaggi. Il primo: Acs (attraverso la controllata tedesca Hochtief) procede con l’Opa che aveva preparato (prezzo 18,36 euro) sul gruppo autostradale spagnolo. Secondo il gruppo guidato da Giovanni Castellucci rinuncia alla sua. 
Terzo: viene costituita una holding per il controllo di Abertis al cui capitale partecipano Atlantia che deterrà il 50% del capitale più 1 azione, Acs con il 30% e Hochtief il 20% meno un’azione. Una soluzione che da un lato scongiura l’ipotesi di una spartizione degli asset di Abertis lasciando il posto ad controllo paritario e dall’altro viene incontro ai desideri del governo spagnolo contrario a lasciare in mani straniere la proprietà di un gruppo strategico come Abertis. Atlantia e Acs faranno un aumento di capitale di 7 miliardi della holding che acquisterà da Hoctief le azioni derivanti dall’Opa. 
Si chiude così una lunga telenovela iniziata con Atlantia che aveva messo gli occhi su Abertis, multinazionale spagnola con sede a Barcellona, leader del mercato internazionale nella gestione delle autostrade. Il gruppo gestisce oltre 8.600 chilometri di strade di alta capacità e qualità in 15 Paesi in Europa, nelle Americhe e in Asia e con un utile netto di 897 milioni di euro. 
Arriva finalmente all’altare una combinazione di cui si parla da oltre dieci anni. Nel 2006 però, erano gli spagnoili che avrebbero preso il sopravvento. L’operazione si era chiusa con la sostanziale vendita delle autostrade italiane e il forte ridimensionamento del ruolo dei Benetton. All’ultimo minuto il fidanzamento era saltato per l’opposizione di Prodi e di Antonio Di Pietro, appena nominato ministro dei Lavori Pubblci. 
In primavera il corteggiamento era ricominciato. Questa volta, però, erano gli italiani a condurre le danze. Gli spagnoli avevano reagito schierando Florentino Peres. Ieri l’annuncio dell’accordo.