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 2018  marzo 15 Giovedì calendario

APPUNTI SULLE SPIE RUSSE PER GAZZETTA

ILSOLE24ORE.COM –

Gli alleati occidentali della Gran Bretagna fanno quadrato dopo il caso dell’attacco chimico avvenuto a Salisbury ai danni dell’ex spia russa Sergei Skripal e di sua figlia Yulia. «Noi riteniamo la Russia colpevole di questo spregevole atto», ha ribadito oggi la premier britannica Theresa May per le strade della città in cui 11 giorni fa sono accaduti gli omicidi e Downing Street ha diffuso una dichiarazione sottoscritta, oltre che da Londra, anche da Stati Uniti, Francia e Germania che punta il dito contro Mosca. Per il governo inglese, gli alleati condividono il punto di vista secondo cui «la mancata risposta della Russia alle legittime richieste del Regno Unito ne sottolinea la responsabilità».
I 4 Paesi condannano poi quello che definiscono «il primo attacco con
agente nervino in Europa dalla Seconda Guerra Mondiale».

Londra ha anche coinvolto la Nato: lunedì prossimo il segretario generale dell’Alleanza atlantica Jens Stoltenberg incontrerà in bilaterale a Bruxelles il ministro degli esteri britannico Boris Johnson per discutere del caso. La Nato - ha detto Stoltenberg - continuerà a mantenere nei confronti della Russia un «doppio approccio» che prevede da una parte «la deterrenza e la difesa» e dall’altra «il dialogo anche se non è facile». «Non vogliamo una nuova Guerra Fredda, né una corsa alle armi perché non ha vincitori», ha ribadito Stoltenberg, precisando che Londra «non ha chiesto l’attivazione dell’articolo 5» previsto dai trattati dell’Alleanza per innescare l’intervento degli alleati, allo stesso tempo la Nato «resta pronta a fornire sostegno» anche per condurre le indagini su quanto avvenuto con l’ex spia russa a Salisbury.

E se il presidente francese Emmanuel Macron ha annunciato che anche la Francia prenderà misure appropriate nei prossimi giorni in risposta all’avvelenamento di Skripal, il Cremlino fa sapere che non servirà molto tempo per veder concretizzarsi le misure di risposta della Russia alle sanzioni inglesi. La decisione finale spetterà naturalmente al presidente Putin, ma il ministro degli Esteri russo Lavrov ha fatto già sapere che espellerà presto diplomatici britannici in risposta alla mossa di un governo britannico «disperato» perché non in grado «di rispettare le promesse fatte sull’uscita dall’Unione europea». 

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MARCO VALSANIA, IL SOLE24ORE.COM – 
L’amministrazione di Donald Trump, accusata spesso di risposte troppo caute contro l’aggressività della Russia di Vladimir Putin, ha fatto scattare oggi sanzioni contro Mosca che aveva a lungo rinviate. Per Washington è il pacchetto più significativo di ritorsioni in risposta alle intrusioni di Mosca denunciate dalla stessa intelligence statunitense nelle elezioni americane del 2016. Quelle che hanno portato alla Casa Bianca Trump e dato origine a inchieste ancora in corso sul sospetto di collusione tra la sua campagna e il Cremlino, il quale vedeva con favore l’ascesa del costruttore e personalità televisiva parso disponibile a un atteggiamento più morbido con Putin.

Le sanzioni, annunciate dal Dipartimento del Tesoro, sono state faticose: sono scattate un mese e mezzo dopo una scadenza che era stata imposta dal Congresso e ignorata finora dalla Casa Bianca. L’azione colpisce anzitutto la Internet Research Agency, una troll farm russa che penetrò i social media americani. E il suo grande patrono, il finanziere Viktorovich Prigozhin, molto vicino al Cremlino e noto con il soprannome di “cuoco di Putin” per le attività anche nella ristorazione. Era oltretutto già stato incriminato dal procuratore speciale del Russiagate Robert Mueller, nel corso delle indagini sui sospetti di collusione con la campagna di Trump. In tutto il Tesoro he messo ora nel mirino 19 individui, tra cui cittadini russi che avevano finto di essere americani per intervenire su social media, e cinque enti.

Le sanzioni sono state rese possibili da un ordine esecutivo dell’amministrazione e dall’applicazione di una recente legge approvata dal Congresso, il Countering America’s Adversaries Through Sanctions Act. «L’amministrazione sta rispondendo alla maligna attività cibernetica russa, compreso il tentativo di interferire nelle elezioni statunitensi, ciber-attacchi distruttivi, e intrusioni che hanno preso di mira infrastrutture di importanza critica», ha detto il Segretario al Tesoro Steven Mnuchin. Mosca è considerata la mandante anche di numerose aggressioni digitali all’Occidente, ad aziende come a governi, a colpi di ransomware e altri virus hi-tech.
«Queste sanzioni mirate sono parte di uno sforzo piu’ ampio in corso per affrontare i nefasti attacchi che emanano dalla Russia», ha aggiunto il Segretario al Tesoro. Mnuchin ha precisato che ulteriori misure contro funzionari e oligarchi russi sono in preparazione perché paghino «per le attività destabilizzanti attraverso un taglio del loro acceso al sistema finanziario statunitense».

Il momento scelto per far scattare la rappresaglia appare significativo alla luce delle recenti mosse di Mosca che hanno scosso l’Europa: la Gran Bretagna ha accusato apertamente il Cremlino di aver avvelenato una ex spia russa a Londra, espellendo 23 diplomatici di Putin. La Francia e l’intera Unione Europea appaiono sul sentiero di guerra con gli interventi e le manipolazioni di Mosca. Dopo numerosi tentennamenti, anche Washington ha nelle ultime ore condannato esplicitamente Mosca per l’attacco a Londra, in sede Onu e con i suoi portavoce.

Gli Stati Uniti hanno anche firmato con Gran Bretagna, Francia e Germania una dichiarazione di condanna dell’attacco avvenuto a Salisbury con armi chimiche: «Un assalto alla sovranità del Regno Unito», è stato definito sottolineando che la Russia è molto probabilmente alla sua origine. L’uso dell’agente nervino novichok per avvelenare Sergej e Yulia Skripal, hanno continuato, «costituisce il primo utilizzo offensivo di un agente nervino in Europa dalla Seconda Guerra Mondiale».

Gli Stati Uniti hanno anche firmato con Gran Bretagna, Francia e Germania una dichiarazione di condanna dell’attacco avvenuto a Salisbury con armi chimiche: «Un assalto alla sovranità del Regno Unito», e’ stato definito sottolineando che la Russia e’ molto probabilmente alla sua origine. L’uso dell’agente nervino novichok per avvelenare Sergej e Yulia Skripal, hanno continuato, «costituisce il primo utilizzo offensivo di un agente nervino in Europa dalla Seconda Guerra Mondiale».


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REPUBBLICA.IT –Continua lo scontro, a colpi di espulsioni, tra Londra e Mosca. Il ministro degli esteri russo Sergej Lavrov ha annunciato che espellerà presto diplomatici britannici, una chiara risposta all’espulsione di 23 diplomatici russi da parte del Regno Unito. A riportarlo è Sky News, citando l’agenzia di stampa russa Ria. Rispondendo a un giornalista che gli chiedeva se diplomatici britannici saranno espulsi, Lavrov ha risposto "assolutamente. Presto. Ve lo prometto".

Secondo Lavrov, le mosse di Londra contro la Russia possono essere spiegate dalla "complicata situazione" in cui si trova il governo britannico, che "non è in grado" di mantenere le promesse sulla Brexit: "Mi pare ovvio" che le scelte di Londra "riflettono la disperazione del governo britannico poiché non è in grado di rispettare le promesse fatte sull’uscita dall’Unione Europea".

Anche la portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova sostiene che le accuse di Londra sul presunto coinvolgimento della Russia nel caso Skripal siano dettate da motivi politici interni alla Gran Bretagna e afferma che la premier britannica Theresa May voglia "atteggiarsi a leader forte". Zakharova ha ribadito che Mosca non aveva alcun motivo per avvelenare l’ex spia doppiogiochista Sergej Skripal e la figlia Yulia e ha bollato come "russofobia" il sostegno americano alle accuse britanniche contro il Cremlino.

Ma l’Occidente non resta a guardare, dopo qualche esitazione degli ultimi giorni. Gran Bretagna, Usa, Francia e Germania hanno sottoscritto una dichiarazione a quattro che punta il dito contro Mosca per l’attacco chimico di Salisbury contro l’ex spia russa. Lo riporta Downing Street, notando che i leader alleati, aggiornati da Londra, condividono il punto di vista secondo cui "la mancata risposta della Russia alle legittime richieste del Regno ne sottolinea la responsabilità". I quattro condannano poi quello che definiscono "il primo attacco con agente nervino in Europa dalla Seconda Guerra Mondiale".

Intanto, dopo la cautela di Parigi di ieri ("aspettiamo di vedere le prove"), il presidente francese Emmanuel Macron ha annunciato misure contro la Russia, sfatando ogni dubbio sulle responsabilità di Mosca riguardo all’avvelenamento di Skripal: "Annuncerò nei prossimi giorni le misure che intendiamo prendere", ha detto Macron alla stampa durante un viaggio nel centro della Francia. La Germania e gli Stati Uniti già ieri invece avevano espresso una forte solidarietà nei confronti di Londra, anche se Berlino aveva anche allo stesso tempo sottolineato l’importanza di tenere un dialogo sempre aperto con la Russia.

Intanto il Regno Unito investirà 48 milioni di sterline (67 milioni di dollari) in un nuovo centro di difesa dalle armi chimiche. Lo ha annunciato il ministro della Difesa britannico Gavin Williams. "Abbiamo assistito all’episodio scioccante dell’attacco russo a Salisbury. Stiamo investendo risorse per 48 milioni in un nuovo Centro per mettere all’avanguardia il nostro sistema di difesa" ha scritto su Twitter.

In ogni caso, "la Nato considera" l’avvelenamento con un agente nervino di un’ex spia russa in Gran Bretagna "una minaccia alla sicurezza internazionale e alla pace", in quanto costituisce una "violazione delle norme e accordi internazionali" che è "inaccettabile e non ha posto nel mondo civilizzato". Così il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg.


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