
Il fatto del giorno
di Giorgio Dell'Arti
Ci sono difficoltà molto serie nei rapporti tra Berlusconi e la Chiesa. Dopo gli attacchi di importanti esponenti della gerarchia cattolica alla politica del governo sugli immigrati e le critiche di natura morale alla faccenda di Noemi e delle escort, sembrava possibile un inizio di riconciliazione. Venerdì, alla Festa della Perdonanza dell’Aquila, Berlusconi avrebbe dovuto sedere a tavola con il Segretario di Stato Tarcisio Bertone, l’uomo più alto in grado dopo il Papa, un incontro preparato da tempo dal capo della diplomazia berlusconiana, Gianni Letta. Ma proprio alla vigilia dell’incontro, Il Giornale diretto da Vittorio Feltri, ma di proprietà del fratello di Berlusconi, se n’è uscito con un titolo a tutta pagina in prima e la rivelazione che Dino Boffo, direttore del giornale dei vescovi Avvenire , sarebbe un omosessuale finito in tribunale a Terni nel 2004 per aver molestato telefonicamente la moglie del suo amante, guaio dal quale si tirò fuori patteggiando e pagando un risarcimento alla querelante.
• Un agguato preparato dallo stesso Berlusconi o un colpo originale di Vittorio Feltri?
Nonostante le prese di distanza e l’intrecciarsi di spiegazioni tra gli uomini del Cavaliere e quelli della Santa Sede, la gerarchia ecclesiastica potrebbe aver visto nell’uscita del quotidiano una manovra voluta dallo stesso premier per rintuzzare la valanga di critiche che lo hanno colpito a causa della sua vita libertina, o presunta tale. L’attacco di Feltri, in base a questa lettura, rientrerebbe in una controffensiva più ampia e senza esclusione di colpi.
• Ci sono stati altri segnali di guerra?
Berlusconi ha querelato Repubblica, chiedendo un milione di danni, per le 10 domande sulla sua vita sessuale che Repubblica propone ogni giorno da molte settimane nelle sue pagine. Il premier sostiene che le domande sono in realtà affermazioni con le quali lo si diffama e ha annunciato di voler chiedere i danni anche alla stampa straniera che le ha riprese. Ieri poi Il Giornale e Libero hanno continuato la loro campagna contro i «presunti moralizzatori » ritirando fuori una vecchia storia relativa al direttore di Repubblica , che avrebbe comprato un appartamento a Roma pagando in nero 850 milioni su due miliardi e rotti (in lire).
• Ezio Mauro ha smentito?
Finora no. L’aria comunque è che le campagne anti-moralizzatori potrebbero continuare e che il clima politico generale potrebbe farsi ancora meno respirabile di quello che è.
• La storia del direttore di Avvenire è vera o falsa?
Feltri cita il casellario giudiziario. assodato che il Boffo in questione è proprio il direttore dell’ Avvenire . Il quale ieri sul suo giornale – dove la vicenda che lo riguarda non è stata ricostruita – lamenta «l’operazione di killeraggio», «la barbarie» di quello che gli hanno fatto, ma sul merito dice solo di essere stato, casomai, la vittima e non il responsabile di quelle telefonate, «anche se partite dal suo telefono». Avrebbe patteggiato assumendosi responsabilità non sue per aiutare un’altra persona.
• Può il governo stare in piedi avendo contro la Chiesa e i cattolici?
Al duro attacco della Cei (la Conferenza episcopale che riunisce i vescovi), che ha espresso solidarietà totale al suo direttore, si è aggiunta ieri la dichiarazione del cardinale Bagnasco, presidente della stessa Conferenza episcopale: l’attacco a Boffo «è un fatto disgustoso e molto grave». Berlusconi per ora ha preso le distanze da Feltri, che ha reinsediato alla guida del Giornale da appena una settimana: «Non posso assolutamente condividere ciò che pubblica il Giornale nei confronti del direttore di Avvenire e me ne dissocio». Il premier aggiunge che è sempre stato contrario al giornalismo che fruga nella vita privata delle persone. furibondo anche Letta. D’altra parte, Boffo, uomo finora potentissimo della comunicazione cattolica, è pupillo di Ruini e la questione di una sua sostituzione si pone da quando Ruini è andato in pensione: si dice ora riservatamente che avverrà a Natale, ma la sua posizione è obiettivamente difficile. Avvenire parla continuamente di moralità della famiglia, e la posizione molto severa della Chiesa sulle pratiche omosessuali è nota. Quanto alla possibilità che la Chiesa faccia cadere il governo, Berlusconi avrebbe in mano sondaggi in base ai quali il consenso cattolico è, in termini di quantità, piuttosto sopravvalutato. E la Chiesa ha bisogno a sua volta di un governo amico, perché in autunno arriveranno al pettine i nodi dei bonus alle scuole private, della pillola abortiva, del bio-testamento anti-eutanasia, del sostegno economico alle famiglie. Sarà dura, ma è più probabile che facciano pace. [Giorgio Dell’Arti, Gazzetta dello Sport 30/8/2009]
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