Speciale Buon rientro, La Stampa nord ovest 30/8/2009, 30 agosto 2009
Il ritorno a casa dopo le ferie: non viverlo con troppa tristezza - E’ accertata e diffusa la "sindrome da rientro": senso di malessere generale, mancanza di energia, mal di testa, alterazioni del sonno, stati d’ansia, apatia, aggressività
Il ritorno a casa dopo le ferie: non viverlo con troppa tristezza - E’ accertata e diffusa la "sindrome da rientro": senso di malessere generale, mancanza di energia, mal di testa, alterazioni del sonno, stati d’ansia, apatia, aggressività. Un fenomeno che registra il suo picco epidemiologico nei giorni successivi ai grandi controesodi: e, per di più, in coincidenza con il declinar dell’estate, che porta con sé la progressiva diminuzione delle ore di luce e la consapevolezza dell’autunno imminente con il suo inevitabile seguito, i mesi del freddo e del buio. Una situazione dunque, quella del ritorno a casa dopo le ferie, vissuta da molti con un sottile senso di tristezza, quello che gli inglesi chiamano spleen. Dunque, chi proprio in questi giorni si ritrova imbrigliato nel traffico del ritorno dovrà fare in conti, dopo lo stress da viaggio, anche con la sindrome da rientro, che secondo le statistiche colpisce circa il 20% della popolazione adulta, mentre recenti studi effettuati dall’Organizzazione Mondiale della Sanità indicano che la patologia può arrivare a colpire anche il 50% dei vacanzieri. Gli psicologi mettono in guardia: se non viene affrontata in maniera giusta, questa reazione da fine estate potrebbe tramutarsi in vera e propria depressione. Esiste un modo per evitare di sentirsi, al ritorno dalle ferie, paradossalmente più spossati e malinconici di prima? Il primo consiglio degli esperti è che, se ciò accade, non bisogna farne un dramma: di norma, trascorso qualche giorno il riadattamento sarà compiuto. Piuttosto, per aiutare corpo e psiche a non andare in tilt, la parola d’ordine è "gradualità": meglio rientrare qualche giorno prima di riprendere il lavoro, meglio non tuffarsi immediatamente nel mare dei problemi, meglio - ed è un suggerimento che vale tutto l’anno - educarsi alla vacanza concedendosi pause e spazi per se stessi ogni settimana: gite, weekend fuori porta, qualche giornata sulla neve in inverno, sono la possibile soluzione per staccare la spina dopo il lunedì-venerdì di lavoro, così da imprimere alla propria esistenza un ritmo più armonioso. Aiutano anche le ferie spezzettate, fenomeno sempre più diffuso che abitua alle variazioni di ritmo. Infine, non è da trascurare l’alimentazione: molti durante le vacanze non hanno badato alla linea dedicandosi allegramente a pranzi e bevute. Il 60% dei soggetti che rientrano dalle ferie - osservano i dietologi - si trova a fare i conti con qualche chilo in più. Il consiglio dei nutrizionisti è di adottare un’alimentazione leggera che permetta una facile digestione: il che farà perdere il peso in eccesso e garantirà, tornati al lavoro, una maggiore efficienza e serenità, tenendo lontana l’ansia da bilancia e la sindrome da rientro.