Camilla Baresani, inserto domenicale 30/8/2009, 30 agosto 2009
Se c’è una cosa che costa poco è il cibo. Nutrendosi di alimenti semplici e reperibili a poco prezzo in quasiasi supermercato (pollo e uova, alici, pane, pasta e patate) si può persino diventare obesi pur vivendo in [
Se c’è una cosa che costa poco è il cibo. Nutrendosi di alimenti semplici e reperibili a poco prezzo in quasiasi supermercato (pollo e uova, alici, pane, pasta e patate) si può persino diventare obesi pur vivendo in [...] povertà senza soldi per bollette e casa. E’ il paradosso dell’Occidente: più che di fame si muore di diete e chirurgie strizza-pancia. Nelle famiglie italiane la spesa alimentare non supera il 21% di quella totale (inclusi, per circa il 4%, o pasti consumati al bar, nelle sagre, in trattoria, al ristorante). Neli anni settanta, al cibo si destinava il 42% dei consumi (di cui l’1% fuori casa), e negli anni trenta più del 50%. In Afghanistan, ha scritto in questi giorni Alberto Cairo, una famiglia spende per nutrirsi oltre l’80% della propria disponibilità.