VArie, 30 agosto 2009
Natalino D’Addesa, 43 anni. Di San Giovanni Teatino (Chieti), celibe, disoccupato, afflitto da schizofrenia paranoica delirante, in cura al Centro di salute mentale dell’ospedale di Chieti, venerdì 25 agosto fu caricato in ambulanza per essere trasferito nella clinica di Città Sant’Angelo ma d’un tratto fuggì, s’arrampicò su un traliccio dell’alta tensione e prese a gridare che voleva incontrare il sindaco per chiedergli un lavoro
Natalino D’Addesa, 43 anni. Di San Giovanni Teatino (Chieti), celibe, disoccupato, afflitto da schizofrenia paranoica delirante, in cura al Centro di salute mentale dell’ospedale di Chieti, venerdì 25 agosto fu caricato in ambulanza per essere trasferito nella clinica di Città Sant’Angelo ma d’un tratto fuggì, s’arrampicò su un traliccio dell’alta tensione e prese a gridare che voleva incontrare il sindaco per chiedergli un lavoro. Al posto del sindaco - che era all’estero - arrivò il suo vice, arrivarono pure i parenti, tanti curiosi e le televisioni e ciononostante il D’Addesa per ventuno ore se ne stette lassù appollaiato. Alla fine, quando l’avevano quasi raggiunto quattro vigili del fuoco, senza dire una parola si buttò di sotto. Volo di trenta metri. Domenica 30 agosto a San Giovanni Teatino (Chieti).