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 2009  agosto 30 Domenica calendario

Miele, consumi record - MONTALCINO- «Tutti gli apicoltori che hanno consuetudine diretta con i consumatori affermano che alla curiosità e all’interesse per la sopravvivenza delle api si accompagna un acquisto di solidarietà per la loro vita»

Miele, consumi record - MONTALCINO- «Tutti gli apicoltori che hanno consuetudine diretta con i consumatori affermano che alla curiosità e all’interesse per la sopravvivenza delle api si accompagna un acquisto di solidarietà per la loro vita». Hubert Ciacci, presidente della Settimana del Miele che si svolgerà a Montalcino dall’11 al 13 settembre, spiega così l’aumento del 150% del consumo di miele in Italia nel 2009. Secondo gli apicoltori «l’allarme suscitato dalla grave moria di api ha innescato tra i consumatori una gara di solidarietà nei confronti del settore apistico, messo in ginocchio dallo spopolamento degli alveari». Negli ultimi anni, infatti, si è verificata in tutto il mondo una vera e propria ecatombe di api, la cui causa principale va ricercata nell’uso di neonicotinoidi, sostanze killer utilizzate in agricoltura che provocano la morte immediata dei piccoli insetti. Poi lo stop deciso dal ministero delle Politiche agricole ha permesso la ripresa. In Italia si contano circa cinquantamila apicoltori, di cui 7500 svolgono l’attività a fini economici e ne ricavano il loro reddito principale. Il numero di alveari è di un milione e centomila e ci vivono circa 55 miliardi di api. Numeri importanti che spingono i produttori alla ricerca della qualità. E proprio a Montalcino partirà un progetto-pilota finalizzato alla mappatura dei pollini tipici del territorio, attraverso avanzatissime tecniche di biologia molecolare. «L’obiettivo - spiega Ciacci - è la creazione di una vera e propria ”carta d’identità” del miele, che possa caratterizzare con certezza l’origine geografica dei vasetti prodotti in una determinata area, e garantirne così l’assoluta tracciabilità». Il progetto di ricerca, promosso dalla Provincia di Siena insieme al Dipartimento di Scienze Ambientali dell’Università di Siena, può rappresentare un importante punto di partenza per un successivo cammino di valorizzazione del nostro miele, attraverso una possibile richiesta di marchio di qualità e origine.