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 2009  luglio 25 Sabato calendario

In Italia

Il Presidente della Repubblica è Giorgio Napolitano
Il Presidente del Senato è Renato Schifani
Il Presidente della Camera è Gianfranco Fini
Il Presidente del Consiglio è Silvio Berlusconi
Il Ministro degli Interni è Roberto Maroni
Il Ministro degli Esteri è Franco Frattini
Il Ministro della Giustizia è Angelino Alfano
Il Ministro di Istruzione, università e ricerca è Mariastella Gelmini
Il Ministro del Lavoro e delle politiche sociali è Maurizio Sacconi
Il Ministro dell’ Economia e delle Finanze è Giulio Tremonti
Il Ministro della Difesa è Ignazio La Russa
Il Ministro dello Sviluppo economico è Paolo Romani
Il Ministro delle Politiche agricole è Luca Zaia
Il Ministro di Infrastrutture e trasporti è Altero Matteoli
Il Ministro della Salute è Ferruccio Fazio
Il Ministro di Beni e Attività culturali è Giancarlo Galan
Il Ministro dell’ Ambiente è Stefania Prestigiacomo
Il Ministro dell’ Attuazione programma di governo è Gianfranco Rotondi (senza portafoglio)
Il Ministro della Gioventù è Giorgia Meloni (senza portafoglio)
Il Ministro delle Pari opportunità è Mara Carfagna (senza portafoglio)
Il Ministro delle Politiche europee è Andrea Ronchi (senza portafoglio)
Il Ministro di Pubblica amministrazione e Innovazione è Renato Brunetta (senza portafoglio)
Il Ministro dei Rapporti con il Parlamento è Elio Vito (senza portafoglio)
Il Ministro di Rapporti con le Regioni e Coesione territoriale è Raffaele Fitto (senza portafoglio)
Il Ministro delle Riforme per il federalismo è Umberto Bossi (senza portafoglio)
Il Ministro della Semplificazione normativa è Roberto Calderoli (senza portafoglio)
Il Ministro del Turismo è Michela Vittoria Brambilla (senza portafoglio)
Il Governatore della Banca d’Italia è Mario Draghi
Il Presidente della Fiat è Luca Cordero di Montezemolo
L’ Amministratore delegato della Fiat è Sergio Marchionne
Il Segretario Nazionale dei Popolari-UDEUR è Clemente Mastella
Il Coordinatore Nazionale di Sinistra Democratica è Claudio Fava
Il Presidente della Rosa per l’Italia è Savino Pezzotta

Nel mondo

Il Papa è Benedetto XVI
Il Presidente degli Stati Uniti d’America è Barack Obama
Il Presidente del Federal Reserve System è Ben Bernanke
Il Presidente della BCE è Jean-Claude Trichet
Il Presidente della Federazione russa è Dmitrij Medvedev
Il Presidente del Governo della Federazione russa è Vladimir Putin
Il Presidente della Repubblica Popolare Cinese è Hu Jintao
La Regina del Regno Unito è Elisabetta II
Il Premier del Regno Unito è Gordon Brown
La Cancelliera Federale di Germania è Angela Merkel
Il Presidente della Repubblica francese è Nicolas Sarkozy
Il Primo Ministro della Repubblica francese è François Fillon
Il Re di Spagna è Juan Carlos I
Il Presidente del Governo di Spagna è José Luis Rodríguez Zapatero
Il Presidente dell’ Egitto è Hosni Mubarak
Il Primo Ministro di Israele è Benjamin Netanyahu
Il Presidente della Repubblica Turca è Abdullah Gül
Il Presidente della Repubblica Indiana è Pratibha Patil
Il Primo Ministro della Repubblica Indiana è Manmohan Singh
La Guida Suprema dell’ Iran è Ali Khamenei
Il Presidente dell’ Iran è Mahmud Ahmadinejad

Nuovi dati sul consumo di dro­ga confermano che da qui al 2012 tornerà di moda l’eroina; che gli italiani dediti alla cocai­na o simili saranno un milione, il 3% della popolazione di 15-54 anni, con prevalenza dei ma­schi sulle femmine. E soprattut­to che il vizio degli stupefacenti è ormai un’inclinazione banale, al punto che i bambini di una certa scuola elementare milane­se sono stati sorpresi a giocare a «tossico» e «spacciatore» con lo stesso entusiasmo e la stessa in­consapevolezza con cui mezzo secolo fa si giocava a indiani e cow boy e ci si ammazzava per finta con le pistole di latta.

Che significa? Spieghi bene.
L’ha raccontato il Corriere del­la sera ieri, senza fare il nome della scuola e delle famiglie coinvolte, purtroppo, a causa della maledetta legge sulla pri­vacy. Non possiamo quindi sa­perne di più né approfondire. C’è una mamma che sta prepa­rando una torta in cucina e a un certo punto si accorge che il bambino, 9 anni, sta impac­chettando una sostanza minu­ta, una specie di polvere, den­tro una pellicola di cellopha­ne. Quando ha preparato la bu­stina, che contiene in realtà gomma da cancellare tritata, il bambino va a pigliare l’accen­dino che sta posato davanti ai fornelli e brucia un lato del pac­chetto per sigillarlo. «Che dia­mine stai facendo» esclama la madre. E il bambino risponde che sta giocando a «tossico». Spiega anche che è l’ultimo di­vertimento in classe: durante l’intervallo i bambini si riuni­scono e alcuni si fingono spac­ciatori, altri consumatori, fan­no gli stessi gesti che devono aver visto in strada, insomma potremmo considerarla la nuo­va versione del «gioco del dot­tore » se non fosse che uno di questi piccoli, interrogato da una poliziotta, ha candidamen­te ammesso di aver imparato le tecniche dell’imbustamento guardando il padre. «Papà lo fa tutte le sere». Il Corriere dice che una maestra di questa quarta elementare s’è messa a piangere dicendo: «Adesso da­rete la colpa a noi».

Daremo la colpa a loro?
Non lo so. Certamente daremo una colpa al padre tossi­co/ spacciatore, talmente inco­sciente da amministrare il suo vizio davanti al figlio. Avendo visto quello che ha visto, come farà il bambino, più tardi, a per­cepire la pericolosità, lo squal­lore di quelle procedure? ve­ro però che l’indifferenza mo­rale di quel padre discende dal­l’indifferenza complessiva del nostro sistema verso il consu­mo di cocaina, vissuta dalla maggior parte dei cosiddetti fi­ghi in circolazione come un must di chi sa vivere, un gesto il cui eventuale contenuto tra­sgressivo appartiene alle ne­cessità di una condotta davve­ro elegante. Lei sa già, perché lo abbiamo scritto tante volte, che i parlamentari sniffano al­la grande, qui in Italia, ma an­che all’estero dove giornalisti e ricercatori hanno trovato tracce della polvere bianca nei bagni del Parlamento euro­peo, in quelli del Bundestag, in quelli di un certo albergo di Bri­ghton dove si teneva il congres­so dei laburisti, eccetera. I vas­soi con le piste dànno quel cer­to tono alle feste, no? Tutta la faccenda, alla fine, non poteva non essere carpita dai bambi­ni, i più implacabili osservatori di noi adulti.

Lei ha preannunciato però il ri­torno dell’eroina.
Non l’ho preannunciato io, ma il Prevo.lab, il laboratorio sulle dipendenze della Regione Lombardia: alla fine del trien­nio 2009-2012 gli eroinomani saranno 160 mila, cioè il 40% in più rispetto a ora. I mercanti piloteranno questa diffusione specialmente nelle grandi cit­tà: Milano, Roma, Torino, Na­poli. una normale strategia di marketing.

Perché puntare nuovamente sull’eroina?
Perché dà un’assuefazione maggiore e quindi garantisce una fedeltà maggiore dei con­sumatori. I trafficanti stanno anche abbassando i prezzi, sia della coca che dell’ero, per far entrare nel mercato i ragazzini di 14 anni, che poi resteranno in buona parte invischiati fino alla fine dei loro giorni. Si pre­vede che nel 2012 una dose di coca non costerà più di 13 eu­ro, e una di brown solo 7. Gli spacciatori puntano soprattut­to sull’eroina da fumare.

Questo mercato non conosce crisi?
Sì, la crisi ha avuto un effetto. Lo stesso Prevo.lab l’anno scor­so aveva previsto un aumento del consumo di coca del 20%, hanno verificato quest’anno che l’incremento è appena del 5.Unpaiodimesifaiprofesso­ri della Brooking Institution hanno prodotto un documen­to in cui si invitano i governi a riconsiderare l’ipotesi di libera­lizzare il mercato, in modo da togliere di mezzo la lunga cate­na di pratiche malavitose che il traffico della droga rende in­dispensabili. Ma i governi, da quell’orecchio, non ci sentono. Se abbiano ragione, io non lo so. [Giorgio Dell’Arti, Gazzetta dello Sport 25/7/2009]
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