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 2008  gennaio 30 Mercoledì calendario

In Italia

Il Presidente della Repubblica è Giorgio Napolitano
Il Presidente del Senato è Franco Marini
Il Presidente della Camera è Fausto Bertinotti
Il Presidente del Consiglio è Romano Prodi
Il Vicepresidente del Consiglio è Massimo D’Alema
Il Vicepresidente del Consiglio è Francesco Rutelli
Il Ministro degli Interni è Giuliano Amato
Il Ministro degli Esteri è Massimo D’Alema
Il Ministro della Giustizia è Luigi Scotti
Il Ministro dell’ Economia e delle Finanze è Tommaso Padoa-Schioppa
Il Ministro della Difesa è Arturo Parisi
Il Ministro della Pubblica Istruzione è Giuseppe Fioroni
Il Ministro delle Infrastrutture è Antonio Di Pietro
Il Ministro dello Sviluppo economico è Pier Luigi Bersani
Il Ministro delle Politiche agricole è Paolo De Castro
Il Ministro della Salute è Livia Turco
Il Ministro delle Comunicazioni è Paolo Gentiloni
Il Ministro del Commercio estero è Emma Bonino
Il Ministro dei Trasporti è Alessandro Bianchi
Il Ministro del Lavoro e Previdenza sociale è Cesare Damiano
Il Ministro della Solidarietà sociale è Paolo Ferrero
Il Ministro di Beni e Attività culturali è Francesco Rutelli
Il Ministro dell’ Ambiente è Alfonso Pecoraro Scanio
Il Ministro di Università e ricerca scientifica è Fabio Mussi
Il Ministro di Affari regionali e autonomie locali è Linda Lanzillotta (senza portafoglio)
Il Ministro dell’ Attuazione programma di governo è Giulio Santagata (senza portafoglio)
Il Ministro dei Diritti e Pari Opportunità è Barbara Pollastrini (senza portafoglio)
Il Ministro delle Politiche comunitarie è Emma Bonino (senza portafoglio)
Il Ministro delle Politiche giovanili e Attività sportive è Giovanna Melandri (senza portafoglio)
Il Ministro delle Politiche per la famiglia è Rosy Bindi (senza portafoglio)
Il Ministro di Riforme e innovazione nella Pubblica Amministrazione è Luigi Nicolais (senza portafoglio)
Il Ministro di Riforme istituzionali e Rapporti con il Parlamento è Vannino Chiti (senza portafoglio)
Il Governatore della Banca d’Italia è Mario Draghi
Il Presidente della Fiat è Luca Cordero di Montezemolo
L’ Amministratore delegato della Fiat è Sergio Marchionne
Il Segretario Nazionale dei Popolari-UDEUR è Clemente Mastella
Il Coordinatore Nazionale di Sinistra Democratica è Claudio Fava

Nel mondo

Il Papa è Benedetto XVI
Il Presidente degli Stati Uniti d’America è George Walker Bush
Il Presidente del Federal Reserve System è Ben Bernanke
Il Presidente della BCE è Jean-Claude Trichet
Il Presidente della Federazione russa è Vladimir Putin
Il Presidente del Governo della Federazione russa è Viktor Zubkov
Il Presidente della Repubblica Popolare Cinese è Hu Jintao
La Regina del Regno Unito è Elisabetta II
Il Premier del Regno Unito è Gordon Brown
La Cancelliera Federale di Germania è Angela Merkel
Il Presidente della Repubblica francese è Nicolas Sarkozy
Il Primo Ministro della Repubblica francese è François Fillon
Il Re di Spagna è Juan Carlos I
Il Presidente del Governo di Spagna è José Luis Rodríguez Zapatero
Il Presidente dell’ Egitto è Hosni Mubarak
Il Primo Ministro di Israele è Ehud Olmert
Il Presidente della Repubblica Turca è Abdullah Gül
Il Presidente della Repubblica Indiana è Pratibha Patil
Il Primo Ministro della Repubblica Indiana è Manmohan Singh
La Guida Suprema dell’ Iran è Ali Khamenei
Il Presidente dell’ Iran è Mahmud Ahmadinejad

Ieri pomeriggio Napolitano ha convocato Marini al Quirinale e gli ha chiesto di continuare le consultazioni.

• Non gli ha dato l’incarico di formare un governo?
La frase precisa è questa, gliela riferisco nel testo ufficiale letto ai giornalisti dal segretario generale Donato Marra: «Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha conferito al presidente del Senato Franco Marini l’incarico di verificare la possibilità di consenso su una riforma della legge elettorale e di sostegno a un governo funzionale all’approvazione di tale riforma e all’assunzione delle decisioni più urgenti». Dunque Marini non può e non deve formare un governo, cioè stendere la lista dei ministri. Deve invece parlare con i capi-partito e farsi dir di sì alla domanda: «Mi votate, per favore, se mi impegno a varare una nuova legge elettorale?»

• Non parla solo della legge elettorale. Dice anche: «decisioni più urgenti».
Si riferisce alle nomine in quei seicento enti che hanno bisogno di rinnovare i vertici. Per alcuni di questi la legge non consente di aspettare. chiaro che Marini si impegnerebbe a nominare persone gradite a tutti e due gli schieramenti o comunque non sgradite a nessuno dei due.

• Che cosa hanno detto i capi-partito dopo questo mandato a Marini? “Mandato” è la parola giusta, no?
Sì, “mandato”, è il “mandato esplorativo” di cui avevamo parlato nei giorni scorsi. Ma niente, hanno più o meno dichiarato quello che si può immaginare. Berlusconi e la Lega dicono che si tratta di una perdita di tempo e la Lega, addirittura, si rifiuterà di rispondere alla convocazione del presidente del Senato. Tutto l’interesse è concentrato sull’Udc: Casini ha problemi perché c’è questo Baccini che, con Tabacci, ha lasciato l’Udc. Voleva avdere la certezza di un ministero nella prossima legislatura e Casini gli ha spiegato che, dopo la vittoria di Berlusconi, lui diventerà ministro degli Esteri e non ci saranno perciò altri posti. Baccini allora se n’è andato e ha dichiarato di voler aderire a una nuova formazione centrista, detta per ora Rosa Bianca, e progettata da Savino Pezzotta. Intanto però potrebbe sostenere Marini e magari diventare presidente del Senato. Con questo appoggio Marini avrebbe la maggioranza in Senato? Diliberto ha detto che non voterà per il governo se questo aprirà a destra. Baccini è destra o no? Siamo, come si capisce, sul filo del rasoio.

• Marini non potrebbe chiedere a Napolitano di andare lo stesso davanti alle Camere per mettersi alla prova?
Questo è il compito che spetterebbe casomai ad Amato, subito dopo, perché pare abbastanza probabile che il Capo dello Stato non voglia far gestire il periodo elettorale a Prodi. Veltroni ha ridotto ieri le sue pretese: gli piacerebbe un governo che arrivasse alla fine dell’anno, ma si accontenta di un governo che cambia la legge elettorale. Accetta il voto a giugno. Ieri sera al Tg1 ha detto che questo governo dovrebbe pure occuparsi, in pochi giorni, di far crescere i salari. Ma è chiaramente propaganda.

• E se si facesse svolgere il referendum?
 quello che chiedono i referendari. Ieri tra l’altro la Corte costituzionale, nel rendere nota la motivazione del sì ai referendum, ha fortemente criticato l’attuale legge elettorale per il fatto che non pretende il raggiungimento di una soglia minima di consenso per attribuire il premio di maggioranza. Qualcuno ieri ha detto che questo documento potrebbe aiutare Marini. Ma non mi pare che Berlusconi, finora, si sia commosso. [Giorgio Dell’Arti, Gazzetta dello Sport 30/1/2008] (leggi)

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