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 2008  gennaio 30 Mercoledì calendario

De Gennaro: «Rifiuti, così ci si ferma». Corriere della Sera 30 gennaio 2008. NAPOLI – Si avvicina il momento in cui dovranno essere riaperte le discariche previste dal piano del commissario straordinario per l’emergenza rifiuti Gianni De Gennaro, e crescono proteste e tensioni

De Gennaro: «Rifiuti, così ci si ferma». Corriere della Sera 30 gennaio 2008. NAPOLI – Si avvicina il momento in cui dovranno essere riaperte le discariche previste dal piano del commissario straordinario per l’emergenza rifiuti Gianni De Gennaro, e crescono proteste e tensioni. E in qualche caso la situazione scappa di mano. Come a Marigliano, nell’entroterra napoletano, dove gli abitanti non vogliono che venga utilizzato un impianto per lo smaltimento dei rifiuti chiuso da tempo. Un impianto che negli ultimi giorni è presidiato, con scopi ovviamente diversi, sia dalla polizia, attrezzata con caschi, scudi e manganelli, sia dai manifestanti. Ieri la situazione è precipitata quando gli agenti che dovevano dare il cambio ai loro colleghi, si sono trovati davanti un nutrito gruppo di persone che, seppure in maniera pacifica, cercavano di impedire alla polizia di raggiungere lo sversatoio. Non è stata una vera e propria carica - nel senso che non sono volati i lacrimogeni - ma il blocco è stato comunque rimosso con la forza, e qualcuno si è fatto male. Il guaio più grosso, però, è che tra i mani-festanti messi in fuga, c’erano anche bambini e almeno una donna incinta, che ha dovuto anche fare ricorso (insieme con altri sei) alle cure dei medici. E non è stata una bella scena, quella dei ragazzini coinvolti negli scontri. Il sindaco di Marigliano Felice Esposito Corcione parla di «situazione ormai ingestibile», e aggiunge: «Non potrò più garantire la legalità. Non posso fermare una protesta che era pacifica ma che si è esasperata quando abbiamo visto le ruspe in azione». Marigliano, dove ieri è stata anche bloccata la linea ferroviaria, non è il solo punto caldo delle proteste per i rifiuti. A Montesarchio e ad Ariano Irpino - altre località dove dovranno essere riaperte le discariche - la mobilitazione è iniziata già da giorni, e se nel fine settimana, come è previsto, cominceranno davvero ad arrivare i camion con la spazzatura, c’è da temere che anche lì la tensione andrà oltre il livello di guardia. Senza contare i blocchi stradali che continuano a ripetersi nelle zone dove la situazione igienica è più critica. Ieri è toccato all’area flegrea, da Pozzuoli fino a Licola, sulla statale domiziana, con il traffico che è rimasto paralizzato per ore. Una situazione complessiva che sta mettendo a dura prova la pazienza con la quale il prefetto De Gennaro sta cercando di risolvere la situazione. Ieri è stato a Roma per essere ascoltato dalla Commissione bicamerale sul ciclo dei rifiuti, ma è stato informato degli incidenti di Marigliano in tempo reale. «Così non si va avanti, qui c’è una crisi di nervi», è stato il suo primo commento. «Ma tutte le mediazioni sono state fatte - ha aggiunto - ho voluto ascoltare tutti proprio perché non ci fosse dissenso sociale. A questo punto le rivolte non hanno senso, mentre se vogliamo uscire dall’emergenza deve prevalere in tutti il buon senso e la collaborazione». Fulvio Bufi