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 2008  giugno 23 Lunedì calendario

In Italia

Il Presidente della Repubblica è Giorgio Napolitano
Il Presidente del Senato è Renato Schifani
Il Presidente della Camera è Gianfranco Fini
Il Presidente del Consiglio è Silvio Berlusconi
Il Ministro degli Interni è Roberto Maroni
Il Ministro degli Esteri è Franco Frattini
Il Ministro della Giustizia è Angelino Alfano
Il Ministro di Istruzione, università e ricerca è Mariastella Gelmini
Il Ministro del Lavoro e delle politiche sociali è Maurizio Sacconi
Il Ministro dell’ Economia e delle Finanze è Giulio Tremonti
Il Ministro della Difesa è Ignazio La Russa
Il Ministro dello Sviluppo economico è Paolo Romani
Il Ministro delle Politiche agricole è Luca Zaia
Il Ministro di Infrastrutture e trasporti è Altero Matteoli
Il Ministro della Salute è Ferruccio Fazio
Il Ministro di Beni e Attività culturali è Giancarlo Galan
Il Ministro dell’ Ambiente è Stefania Prestigiacomo
Il Ministro dell’ Attuazione programma di governo è Gianfranco Rotondi (senza portafoglio)
Il Ministro della Gioventù è Giorgia Meloni (senza portafoglio)
Il Ministro delle Pari opportunità è Mara Carfagna (senza portafoglio)
Il Ministro delle Politiche europee è Andrea Ronchi (senza portafoglio)
Il Ministro di Pubblica amministrazione e Innovazione è Renato Brunetta (senza portafoglio)
Il Ministro dei Rapporti con il Parlamento è Elio Vito (senza portafoglio)
Il Ministro di Rapporti con le Regioni e Coesione territoriale è Raffaele Fitto (senza portafoglio)
Il Ministro delle Riforme per il federalismo è Umberto Bossi (senza portafoglio)
Il Ministro della Semplificazione normativa è Roberto Calderoli (senza portafoglio)
Il Governatore della Banca d’Italia è Mario Draghi
Il Presidente della Fiat è Luca Cordero di Montezemolo
L’ Amministratore delegato della Fiat è Sergio Marchionne
Il Segretario Nazionale dei Popolari-UDEUR è Clemente Mastella
Il Coordinatore Nazionale di Sinistra Democratica è Claudio Fava
Il Leader dei Popolari Liberali è Carlo Giovanardi
Il Presidente della Rosa per l’Italia è Savino Pezzotta

Nel mondo

Il Papa è Benedetto XVI
Il Presidente degli Stati Uniti d’America è George Walker Bush
Il Presidente del Federal Reserve System è Ben Bernanke
Il Presidente della BCE è Jean-Claude Trichet
Il Presidente della Federazione russa è Dmitrij Medvedev
Il Presidente del Governo della Federazione russa è Vladimir Putin
Il Presidente della Repubblica Popolare Cinese è Hu Jintao
La Regina del Regno Unito è Elisabetta II
Il Premier del Regno Unito è Gordon Brown
La Cancelliera Federale di Germania è Angela Merkel
Il Presidente della Repubblica francese è Nicolas Sarkozy
Il Primo Ministro della Repubblica francese è François Fillon
Il Re di Spagna è Juan Carlos I
Il Presidente del Governo di Spagna è José Luis Rodríguez Zapatero
Il Presidente dell’ Egitto è Hosni Mubarak
Il Primo Ministro di Israele è Ehud Olmert
Il Presidente della Repubblica Turca è Abdullah Gül
Il Presidente della Repubblica Indiana è Pratibha Patil
Il Primo Ministro della Repubblica Indiana è Manmohan Singh
La Guida Suprema dell’ Iran è Ali Khamenei
Il Presidente dell’ Iran è Mahmud Ahmadinejad

Berlusconi ha il 63% dei consensi...

Caspita. una percentuale molto più alta dei voti che ha ricevuto.
Il governo sta un po’ più sotto: ha il 59. Il Popolo della Libertà starebbe al 38-39, la Lega sempre intorno all’8, mentre il Partito democratico avrebbe perso almeno 3 punti e starebbe in prossimità del 30. Che viene giudicata una quota pericolosa. Del resto le difficoltà del Pd si sono viste all’Assemblea dell’altro giorno, andata semideserta. Ma è interessante l’andamento del consenso per Berlusconi: dal 14 aprile, giorno del voto, a oggi non ha fatto che salire. Poi, sabato scorso, Francesco Verderami sul Corriere della Sera ha segnalato che il plauso aveva subito una piccola battuta d’arresto: dal 65%, punta massima toccata nel periodo, era sceso al 63.

Colpa dei giudici?
Sembrerebbe di sì. Soprattutto l’elettorato più distante dal premier sarebbe rimasto sconcertato dall’improvvisa riapertura della guerra con i giudici. Abbiamo raccontato la storia dell’emendamento – già approvato – che sospende per un anno i processi in cui si giudicano i reati meno gravi, quelli che non prevedono condanne superiori ai dieci anni. Beh, a questa mossa di Berlusconi il sindacato di categoria (l’Associazione Nazionale Magistrati, in sigla Anm) ha risposto con un comunicato durissimo, due membri del Csm hanno stilato un parere in cui giudicano la norma anticostituzionale, le toghe vogliono andare da Napolitano, insomma è tornata la guerra-guerra. Questo non è piaciuto, e il premier ha perso due punti. Il calo di popolarità spiega le grida del Cavaliere da Bruxelles, quando ha protestato la sua innocenza giurando sulla testa dei cinque figli e ha promesso che non si avvarrà, nel suo processo, delle norme previste dall’emendamento (infatti un imputato può chiedere e ottenere che il suo procedimento non sia sospeso). Dovrebbe esserci qualche grossa esternazione anche questa settimana, perché gli esperti in comunicazione avrebbero spiegato a Berlusconi che per continuare ad avere la simpatia del popolo deve metterci la faccia. Confalonieri vuole che vada in televisione a parlare almeno agli spettatori di Mediaset. A quanto pare accadrà.

Dunque, i giudici hanno un grande consenso popolare.
Per niente. Altri sondaggi, citati sempre da Verderami, mostrano che la considerazione degli italiani per i giudici – ai suoi massimi nel 93-94, epoca di Mani Pulite – è oggi al minimo storico, con un misero 21%. La magistratura ha fornito una cattiva prova di sé non solo tutte quelle volte che ha dato l’impressione di muoversi sotto la spinta di un progetto politico (il giudice Sansa s’è permesso di annunciare che forse disobbedirà alla legge di Berlusconi!), ma anche – per dir cosi – “tecnicamente”, in tante vicende di cronaca: i ragazzini Pappalardi con la detenzione cocciuta del padre (proprio ieri la Cassazione ha demolito il comportamento di quei magistrati), il caso imbarazzante di Rignano, le indagini inutili di Garlasco, i tanti dubbi di Perugia. Per non dire delle scarcerazioni facili, con gente accusata d’omicidio che torna libera e ammazza di nuovo... E tuttavia un altro sondaggio, questa volta di Mannheimer, mostra che in definitiva del problema della giustizia, cioè dello scontro tra Berlusconi e i magistrati, alla gente interessa molto poco.

Che cosa gli interessa invece?
La domanda che hanno fatto i ricercatori di Mannheimer era questa: «Qual è la questione più importante che il Governo deve affrontare in questo momento?». Campione di 957 persone, con un margine di errore – in più o in meno – del 3%. Ebbene la questione che sta al primo posto – con il 15 per cento di risposte – è quella dei prezzi. Gli italiani vogliono che il governo faccia qualcosa per controllare i prezzi. Il “miglioramento della giustizia”, col 3,4 per cento delle risposte, sta al centro della classifica.

Come potrebbe il governo controllare i prezzi?
In linea di massima non può. Se parliamo dei prezzi del petrolio, ci vuole un accordo mondiale e magari che passi l’idea di Tremonti di restringere il gruppo di chi specula aumentando il deposito obbligatorio degli operatori. In Italia i vari mister Prezzi non hanno la minima possibilità, se non quella di far rumore. La strada maestra per tenere i prezzi bassi è difendere la concorrenza, cioè mettere i fornitori di servizi o di merci uno contro l’altro in modo che siano incoraggiati a tenere i prezzi bassi. Da noi è fantascienza, come vedremo tra qualche giorno quando gli autotrasportatori – se qualcosa non li dissuaderà prima – fermeranno i camion per cinque giorni. Sono padroncini che non si fanno concorrenza, ma che hanno formato un cartello. Comportamento tipicamento italiano. O sudamericano. [Giorgio Dell’Arti, Gazzetta dello Sport 23/6/2008]
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