Il fatto del giorno
di Giorgio Dell'Arti
Il contratto M5s-Lega
Secondo la narrazione grilloleghista, Di Maio, Salvini e gli altri stanno costruendo un programma di governo e un esecutivo popolari e rivoluzionari, che mettono al primo posto gli interessi del Paese e degli italiani. E a questo programma di governo si oppongono in ogni modo le forze oscure del capitalismo mondiale, gli gnomi dell’alta finanza, le banche, i grandi giornali, tutti coloro che, inventando la cosiddetta Europa unita, hanno creato centri di potere occulto e burocratico, moltiplicato le briglie con cui si tengono avvinte le forze nazionali in modo da saccheggiar meglio le loro ricchezze. Che si creda o no a questa formidabile mitologia - e ricordando che sotto il velo di ogni mitologia si nascondono sempre delle verità - è un fatto che generalmente parlando l’ipotetico governo M5s-Lega ha un sacco di nemici. Ieri gli ha tirato addosso lo stesso Macron («in Italia forze eterogenee e paradossali che potrebbero allearsi su un progetto»), mentre Gentiloni, premier ancora in carica, trovandosi a Sofia per il vertice Ue-Balcani, ha quasi lanciato un appello ai partner della Ue contro la svolta che si sta profilando in Italia, descrivendo «preoccupazioni tra i leader europei che io personalmente condivido» e che riguardano «le grandi scelte internazionali» sulle quali in passato si son detti d’accordo anche «Tsipras e Orbán» (cioè estrema sinistra ed estrema destra), le politiche a debito e il cambiamento delle politiche migratorie. Sono viste come attacchi delle «oscure forze» anche le oscillazioni dei mercati, nel retropensiero grilloleghista indotte apposta per affossare la rivoluzione incipiente. Ieri lo spread è rimasto sopra i 150 punti e il Mps, che aveva recuperato 20 punti in due giorni, è precipitato di nuovo di un 8% per via di un passaggio del contratto di governo in cui si dice che le politiche adottate finora vanno cambiate e che gli operatori hanno interpretato come la volontà di vendere (per due terzi Mps è in mano al Tesoro).
• Il presidente del consiglio?
Sarà grillino, ma non Di Maio. Se si arriverà in porto. Salvini ha detto: «Se chiudiamo, chiudiamo lunedì anche con il nome del premier, altrimenti avremo fatto un grande lavoro di cui qualcuno ci sarà grato». Tutti e due nel week-end consulteranno le loro basi. I problemi esistono, ma è difficile scommettere su come finirà.
• Che cosa dice questo contratto?
Un sacco di cose. Sono una quarantina di pagine.
• Il reddito di cittadinanza c’è? La flat tax c’è? La legge Fornero sulle pensioni viene abolita?
La Lega ha imposto che il reddito di cittadinanza sia erogato per due anni solo a chi ha bisogno. 780 euro. Ma se ti offrono un lavoro e lo rifiuti, smettono di pagartelo. Fa parte di questo capitolo anche un’integrazione prevista per le pensioni più basse. Esborso previsto: 17 miliardi. La flat tax è imperniata su due aliquote, 15 e 20%. È sparito il 15% per le imprese. Per la revisione della Fornero si prevede l’introduzione della quota 100: potrà ritirarsi, aderendo al regime contributivo (incasso quanto ho versato e gli ultimi stipendi non contano), chi totalizzerà cento dalla somma di età anagrafica e anni di contributi. Oppure, con 41 anni, si potrà andare in pensione comunque. Per le donne: pensione subito se hai 35 anni di contributi e 57-58 anni di età. Tagli alle pensioni da cinquemila euro netti al mese, ma di entità non specificata. Questo capitolo impegna 5 miliardi di spese. Siccome è ovvio che si dovranno trovare i 12,5 miliardi necessari per evitare l’aumento dell’Iva, siamo già a uno sforzo da 37,5 miliardi. Per reperire queste risorse s’è parlato di un mega-condono fiscale e di una revisione dei trattati europei.
• Per esempio?
Togliere dal calcolo debito/Pil le spese dello stato per investimenti e la parte di debito (gli ormai famosi 250 miliardi) che giace nelle casseforti della Bce. Si ipotizza che queste misure valgano per tutti. Chi sa.
• Altre cose importanti?
I lavori della Tav continuano. È prevista la difesa domiciliare (cioè, suppongo, se spari al ladro che t’è entrato in casa non sei punibile). Inasprimento delle pene per violenza sessuale, furto, scippo, rapina e truffa, nonché una «seria riforma della prescrizione dei reati». Condanne più dure per i reati contro la pubblica amministrazione, vietando il ricorso a sconti e riti premiali alternativi. Corrotti e corruttori privati dei diritti civili. «Agenti provocatori» sotto copertura per favorire l’emersione dei fenomeni corruttivi, che ha l’aria di somigliare a quello che chiede Piercamillo Davigo. In politica internazionale: stiamo con gli Stati Uniti e la Nato, ma le sanzioni alla Russia vanno tolte (apprezzamenti ufficiale da Mosca). Sui migranti: negoziare con la Ue per «rendere chiare e rapide le procedure di rimpatrio», «verifica delle clausole dell’approdo delle navi umanitarie nei porti italiani», nei centri di accoglienza siano sempre garantiti i diritti umani. Non siamo lontanissimi dalle idee di Minniti. Altri punti sono necessariamente oscuri o vaghi: l’Ilva va riconvertita ma salvando i livelli occupazionali (?), le intenzioni sul conflitto d’interessi sono fumosissime, l’Alitalia va salvata nel quadro di una ridefinizione della politica nazionale dei trasporti (l’aria è che gli piacerebbe statalizzarla), i vaccini sì, ma insomma anche i no vax hanno le loro ragioni (vattelapesca come va a finire). Creazione di un ministero per le disabilità. Ah, prima che mi dimentico: vogliono reintrodurre i voucher.
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