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 2018  maggio 18 Venerdì calendario

In Italia

Il Presidente della Repubblica è Sergio Mattarella
Il Presidente del Senato è Maria Elisabetta Alberti Casellati
Il Presidente della Camera è Roberto Fico
Il Presidente del Consiglio è Paolo Gentiloni
Il Ministro dell’ Interno è Marco Minniti
Il Ministro degli Affari Esteri è Angelino Alfano
Il Ministro della Giustizia è Andrea Orlando
Il Ministro dell’ Economia e delle Finanze è Pier Carlo Padoan
Il Ministro di Istruzione, università e ricerca è Valeria Fedeli
Il Ministro del Lavoro e delle politiche sociali è Giuliano Poletti
Il Ministro della Difesa è Roberta Pinotti
Il Ministro dello Sviluppo economico è Carlo Calenda
Il Ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali è Paolo Gentiloni (interim)
Il Ministro di Infrastrutture e trasporti è Graziano Delrio
Il Ministro della Salute è Beatrice Lorenzin
Il Ministro di Beni e attività culturali e turismo è Dario Franceschini
Il Ministro dell’ Ambiente, della Tutela del Territorio e del Mare è Gian Luca Galletti
Il Ministro per la Semplificazione e la Pubblica Amministrazione è Marianna Madia (senza portafoglio)
Il Ministro dei Rapporti con il Parlamento è Anna Finocchiaro (senza portafoglio)
Il Ministro dello Sport è Luca Lotti (senza portafoglio)
Il Ministro della Coesione territoriale e Mezzogiorno è Claudio De Vincenti (senza portafoglio)
Il Governatore della Banca d’Italia è Ignazio Visco
Il Presidente di Fca è John Elkann
L’ Amministratore delegato di Fca è Sergio Marchionne

Nel mondo

Il Papa è Francesco I
Il Presidente degli Stati Uniti d’America è Donald Trump
Il Presidente del Federal Reserve System è Jerome Powell
Il Presidente della BCE è Mario Draghi
Il Presidente della Federazione russa è Vladimir Putin
Il Presidente del Governo della Federazione russa è Dmitrij Medvedev
Il Presidente della Repubblica Popolare Cinese è Xi Jinping
La Regina del Regno Unito è Elisabetta II
Il Premier del Regno Unito è Theresa May
La Cancelliera Federale di Germania è Angela Merkel
Il Presidente della Repubblica francese è Emmanuel Macron
Il Primo Ministro della Repubblica francese è Édouard Philippe
Il Re di Spagna è Felipe VI di Borbone
Il Presidente del Governo di Spagna è Mariano Rajoy Brey
Il Presidente dell’ Egitto è Abd al-Fattah al-Sisi
Il Primo Ministro di Israele è Benjamin Netanyahu
Il Presidente della Repubblica Turca è Recep Tayyip Erdogan
Il Presidente della Repubblica Indiana è Ram Nath Kovind
Il Primo Ministro della Repubblica Indiana è Damodardas Narendra Modi
La Guida Suprema dell’ Iran è Ali Khamenei
Il Presidente dell’ Iran è Hassan Rohani

Il contratto M5s-Lega

Secondo la narrazione grilloleghista, Di Maio, Salvini e gli altri stanno costruendo un programma di governo e un esecutivo popolari e rivoluzionari, che mettono al primo posto gli interessi del Paese e degli italiani. E a questo programma di governo si oppongono in ogni modo le forze oscure del capitalismo mondiale, gli gnomi dell’alta finanza, le banche, i grandi giornali, tutti coloro che, inventando la cosiddetta Europa unita, hanno creato centri di potere occulto e burocratico, moltiplicato le briglie con cui si tengono avvinte le forze nazionali in modo da saccheggiar meglio le loro ricchezze. Che si creda o no a questa formidabile mitologia - e ricordando che sotto il velo di ogni mitologia si nascondono sempre delle verità - è un fatto che generalmente parlando l’ipotetico governo M5s-Lega ha un sacco di nemici. Ieri gli ha tirato addosso lo stesso Macron («in Italia forze eterogenee e paradossali che potrebbero allearsi su un progetto»), mentre Gentiloni, premier ancora in carica, trovandosi a Sofia per il vertice Ue-Balcani, ha quasi lanciato un appello ai partner della Ue contro la svolta che si sta profilando in Italia, descrivendo «preoccupazioni tra i leader europei che io personalmente condivido» e che riguardano «le grandi scelte internazionali» sulle quali in passato si son detti d’accordo anche «Tsipras e Orbán» (cioè estrema sinistra ed estrema destra), le politiche a debito e il cambiamento delle politiche migratorie. Sono viste come attacchi delle «oscure forze» anche le oscillazioni dei mercati, nel retropensiero grilloleghista indotte apposta per affossare la rivoluzione incipiente. Ieri lo spread è rimasto sopra i 150 punti e il Mps, che aveva recuperato 20 punti in due giorni, è precipitato di nuovo di un 8% per via di un passaggio del contratto di governo in cui si dice che le politiche adottate finora vanno cambiate e che gli operatori hanno interpretato come la volontà di vendere (per due terzi Mps è in mano al Tesoro).  

Il presidente del consiglio?
Sarà grillino, ma non Di Maio. Se si arriverà in porto. Salvini ha detto: «Se chiudiamo, chiudiamo lunedì anche con il nome del premier, altrimenti avremo fatto un grande lavoro di cui qualcuno ci sarà grato». Tutti e due nel week-end consulteranno le loro basi. I problemi esistono, ma è difficile scommettere su come finirà.  

Che cosa dice questo contratto?
Un sacco di cose. Sono una quarantina di pagine.  

Il reddito di cittadinanza c’è? La flat tax c’è? La legge Fornero sulle pensioni viene abolita?
La Lega ha imposto che il reddito di cittadinanza sia erogato per due anni solo a chi ha bisogno. 780 euro. Ma se ti offrono un lavoro e lo rifiuti, smettono di pagartelo. Fa parte di questo capitolo anche un’integrazione prevista per le pensioni più basse. Esborso previsto: 17 miliardi. La flat tax è imperniata su due aliquote, 15 e 20%. È sparito il 15% per le imprese. Per la revisione della Fornero si prevede l’introduzione della quota 100: potrà ritirarsi, aderendo al regime contributivo (incasso quanto ho versato e gli ultimi stipendi non contano), chi totalizzerà cento dalla somma di età anagrafica e anni di contributi. Oppure, con 41 anni, si potrà andare in pensione comunque. Per le donne: pensione subito se hai 35 anni di contributi e 57-58 anni di età. Tagli alle pensioni da cinquemila euro netti al mese, ma di entità non specificata. Questo capitolo impegna 5 miliardi di spese. Siccome è ovvio che si dovranno trovare i 12,5 miliardi necessari per evitare l’aumento dell’Iva, siamo già a uno sforzo da 37,5 miliardi. Per reperire queste risorse s’è parlato di un mega-condono fiscale e di una revisione dei trattati europei.  

Per esempio?
Togliere dal calcolo debito/Pil le spese dello stato per investimenti e la parte di debito (gli ormai famosi 250 miliardi) che giace nelle casseforti della Bce. Si ipotizza che queste misure valgano per tutti. Chi sa.  

Altre cose importanti?
I lavori della Tav continuano. È prevista la difesa domiciliare (cioè, suppongo, se spari al ladro che t’è entrato in casa non sei punibile). Inasprimento delle pene per violenza sessuale, furto, scippo, rapina e truffa, nonché una «seria riforma della prescrizione dei reati». Condanne più dure per i reati contro la pubblica amministrazione, vietando il ricorso a sconti e riti premiali alternativi. Corrotti e corruttori privati dei diritti civili. «Agenti provocatori» sotto copertura per favorire l’emersione dei fenomeni corruttivi, che ha l’aria di somigliare a quello che chiede Piercamillo Davigo. In politica internazionale: stiamo con gli Stati Uniti e la Nato, ma le sanzioni alla Russia vanno tolte (apprezzamenti ufficiale da Mosca). Sui migranti: negoziare con la Ue per «rendere chiare e rapide le procedure di rimpatrio», «verifica delle clausole dell’approdo delle navi umanitarie nei porti italiani», nei centri di accoglienza siano sempre garantiti i diritti umani. Non siamo lontanissimi dalle idee di Minniti. Altri punti sono necessariamente oscuri o vaghi: l’Ilva va riconvertita ma salvando i livelli occupazionali (?), le intenzioni sul conflitto d’interessi sono fumosissime, l’Alitalia va salvata nel quadro di una ridefinizione della politica nazionale dei trasporti (l’aria è che gli piacerebbe statalizzarla), i vaccini sì, ma insomma anche i no vax hanno le loro ragioni (vattelapesca come va a finire). Creazione di un ministero per le disabilità. Ah, prima che mi dimentico: vogliono reintrodurre i voucher. (leggi)

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