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 2008  febbraio 05 Martedì calendario

In Italia

Il Presidente della Repubblica è Giorgio Napolitano
Il Presidente del Senato è Franco Marini
Il Presidente della Camera è Fausto Bertinotti
Il Presidente del Consiglio è Romano Prodi
Il Vicepresidente del Consiglio è Massimo D’Alema
Il Vicepresidente del Consiglio è Francesco Rutelli
Il Ministro degli Interni è Giuliano Amato
Il Ministro degli Esteri è Massimo D’Alema
Il Ministro della Giustizia è Luigi Scotti
Il Ministro dell’ Economia e delle Finanze è Tommaso Padoa-Schioppa
Il Ministro della Difesa è Arturo Parisi
Il Ministro della Pubblica Istruzione è Giuseppe Fioroni
Il Ministro delle Infrastrutture è Antonio Di Pietro
Il Ministro dello Sviluppo economico è Pier Luigi Bersani
Il Ministro delle Politiche agricole è Paolo De Castro
Il Ministro della Salute è Livia Turco
Il Ministro delle Comunicazioni è Paolo Gentiloni
Il Ministro del Commercio estero è Emma Bonino
Il Ministro dei Trasporti è Alessandro Bianchi
Il Ministro del Lavoro e Previdenza sociale è Cesare Damiano
Il Ministro della Solidarietà sociale è Paolo Ferrero
Il Ministro di Beni e Attività culturali è Francesco Rutelli
Il Ministro dell’ Ambiente è Alfonso Pecoraro Scanio
Il Ministro di Università e ricerca scientifica è Fabio Mussi
Il Ministro di Affari regionali e autonomie locali è Linda Lanzillotta (senza portafoglio)
Il Ministro dell’ Attuazione programma di governo è Giulio Santagata (senza portafoglio)
Il Ministro dei Diritti e Pari Opportunità è Barbara Pollastrini (senza portafoglio)
Il Ministro delle Politiche comunitarie è Emma Bonino (senza portafoglio)
Il Ministro delle Politiche giovanili e Attività sportive è Giovanna Melandri (senza portafoglio)
Il Ministro delle Politiche per la famiglia è Rosy Bindi (senza portafoglio)
Il Ministro di Riforme e innovazione nella Pubblica Amministrazione è Luigi Nicolais (senza portafoglio)
Il Ministro di Riforme istituzionali e Rapporti con il Parlamento è Vannino Chiti (senza portafoglio)
Il Governatore della Banca d’Italia è Mario Draghi
Il Presidente della Fiat è Luca Cordero di Montezemolo
L’ Amministratore delegato della Fiat è Sergio Marchionne
Il Segretario Nazionale dei Popolari-UDEUR è Clemente Mastella
Il Coordinatore Nazionale di Sinistra Democratica è Claudio Fava
Il Leader dei Popolari Liberali è Carlo Giovanardi

Nel mondo

Il Papa è Benedetto XVI
Il Presidente degli Stati Uniti d’America è George Walker Bush
Il Presidente del Federal Reserve System è Ben Bernanke
Il Presidente della BCE è Jean-Claude Trichet
Il Presidente della Federazione russa è Vladimir Putin
Il Presidente del Governo della Federazione russa è Viktor Zubkov
Il Presidente della Repubblica Popolare Cinese è Hu Jintao
La Regina del Regno Unito è Elisabetta II
Il Premier del Regno Unito è Gordon Brown
La Cancelliera Federale di Germania è Angela Merkel
Il Presidente della Repubblica francese è Nicolas Sarkozy
Il Primo Ministro della Repubblica francese è François Fillon
Il Re di Spagna è Juan Carlos I
Il Presidente del Governo di Spagna è José Luis Rodríguez Zapatero
Il Presidente dell’ Egitto è Hosni Mubarak
Il Primo Ministro di Israele è Ehud Olmert
Il Presidente della Repubblica Turca è Abdullah Gül
Il Presidente della Repubblica Indiana è Pratibha Patil
Il Primo Ministro della Repubblica Indiana è Manmohan Singh
La Guida Suprema dell’ Iran è Ali Khamenei
Il Presidente dell’ Iran è Mahmud Ahmadinejad

Mentre il presidente Napolitano si accinge a sciogliere le Camere, e gli americani stanno per votare i loro candidati alla Casa Bianca, le Borse crollano in tutto il mondo e l’Istat comunica che l’inflazione di gennaio è al 2,9 per cento, un livello che non si toccava dal 2001. Non c’è bisogno di soffermarsi troppo sulla crisi di Wall Street, dell’Europa e di piazza degli Affari (-3 per cento): la caduta di ieri è stata provocata dal brutto indice del mercato dei servizi – il più importante negli Stati Uniti – ma la vera origine, come tutti a questo punto sanno, sta nella finanza, cattiva e truffaldina, dei mutui subprime. Ieri in America la parola recessione è stata scritta a chiare lettere e pronunciata a gran voce. Quanto all’inflazione, essa pure era ampiamente prevista, dati gli aumenti dei prezzi dell’energia e delle materie prime. Ieri le agenzie hanno battuto i numeri relativi: abitazione, acqua, elettricità e combustibili: +1,5 per cento in un mese. Bevande alcoliche e tabacchi: +1,1. Alimentari, bevande analcoliche, mobili, articoli e servizi vari: + 0,6 per cento. Rispetto al gennaio 2007 il prezzo della benzina verde è salito del 12,5% e quello del gasolio del 15,8. I prodotti alimentari del 4,5. E gli stipendi di tutti stanno fermi. Anzi, vanno indietro, perché questi aumenti significano che dalle tasche degli italiani quest’anno sarà tirata come minimo via un’intera mensilità.

• Senta, è tutto talmente sconfortante che non so neanche che cosa chiederle. Ma come fanno a fare questi calcoli con le percentuali, sono poi numeri credibili? Perché a me, per assurdo, mi pare che gli aumenti siano anche di più.
L’Istat stabilisce l’andamento dei prezzi tenendo sotto controllo un “paniere”, cioè un gruppo di prodotti, che viene aggiornato periodicamente. Proprio ieri, per esempio, si è deciso di far uscire dalla lista gli hamburger congelati e i filati Cucirini e di far entrare l’insalata confezionata, il navigatore satellitare, i giochi elettronici per consolle, il combustibile solido, il pranzo con piatto unico.

• Ma non è abbastanza pazzesco? Il costo della vita viene calcolato su prodotti come questi?
Ma no, i prodotti sono 533 e naturalmente ai posti più importanti stanno il pane, la pasta e gli altri generi di prima necessità. Altri istituti – come l’Eurispes – preparano anche panieri alternativi. E la stessa Istat, molte volte, per rispondere alle polemiche di cui ogni tanto è fatta bersaglio, ha mostrato che se anche si cambiassero tutti i prodotti, o se si scegliesso 600 prodotti estraendo a sorte, si otterrebbero più o meno gli stessi risultati. I prezzi salgono in un comparto e scendono in un altro, ma la media finale alla fine è sempre quella. Del resto la misura dell’inflazione ha un altro indicatore facile da capire per noi poveri mortali, che è il tasso di sconto. Quando sale l’inflazione, salgono pure gli interessi in banca.

• Mi si impongono due domane. Prim ma l’inflazione alla fine che cos’è?
La risposta più giusta è: la quantità di denaro circolante. Per esempio, gli euro che circolano in Europa hanno un valore prossimo ai 650 miliardi di dollari. Questo numero viene deciso dalle Banche centrali, che controllano la stampa delle banconote e il conio delle monete metalliche. Possiamo immaginare la scena: quanta roba mettiamo in circolazione quest’anno? si chiedono nelle loro riunioni i funzionari. E decidono sempre per una quantità leggermente superiore a quella dell’anno precedente. Quindi la massa di denaro si gonfia, che in latino si direbbe inflat. Ed ecco l’inflazione.

• Avevo capito che l’inflazione coincideva più o meno con l’aumento dei prezzi.
Se le quintuplicassero a un tratto lo stipendio, lei correrebbe subito nei negozi a comprarsi gioielli, automobili e playstation. Se quintuplicassero lo stipendio a tutti, tutti correrebbero a comprare e ben presto i beni sparirebbero dalle vetrine. Per riapparire, però, dopo pochi giorni: solo con i prezzi quintuplicati! Ecco perché il rigonfiamento della massa di denaro circolante ha come conseguenza finale l’aumento dei prezzi.

• La seconda domanda era questa: ma non è mica vero che i tassi di interesse sono aumentati.
Gli americani li hanno anzi drasticamente diminuiti. E la Banca centrale europea – anche se molto malvolentieri – li tiene fermi. Ma siamo in un caso particolare: non bisogna far mancare denaro alle banche che hanno combinato quel po’ po’ di sconquassi con i mutui e hanno bilanci allucinanti. I tassi alti manderebbero in malora una quantità di istituti dai nomi altisonanti. E non ho bisogno di dirle che un potere come quello delle banche non può essere infastidito troppo. Che poi una simile terapia sia lungimirante e benefica, questo è tutto da dimostrare. [Giorgio Dell’Arti, Gazzetta dello Sport 5/2/2008] (leggi)

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