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 2009  marzo 08 Domenica calendario

In Italia

Il Presidente della Repubblica è Giorgio Napolitano
Il Presidente del Senato è Renato Schifani
Il Presidente della Camera è Gianfranco Fini
Il Presidente del Consiglio è Silvio Berlusconi
Il Ministro degli Interni è Roberto Maroni
Il Ministro degli Esteri è Franco Frattini
Il Ministro della Giustizia è Angelino Alfano
Il Ministro di Istruzione, università e ricerca è Mariastella Gelmini
Il Ministro del Lavoro e delle politiche sociali è Maurizio Sacconi
Il Ministro dell’ Economia e delle Finanze è Giulio Tremonti
Il Ministro della Difesa è Ignazio La Russa
Il Ministro dello Sviluppo economico è Paolo Romani
Il Ministro delle Politiche agricole è Luca Zaia
Il Ministro di Infrastrutture e trasporti è Altero Matteoli
Il Ministro della Salute è Ferruccio Fazio
Il Ministro di Beni e Attività culturali è Giancarlo Galan
Il Ministro dell’ Ambiente è Stefania Prestigiacomo
Il Ministro dell’ Attuazione programma di governo è Gianfranco Rotondi (senza portafoglio)
Il Ministro della Gioventù è Giorgia Meloni (senza portafoglio)
Il Ministro delle Pari opportunità è Mara Carfagna (senza portafoglio)
Il Ministro delle Politiche europee è Andrea Ronchi (senza portafoglio)
Il Ministro di Pubblica amministrazione e Innovazione è Renato Brunetta (senza portafoglio)
Il Ministro dei Rapporti con il Parlamento è Elio Vito (senza portafoglio)
Il Ministro di Rapporti con le Regioni e Coesione territoriale è Raffaele Fitto (senza portafoglio)
Il Ministro delle Riforme per il federalismo è Umberto Bossi (senza portafoglio)
Il Ministro della Semplificazione normativa è Roberto Calderoli (senza portafoglio)
Il Governatore della Banca d’Italia è Mario Draghi
Il Presidente della Fiat è Luca Cordero di Montezemolo
L’ Amministratore delegato della Fiat è Sergio Marchionne
Il Segretario Nazionale dei Popolari-UDEUR è Clemente Mastella
Il Coordinatore Nazionale di Sinistra Democratica è Claudio Fava
Il Leader dei Popolari Liberali è Carlo Giovanardi
Il Presidente della Rosa per l’Italia è Savino Pezzotta

Nel mondo

Il Papa è Benedetto XVI
Il Presidente degli Stati Uniti d’America è Barack Obama
Il Presidente del Federal Reserve System è Ben Bernanke
Il Presidente della BCE è Jean-Claude Trichet
Il Presidente della Federazione russa è Dmitrij Medvedev
Il Presidente del Governo della Federazione russa è Vladimir Putin
Il Presidente della Repubblica Popolare Cinese è Hu Jintao
La Regina del Regno Unito è Elisabetta II
Il Premier del Regno Unito è Gordon Brown
La Cancelliera Federale di Germania è Angela Merkel
Il Presidente della Repubblica francese è Nicolas Sarkozy
Il Primo Ministro della Repubblica francese è François Fillon
Il Re di Spagna è Juan Carlos I
Il Presidente del Governo di Spagna è José Luis Rodríguez Zapatero
Il Presidente dell’ Egitto è Hosni Mubarak
Il Primo Ministro di Israele è Ehud Olmert
Il Presidente della Repubblica Turca è Abdullah Gül
Il Presidente della Repubblica Indiana è Pratibha Patil
Il Primo Ministro della Repubblica Indiana è Manmohan Singh
La Guida Suprema dell’ Iran è Ali Khamenei
Il Presidente dell’ Iran è Mahmud Ahmadinejad

L’uscita italiana dalla crisi potrebbe essere questa: permettere a ciascuno di noi di costruirsi una stanza in più o di trasformare uno sgabuzzino in bagno, senza affrontare le allucinanti procedure burocratiche previste oggi, ma semplicemente facendosi certificare da un architetto o da un ingegnere – che se ne assumerebbe la responsabilità anche penale – che tutto è in regola.

Chi ha avuto l’idea?
Berlusconi. Che ne ha dato qualche notizia venerdì e poi ne ha parlato con i cronisti ancora ieri. La legge è quasi pronta e sarà presentata al consiglio dei ministri di venerdì prossimo. L’opposizione per ora si limita a mugugnare.

Spieghi bene in che consiste la faccenda.
Berlusconi lo chiama «un piano straordinario con effetti eccezionali sulla casa». Il titolo corretto è: Intervento regionale a sostegno del settore edilizio e per promuovere l’utilizzo di fonti di energia alternativa. La parte che ci interessa meno è quella che riguarda un piano da 550 milioni per dare in affitto case a giovani coppie, anziani, studenti, immigrati regolari eccetera, tutte persone che a un certo punto potranno riscattare la casa. La parte davvero nuova riguarda la possibilità che le Regioni autorizzino, «in deroga ai regolamenti e ai piani regolatori», l’ampliamento del 20% degli edifici esistenti, oppure l’abbattimento degli edifici realizzati prima del 1989 e la loro ricostruzione con un aumento della cubatura del 30%. L’ampliamento deve essere fatto vicino al fabbricato esistente; ma se è materialmente impossibile, «sarà un corpo edilizio separato e avente però carattere accessorio ». Il tutto attraverso un semplice certificato di conformità rilasciato da un architetto o da un ingegnere. Quindi procedure più svelte e un mucchio di microcantieri aperti.

Non è una colata di cemento sul Belpaese?
Berlusconi ha già detto: «Mi accuseranno di essere un cementificatore, ma non me ne importa niente». Potrebbe anche non accadere. La legge autorizza interventi su ciò che già esiste e nel rispetto delle leggi in vigore. I piani saranno poi nelle mani delle Regioni. Anzi, il Cavaliere ha approfittato di una normativa già approvata nel Veneto e in Sardegna (Galan e Cappellacci) che intende riversare nella legge nazionale e mettere a disposizione di tutte le Regioni che vorranno adottarla. Si dice certo delle Regioni di centro-destra, ma giura anche su quelle di centro- sinistra perché la semplificazione delle procedure e un allargamento di massa del patrimonio edilizio esistente può effettivamente smuovere lavoro e credito, e aumentare il valore patrimoniale delle case e delle garanzie bancarie relative. L’effetto può essere assai grosso. Non è un caso che l’opposizione non abbia ancora preso le misure di questa nuova idea.

Ma di quanti denari stiamo parlando?
Nella banca dati del catasto risultano 55 milioni di unità immobiliari. Di queste, 31 milioni sono abitazioni, 22 milioni negozi o comunque spazi commerciali. Badi che le nuove norme riguardano anche l’edilizia non residenziale, anzi a questa viene concessa la possibilità di allargamenti ancora più consistenti (20% o 30% in più di metri quadri invece che di metri cubi). Nell’ultimo rapporto dell’Agenzia delle entrate un terzo delle abitazioni, cioè 11,1 milioni di case, risultano «economiche», cioè con un «grado di rifinitura tra l’ordinario e il semplice, ampiezza dei vani medio piccola, completezza di impianti tecnologici e dotazione generalmente di non più di un servizio igienico ». Aggiungendo a queste i 5,6 milioni di case popolari e 170 mila ultrapopolari si raggiunge un totale di quasi 17 milioni (il 57,4% del totale). Queste abitazioni hanno mediamente 2,39 stanze. Se solo gli abitanti di questi alloggi avessero il permesso di alzare la media a 3 stanze... E poi ci sono tutti gli altri, un’enormità.

Ma un allargamento del 20% della cubatura non è poco?
Non si metta subito a fare l’italiano. Intanto se lei abbatte e ricostruisce, l’aumento è del 30%. E poi se si utilizzano tecniche costruttive di bioedilizia o che prevedano il ricorso a energie rinnovabili l’aumento della cubatura può raggiungere il 35%. C’è poi anche un condono per chi gli abusi li ha fatti già, battezzato «ravvedimento operoso». Pena diminuita e, nei casi più lievi, estinzione del reato. la parte debole del progetto e si deve sperare che il Parlamento la faccia cadere. [Giorgio Dell’Arti, Gazzetta dello Sport 8/3/2009]
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