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 2008  aprile 05 Sabato calendario

In Italia

Il Presidente della Repubblica è Giorgio Napolitano
Il Presidente del Senato è Franco Marini
Il Presidente della Camera è Fausto Bertinotti
Il Presidente del Consiglio è Romano Prodi
Il Vicepresidente del Consiglio è Massimo D’Alema
Il Vicepresidente del Consiglio è Francesco Rutelli
Il Ministro degli Interni è Giuliano Amato
Il Ministro degli Esteri è Massimo D’Alema
Il Ministro della Giustizia è Luigi Scotti
Il Ministro dell’ Economia e delle Finanze è Tommaso Padoa-Schioppa
Il Ministro della Difesa è Arturo Parisi
Il Ministro della Pubblica Istruzione è Giuseppe Fioroni
Il Ministro delle Infrastrutture è Antonio Di Pietro
Il Ministro dello Sviluppo economico è Pier Luigi Bersani
Il Ministro delle Politiche agricole è Paolo De Castro
Il Ministro della Salute è Livia Turco
Il Ministro delle Comunicazioni è Paolo Gentiloni
Il Ministro del Commercio estero è Emma Bonino
Il Ministro dei Trasporti è Alessandro Bianchi
Il Ministro del Lavoro e Previdenza sociale è Cesare Damiano
Il Ministro della Solidarietà sociale è Paolo Ferrero
Il Ministro di Beni e Attività culturali è Francesco Rutelli
Il Ministro dell’ Ambiente è Alfonso Pecoraro Scanio
Il Ministro di Università e ricerca scientifica è Fabio Mussi
Il Ministro di Affari regionali e autonomie locali è Linda Lanzillotta (senza portafoglio)
Il Ministro dell’ Attuazione programma di governo è Giulio Santagata (senza portafoglio)
Il Ministro dei Diritti e Pari Opportunità è Barbara Pollastrini (senza portafoglio)
Il Ministro delle Politiche comunitarie è Emma Bonino (senza portafoglio)
Il Ministro delle Politiche giovanili e Attività sportive è Giovanna Melandri (senza portafoglio)
Il Ministro delle Politiche per la famiglia è Rosy Bindi (senza portafoglio)
Il Ministro di Riforme e innovazione nella Pubblica Amministrazione è Luigi Nicolais (senza portafoglio)
Il Ministro di Riforme istituzionali e Rapporti con il Parlamento è Vannino Chiti (senza portafoglio)
Il Governatore della Banca d’Italia è Mario Draghi
Il Presidente della Fiat è Luca Cordero di Montezemolo
L’ Amministratore delegato della Fiat è Sergio Marchionne
Il Segretario Nazionale dei Popolari-UDEUR è Clemente Mastella
Il Coordinatore Nazionale di Sinistra Democratica è Claudio Fava
Il Leader dei Popolari Liberali è Carlo Giovanardi
Il Presidente della Rosa per l’Italia è Savino Pezzotta

Nel mondo

Il Papa è Benedetto XVI
Il Presidente degli Stati Uniti d’America è George Walker Bush
Il Presidente del Federal Reserve System è Ben Bernanke
Il Presidente della BCE è Jean-Claude Trichet
Il Presidente della Federazione russa è Vladimir Putin
Il Presidente del Governo della Federazione russa è Viktor Zubkov
Il Presidente della Repubblica Popolare Cinese è Hu Jintao
La Regina del Regno Unito è Elisabetta II
Il Premier del Regno Unito è Gordon Brown
La Cancelliera Federale di Germania è Angela Merkel
Il Presidente della Repubblica francese è Nicolas Sarkozy
Il Primo Ministro della Repubblica francese è François Fillon
Il Re di Spagna è Juan Carlos I
Il Presidente del Governo di Spagna è José Luis Rodríguez Zapatero
Il Presidente dell’ Egitto è Hosni Mubarak
Il Primo Ministro di Israele è Ehud Olmert
Il Presidente della Repubblica Turca è Abdullah Gül
Il Presidente della Repubblica Indiana è Pratibha Patil
Il Primo Ministro della Repubblica Indiana è Manmohan Singh
La Guida Suprema dell’ Iran è Ali Khamenei
Il Presidente dell’ Iran è Mahmud Ahmadinejad

C’è uno yacht francese fermo davanti al Corno d’Africa perché assaltato dai pirati e assediato da unità della marina francese e americana che studiano il modo di neutralizzare i delinquenti senza mettere in pericolo la vita dei 34 uomini d’equipaggio.

• Non ci sono passeggeri a bordo?
No. Lo yacht si chiama Le Ponant, lo affittano ai turisti ricchi per far crociere. 32 cabine, piscina, ristorante, tre alberi, vele, 88 metri di lunghezza, 850 tonnellate di stazza. La società armatrice è la Compagnie des Iles du Ponant. Ha un portavoce, di nome Guillaume Foucault, il quale ha assicurato che a bordo non ci sono passeggeri. Lo yacht si stava trasferendo dalla Somalia allo Yemen e avrebbe poi fatto rotta verso il Mediterraneo risalendo il Mar Rosso. stato bloccato a metà strada. Ma i pirati devono essersi sbagliati: senza i passeggeri non c’è molto da rapinare, se non forse la nave stessa. Cosa che ogni tanto capita e capitava anche ai tempi della pirateria classica: ti lascio la barca mia e mi prendo la tua perché è più bella e ti dico che non è neanche un furto ma solo un baratto. Ragionamenti da pirati, ma in questo caso non so neanche se lo yacht sarebbe un grande affare. I pirati cercano navi veloci e forse avere a che fare con un tre alberi a vela, per il modo con cui adoperano le barche, può essere un impiccio.

• Cioè, lei mi conferma che non è un episodio così, una stravaganza di ieri sera, lei sta dicendo che i pirati esistono sul serio?
Certo. E sono un problema. Faccia questo calcolo: la superficie del pianeta è occupata per quattro quinti dall’acqua. In mare, dunque, è come se ci trovassimo in un luogo cinque volte più grande del posto dove siamo abituati a stare. Al largo delle coste le possibilità di infrangere la legge sono moltiplicate per mille e infatti questo è uno dei problemi più grandi. Le singole nazioni hanno giurisdizione su una zona limitata, quella più prospiciente alla costa (in genere dodici chilometri). Al di là di quel confine, siamo nella terra di nessuno. Non ci si pensa, ma è un mondo a parte, popolato da un’umanità quasi impossibile da immaginare, gente che cerca tesori sotto l’acqua (tre milioni di carcasse e cinquemila hanno a bordo tesori inestimabili) o tenta la fortuna con trasporti pericolosi oppure si dà alla caccia dell’imbarcazione ricca o con gente facoltosa a bordo da sequestrare. Fino alla pirateria più banale, dei ladri che saltano dentro le barche di notte e le svaligiano, come è successo a Bari sei mesi fa.

• E la consistenza di questo fenomeno?
Gli assalti oscillano tra i trecento e i cinquecento l’anno. Una volta su tre ci scappa il morto. I pirati di adesso indossano mute da sub o tute mimetiche nere, si presentano armati con M-16, kalashnikov, magnum 44, granate. Navigano su gommoni o motoscafi. Più raramente ricorrono a navi merci. Adoperano telefoni satellitari, attaccano sperondando l’imbarcazione vittima, arpionandola e legandola poi con cavi d’acciaio.

• E dove si rifugiano poi? Esiste qualcosa che assomigli alla Tortuga?
Adesso uno dei mari più infestati è proprio quello di ieri sera, cioè quello al largo della Somalia. La nascita di una pirateria molto pericolosa in quel punto del mondo è dovuta alla lunga instabilità politica e alle guerre che hanno tormentato quei Paesi. I pirati sono dei malavitosi come gli altri, e la guerra li moltiplica. Solo che hanno a disposizione un bottino teorico enormemente più grande di quello dei banditi normali: l’80 per cento di tutte le merci viaggia per mare, per un ingombro di 6 miliardi di tonnellate cubiche di cargo all’anno. Il 75 per cento di questa roba passa obbligatoriamente attraverso cinque strozzature: Panama, Suez, Gibilterra, Hormuz, Malacca. Ai pirati basta stare in agguato e assicurarsi un rifugio sicuro. La metà di tutti i colpi avviene nella zona dello stretto di Malacca, tra Singapore e la Malesia. Il bottino è uguale a 400 milioni di euro la settimana, 22 miliardi di euro l’anno. Un quarto di quello che fattura la nostra criminalità organizzata, ma problematico lo stesso.

• Eliminarli del tutto sarebbe possibile? Questo assedio di navi francesi e americane davanti al Corno d’Africa non potrebbe essere un inizio?
Le agenzie dicono che Sarkozy ha chiamato alla mobilitazione generale tutte le unità che si trovano sul posto. Ma a sradicarli del tutto ci sono riusciti solo Pompeo, al tempo degli antichi romani, che aveva da controllare solo il Mediterraneo. E per un po’ di decenni gli inglesi, all’epoca della prima Elisabetta. Ma sa come? Facendoseli alleati. [Giorgio Dell’Arti, Gazzetta dello Sport 5/4/2008]

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