12 ottobre 1985
Tags : La crisi di Sigonella • Il dirottamento dell’Achille Lauro
Sigonella: non ci sono prove per trattenere Abbas
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Intorno alle 10 gli americani sottopongo alla presidenza del Consiglio un
fascicolo contenente alcune delle intercettazioni tra Abu Abbas e i pirati
dell’Achille Lauro che secondo loro
dovrebbe bastare a farlo arrestare. Ma anche se il presidente del Consiglio Craxi, che fino a poco tempo prima considerava Abbas un «semplice testimone,
mediatore per la liberazione dei prigionieri dell’Achille Lauro», comincia a vacillare, ritiene le prove fornite
dagli Usa «insufficienti». Alle 13 Craxi: «Allo stato delle conoscenze il signor Abbas
era un cittadino straniero trattenuto illegalmente sul nostro territorio. Senza
contare che l’Egitto tratteneva l’Achille
Lauro».
• Al 18.30 il boeing 737 egiziano vola, i gran segreto, da Ciampino a Fiumicino. Abu Abbas e Hani El Hassan
vengono trasferiti su un Tupolev con dei nomi di copertura, destinazione
Belgrado. Di Abbas si sa solo che starà qualche giorno a casa dell’ambasciatore
della Palestina in Jugolavia, un rifugio che gli ha trovato Al Aflack, membro
dell’Olp.