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 2008  dicembre 20 Sabato calendario

Alfredo Romeo in prigione

• I giudici di Napoli pensano che la classe politica di quel comune e di quella regione fosse al servizio dell’imprenditore Alfredo Romeo, titolare di appalti per centinaia di milioni per manutenere il patrimonio immobiliare di quella e di molte altre città (tra cui Roma). Romeo, due assessori e due ex assessori (tutti del Pd) sono finiti dentro e si proclamano innocenti. I giudici vorrebbero arrestare anche Italo Bocchino, vicepresidente dei deputati di An, ma hanno bisogno del permesso della Camera, che non sembra incline a concederlo (c’è già stato un “no” alla richiesta di arresto del deputato democratico Margiotta, coinvolto in un’inchiesta di Woodcock). Mentre a Pescara il sindaco D’Alfonso (Pd) appena arrestato s’è dimesso, a Napoli Bassolino e la Iervolino, che finora non risultano toccati, non vogliono andarsene nonostante le richieste di Veltroni, Cacciari, la Finocchiaro e di altri democratici illustri. C’è anche stato un appello di Berlusconi («avrei potuto commissariare la città, ma non voglio un’altra Tangentopoli»). Il Pd però è dilaniato dalle polemiche interne anche per via del risultato elettorale abruzzese: appena il 20% dei consensi contro il 33,5 delle Politiche del 2008 e il 35,4% delle Regionali del 2005, dove venne eletto Ottaviano Del Turco, arrestato quest’estate per un affare di tangenti tutto da dimostrare. Nel direzione del 19 dicembre, molto fiacca, Veltroni ha ribadito che il partito è fatto da gente perbene, che i capibastone vanno comunque mandati via, che si devono rinnovare i quadri dirigenti, eccetera. Consensi dovuti, in una situazione in cui non è disponibile alcun ricambio, e unica frecciata da D’Alema: «Il Pd è un amalgama fin qui mal riuscito». [Giorgio Dell’Arti]